17 agosto 2004
Gli autovelox non sostituiscano le pattuglie
da Newstreet.it

 

 

FONTE: http://www.newstreet.it/home/articolo_Id_650.html

MULTE - GLI AUTOVELOX NON SOSTITUISCANO LE PATTUGLIE

Con gli Autovelox i Comuni pensano ad incassare soldi facili invece che aumentare la sicurezza stradale? il Codacons chiede la modifica dell’art. 208 del Codice della Strada: il 100% delle multe deve essere destinato al miglioramento delle strade.

In un recente comunicato, Codacons, la vulcanica Associazione dei Consumatori, ribadisce la propria posizione ed intenzione, più volte espressa anche sul nostro Magazine e cioè: le infrazioni non contestate immediatamente ed inviate poi a casa a distanza di mesi, non fermando il trasgressore e non impedendo il proseguimento della eventuale pericolosità, servono solo a fare cassa.

Una riflessione, un controsenso: nell’era dell’elettronica, dei sistemi satellitari, del GPS, siamo rimasti ancora “al fischietto” per fermare un veicolo !!!

Riportiamo il testo del Comunicato del 23 luglio 2004 del Codacons:

Sicurezza stradale: gli autovelox non debbono sostituire le pattuglie stradali e la contestazione immediata - i comuni pensano ad incassare soldi facili invece che ad aumentare la sicurezza: il codacons chiede la modifica dell'art. 208 del codice della strada - il 100% delle multe deve essere destinato al miglioramento delle strade

Lo avevamo previsto (cfr. comunicato del 21 ottobre 2002): i controlli da remoto hanno sostituito progressivamente quelli delle pattuglie della polizia stradale e dei vigili urbani, a scapito della sicurezza. Le continue deroghe introdotte (le ultime con la famosa patente a punti) all'art. 200 del codice della strada, che prevede la contestazione immediata al trasgressore, hanno stravolto la ratio originale della norma: chi infrange le regole va fermato immediatamente per evitare che prosegua nella sua violazione, creando un pericolo per sé e per gli altri.

Altrimenti la multa non serve ad impedire un incidente ma solo ad incassare soldi a posteriori, punendo il pirata della strada quando è troppo tardi. Certo è meglio di niente, ma non serve ad impedire le stragi sulle nostre strade.

A questo problema se ne aggiunge un altro. I Comuni, nella quasi loro totalità, non mirano ad aumentare la sicurezza stradale ma solo ad incassare soldi facili, per rimpinguare le magre casse dell'erario. Così non collocano gli autovelox nei punti più pericolosi ma solo dove è più facile fare soldi.

Un esempio soltanto, per brevità. L'art. 3 del cod. str. al punto 8, definisce centro abitato "un insieme di edifici" ossia "un raggruppamento continuo .. costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico".

L'art. 142 c.s. stabilisce il limite di 50 Km/h "per le strade nei centri abitati". Insomma il limite di 50 non deve valere all'inizio del territorio comunale anche se ci si trova in aperta campagna, ma solo dove cominciano ad esserci effettivamente le case e gli abitanti. Ma i comuni piazzano il limite di 50 (e l'autovelox …) anche su strade deserte a doppia corsia per senso di marcia. Certo i limiti vanno rispettati comunque, anche se assurdi.

Ma incassare soldi in questo modo non contribuisce ad aumentare il senso civico dei cittadini e ad educare l'automobilista a rispettare i limiti, in quanto giusti e posti nel suo stesso interesse. Il Codacons propone, quindi, una modifica dell'art. 208 del codice della strada, innalzando al 100% la quota delle multe da destinare al miglioramento della circolazione, al potenziamento della segnaletica e all'educazione stradale.

Attualmente è previsto solo il 50%. Così nessuno sarà indotto in tentazione e potremo essere sicuri che le multe siano date senza secondi fini.

Infine, chiediamo che i proventi delle sanzioni comminate, a cominciare da quelle dei vigili urbani, siano consegnati ad enti terzi rispetto a quelli che hanno provveduto al sanzionamento, quindi, ad esempio, non ai comuni ma all'Anas, alla Motorizzazione Civile perché organizzi i corsi della patente a punti, ….. Un rafforzamento del principio di terzietà del "giudice" che commina la multa.

Il Codacons presenterà a giorni anche un decalogo per aiutare il consumatore ad impugnare le multe ingiuste.

12/08/2004 Newstreet Magazine

 

    

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