LE
VIRTU' DELLA TOPONOMASTICA TELESINA
e
il rispetto del codice stradale nella nostra
cittadina
Abito in Via Paolo VI - Papa.
E'
una strada privata di proprietà del condominio
"Sole", con tanto di documentazione catastale e
notarile, resa pubblica senza neppure essere
interpellati.
Nei primi anni ottanta, consentimmo agli
amministratori dell'epoca - Sindaco Peppino Di
Mezza - di aprire un varco sul fianco del
recinto della scuola materna per consentire il
passaggio dei mezzi di servizio della scuola.
Da
allora le cose sono rimaste ferme sino
all'avvento dell'ex "Podestà". Costui, con atto
d'imperio, qualche anno fa, ha annesso alla
toponomastica telesina questo tratto di strada e
poco c'è mancato (se non ci fossimo attivati con
rilevante dispendio di tempo e soldi, per
dimostrare il titolo di proprietà) che ci fosse
imposto di pagare il pedaggio per uscire da casa
e per rientrarvi.
All'incirca un anno fa, su nostra richiesta,
l'Ufficio Tecnico Comunale, fece apporre su
questa strada alcuni segnali: divieto di
transito a mezzi superiori ad un certo
tonnellaggio e divieto di sosta ambo i lati. Il
primo segnale per evitare il transito a mezzi
pesanti che in passato hanno schiacciato il
collettore fognario del condominio, il nostro
collettore fognario costato ben 13 milioni di
vecchie lire circa 20 anni fa; il secondo per
arginare la sosta selvaggia sul tronco stradale
lungo meno di cento metri)
E'
vero, la situazione dei parcheggi senza ticket a
Telese è veramente problematico e in alcune zone
del paese è come trovare l'ago nel pagliaio.
E'
vero anche che il condominio Sole è uno stabile
- se si escludono alcuni bambini e una coppia di
giovani sposi - abitato da anziani nei quali
alberga il massimo grado di tollerabilità
rispetto a chi, pur di trovare un posto macchina
escludendo il pagamento, si rifugiano in via
Paolo VI - Papa (in barba al vistosissimo
segnale di divieto di sosta).
E'
altrettanto vero che in occasione degli incontri
degli insegnanti con le famiglie dei bambini che
frequentano questa scuola (solo alcuni giorni
l'anno, per fortuna) ci viene persino quasi
impedito di uscire dal garage con la macchina,
tante sono le auto che, nel più assoluto
disordine, bivaccano su questa benedetta strada
e sui marciapiedi della medesima.
Il
benpensante di turno potrebbe affermare che il
solito rompiscatole, ancora una volta, ha
pontificato. E non è vero perché il bello ha
ancora da venire.
Questa mattina ho avvicinato un vigile urbano
per fargli notare che, sistematicamente, un
cinquecento Fiat (targato, non ricordo bene se
CE 168141 o CE 164181) viene parcheggiato,
subito dopo il segnale di divieto di sosta,
letteralmente sopra i rami basali di un
cespuglio di oleandro (nostro) di li appresso.
Il
vigile mi ha assicurato che avrebbe esperito
un'indagine per avvertire il/la proprietario/a
di lasciare in pace almeno la pianta. Quando
sono rientrato ho notato che effettivamente il
vigile il suo "dovere" lo aveva fatto. La
macchina era ancora lì ma la pianta, pur
mostrando i rami basali secchi, era salva. Il
vigile, quindi, è servito per far retrocedere la
macchina di una cinquantina di centimetri.
Così vanno le cose a Telese, come al termine di
Via Giovanni XXIII - Papa, in prossimità della
BNL, per intenderci. Sulla destra vi è una
doppia canalizzazione contrassegnata dai segnali
di stop. Subito a ridosso, sulla sinistra,
iniziano gli stalli di sosta blu antistanti la
banca. Se si deve andare con la macchina verso
il quadrivio e gli stalli di sosta sono pieni
(ciò accade durante il funzionamento della banca
sino alla chiusura pomeridiana) viene a mancare
completamente la visuale e, per immettersi sul
viale Minieri, diventa veramente pericoloso. Se
si verifica l'incidente, chi paga?
Vogliamo parlare ora di rifiuti solidi urbani e
quindi di raccolta differenziata? Si vuole
sapere se veramente funziona oppure è un'altra
presa per i fondelli.
Qualche giorno fa è stato visto un camion
adibito alla raccolta. Gli addetti,
indifferentemente, caricavano sia i sacchi
gialli dei rifiuti secchi che le buste di
plastica ordinaria contenente l'umido. E allora?
Benedetta Continuità amministrativa!
Vittorio Pagliarulo |