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28 settembre 2004
Cerreto, Agriart: una stupida polemica
Rosario Lavorgna

 

 

Cerreto Sannita (BN), sempre più patria dello sragionamento e delle contorsioni verbali? Agriart: una stupida polemica. Quando la ragion politica perde il lume.

di Rosario Lavorgna

 

Alla bella e famosa città di fondazione mancava l’appellativo di patria dello sragionamento. Ma il motivo è giunto puntuale e giustapposto se si pensa all’appena conclusa manifestazione di Agriart. Un momento interessante ed unico nel suo genere di promuovere l’intera tradizione culturale, artistica e artigianale del Sannio, partendo dai prodotti più famosi di questa terra: la carne, l’olio d’oliva, la prelibata produzione casearia, come anche gli insaccati ed i prodotti da forno.

 

Ma c’è chi, in tutto questo, è riuscito a strumentalizzare una polemicuccia da bar in completa assenza di motivi reali e riconducibili a qualcosa. Basta leggere qualche newgossip pubblicato su di una testa locale per capire il senso di una madornale cantonata, frutto di una ragion politica che raramente coincide con il buon senso. Un fuoco fatuo, innescato dall’ala intransigente dell’opposizione al governo cittadino che, pur di pubblicar dissenso  su iniziative di interesse collettivo, è riuscita a tirare in ballo l’ormai internazionale sagra cusanese dei funghi. Come se la concomitanza degli eventi avesse potuto alterare l’immenso flusso dei golosi verso la cittadina montana.

 

E’ evidente che gli autori della debacle verbale non si sono nemmeno resi conto che, al di là di tutto la rinomata sagra cusanese, oltre a durare molte albe in più dell’Agriart, è pure tutta una altra cosa, come rimarcato dallo stesso primo cittadino Maturo in visita agli stand cerretesi. Ma forse, a questo punto, e non riuscendo a trovare alternative agli inebriati presagi di sventura indirizzati all’attuale dirigenza del palazzo S. Antonio, potrebbe essere il tutto ricondotto ad una invidia di fondo che ha permesso, in passato, una ipermetropia per la ceramica ed una presbiopia per tutte le altre e prestigiose produzioni locali. Agriart, come al solito, è stata una ennesima circostanza nella quale si è persa una ghiotta occasione per stare zitti. (27.9.04 ore 11:41)

 

    

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