15 agosto 2004
Come migliorare il comune, indagine sociologica
da Il Mattino

 

 

INDAGINE TRA I CITTADINI

Come migliorare Pietrelcina

Un questionario

DONATO FAIELLA

 

Pietrelcina. Un'indagine conoscitiva per calibrare i servizi dell'Amministrazione comunale in funzione delle effettive esigenze dei cittadini.

 

L'iniziativa di ricerca sociologica, promossa dall'assessorato alla comunità solidale, partirà in questi giorni e proseguirà per il resto del mese di agosto. La raccolta dati sarà curata da un equipe diretta dal sociologo Giovanni La Motta.

 

L'Amministrazione comunale, inoltre, fa sapere che il questionario, che le famiglie consegneranno al personale addetto, resterà totalmente anonimo nel rispetto della legge sulla privacy, per cui non saranno necessarie ulteriori autorizzazioni relative all'uso dei cosiddetti "dati sensibili".

 

Andrea Cardone, assessore alle politiche sociali, in merito all'ambizioso progetto spiega: «Conoscere le reali condizioni in cui si trovano i nostri concittadini è un'azione che permetterà di ottimizzare gli sforzi che facciamo per rendere migliore la qualità di vita nel nostro paese.

 

Dopo le esperienze svolte dalla rete sociale abbiamo deciso di effettuare un lavoro ancor più scientifico onde evitare di sprecare energie e danaro in progetti poco mirati e che non hanno ricaduta immediata.

Mi auguro ci sia una buona collaborazione da parte delle famiglie a cui sarà somministrato il questionario e che tutti si rendano conto dell'importanza del progetto».

 

Per far conoscere l'iniziativa sono stati affissi nelle bacheche del paese numerosi manifesti in cui si legge che «dalla seconda decade di agosto sarà effettuato sul territorio comunale una indagine conoscitiva finalizzata alla valutazione delle condizioni di vita della popolazione residente.

 

I risultati dell'indagine saranno utilizzati esclusivamente allo scopo di calibrare i servizi dell'ente locale in funzione delle effettive esigenze della popolazione. La ricerca statistica sarà effettuata attraverso la compilazione di un questionario che il cittadino è invitato a riempire. Il questionario resterà anonimo. Il personale addetto alla distribuzione della  documentazione avrà uno specie cartellino di riconoscimento e consegnerà un modulo presso ogni famiglia che è invitata a compilarlo in modo anonimo (senza sottoscrizione) ed a riconsegnarlo dopo 15 giorni allo stesso personale».

 

I risultati della ricerca saranno resi pubblici nel corso di un incontro con i cittadini che si svolgerà tra la fine di agosto ed i primi giorni di settembre.

 


 

Repetita juvant

 

La cultura del monitoraggio

Luglio 2001 - Giovanni Forgione

 

Si dice spesso che Telese, oltre alle Terme ed al Grand Hotel, non abbia niente di turistico e che anzi, comuni come Cusano, Cerreto e San Lorenzello possono insegnarci cosa sia la ricezione turistica.


Secondo me, questi comuni citati hanno intrapreso una positiva strada di monitoraggio degli umori dei turisti, per incrementare le visite.
Telese invece, non si preoccupa minimamente di attrarre più visitatori, visto che quelli attuali sono già tanti e le difficoltà per gestirli sono evidenti.


Non mi riferisco ai clienti dell'Impresa Minieri che conosce bene il proprio lavoro ed ogni anno si notano incrementi nella clientela.
Mi riferisco ai turisti che vogliono passare una giornata nella nostra cittadina.

 

La domanda spontanea che sorge è questa: "E che ci vengono a fare"?
Non mi chiedo nemmeno "dove alloggiano?" perché il problema non si pone.


Per farmi capire vi cito Pietrelcina; fatevi un giro e capirete cosa vuol dire ricevere i visitatori e metterli in condizione di ritornare.
Non discuto l'elemento trainante per le visite a Pietrelcina come non discuto il fatto che i visitatori quotidiani a Telese siano più di Pietrelcina.


La cultura del monitoraggio dovrebbe essere curata da chi ci amministra; il cittadino da solo può al massimo essere un ottimo imprenditore.
Monitorare è alla base del mercato, alla base del commercio, alla base della espansione turistica.


Chiediamoci più spesso:
-Che piacere prova il turista di passaggio?
-Il turista è facilitato nel muoversi?
-Ha itinerari consigliati da seguire?
-Se non entra nelle Terme dove va?
-Trovano posto per alloggiare?
-L'atteggiamento dei Telesini è accogliente?
-La viabilità e la segnaletica li favorisce?
-Esistono indicazioni per aree pic-nic?
-Esistono indicazioni per ristoranti e locali?
-Esiste una mappa stradale con gli esercizi commerciali?
-Ci sono negozi aperti di sera?

 


 

Repetita juvant

Sviluppo turistico a Telese Terme

24 luglio 2003 - Giovanni Forgione

 

La rinascita di Telese Terme non può essere affidata alla buona volontà di uno o pochi imprenditori. E' necessaria la volontà politica degli amministratori locali; fino ad oggi poco o niente si è fatto nel coordinamento di uno sviluppo economico basato sulle ricchezze locali che ogni comune della valle possiede. Parole e convegni a iosa ma fatti ed azioni credibili niente.

 

Eppure...non ci vorrebbe mica tanto!  L'analisi della situazione, gli obiettivi a medio e lungo termine; il target di riferimento, ormai queste parole le conosce pure mio nonno. Il marketing è una scienza esatta, difficilmente sbaglia. Ma, quando si comincerà?

 

Si fa un gran parlare di filiera termale e dei vantaggi che in futuro, potrebbe vedere la nostra cittadina.

Per filiera si intende questo: "Potenziamento e ammodernamento della struttura produttiva mediante l'implementazione di un processo d'integrazione verticale che vede coinvolti in un unico progetto strategico tutti i segmenti".

 

Al di là delle buone intenzioni e delle belle parole, confido in un rapido sviluppo. L'economia cittadina comunque, non cresce di pari passo con l'azienda termale. Il muro che divideva le Terme dalla cittadina è stato abbattuto fisicamente ma, un altro "virtuale" molto più alto sta prendendo consistenza; se nelle terme si ride, fuori si piange. Proprio in questi giorni assistiamo felici all'incremento dei "bagnanti" e pensiamo tristi alla crisi commerciale e turistica della città.

 

Mi piace sognare ad occhi aperti; spesso sorseggiando un "telesino" vedo:

  • Negozi aperti fino a mezzanotte (in estate)

  • Uno studio mirato delle licenze commerciali

  • Viale Minieri isola pedonale permanente

  • Cassonetti per la nettezza urbana chiusi e puliti

  • Cestini sui marciapiedi in ogni angolo

  • Lo smaltimento delle numerose discariche abusive

  • Il sequestro dei riscaldamenti a sanza nel centro abitato

  • Piste ciclabili e meno motori

  • Vigili urbani, anche di sera, in diversi punti

  • Nessun parcheggiatore abusivo-autorizzato

  • Giovani appositamente addestrati per "curare" automobilisti e turisti

  • Artisti di strada e Piano Bar nel centro abitato (senza bancarelle ambulanti)

  • Un lato del viale Minieri con i tavolini dei bar e ristoranti nella strada

  • Mostre d'arte allestite tutta l'estate (con prodotti del patrimonio della valle)

  • Il "trasloco" delle presenze "giovani" verso interessi "in periferia"

  • Zona "concerti e birra" in periferia funzionante tutta l'estate

  • Il sequestro delle moto che superano il rumore consentito

  • Il ritiro della patente ai giovani che sfrecciano in auto in città

  • Sabato, domenica e tutte le serate senza soste a pagamento

  • Un Telesia Film Festival che richiami l'interesse internazionale degli operatori

  • Un evento TV annuale che ricordi Telese come patria di benessere-bellezza

  • Più alberghi e meno fittacamere abusivi

  • Cooperazione sinergica con gli altri comuni della Valle Telesina

  • Una Pro-Loco viva, giovane ed attiva tutto l'anno

  • Un piano per attirare un turismo del tipo "benessere-arte-prodotti locali"

L'attuale gestione amministrativa, se da una parte ha favorito lo sviluppo delle terme, dall'altro ha portato la cittadina a livelli economico-turistici molto bassi se non al minimo storico; l'inesistenza di una sola pagina programmatica di sviluppo ha prodotto gli evidenti malcontenti dei commercianti e dei cittadini.

 

Molti dei miei "sogni" non sono da realizzare solo con finanziamenti politici ma con l'investimento cooperativo di commercianti e imprenditori. Ma, ormai, nessuno si fida più di nessuno. La fiducia nel prossimo è difficile da riconquistare quando è andata perduta. Ognuno guarda il proprio orticello senza fare alcun passo per uscire fuori. La mentalità clientelare, diffusa nei cittadini prima ancora che nei politici locali, impedisce di fatto lo sviluppo comunitario; ognuno cerca di acchiappare il proprio tram, se passa.

 


    

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Ricezione turistica a Pietrelcina

 


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