3 febbraio 2005
Nepal, a rischio cittadini italiani
Stefano Montone

 

 


 

COMUNICATO STAMPA

 

COLPO DI STATO IN NEPAL

A RISCHIO CITTADINI ITALIANI BLOCCATI A KATMANDU PER VIAGGI DI ADOZIONI INTERNAZIONALI

ADDIFAN ALLERTA IL MINISTERO DEGLI ESTERI

 

 

 

 

A seguito della notizia del colpo di stato in Nepal, l’associazione per la difesa dei diritti della famiglie adottive, si è immediatamente attivata al fine di segnalare l’esigenza di un immediato interessamento Ministero degli Esteri circa la situazione delle famiglie italiane attualmente a Kathmandu in attesa di rimpatrio con i rispettivi figli adottivi. Ci preoccupa la non possibilità di contatti telefonici ed e mail, neppure negli Hotel di soggiorno. Inoltre la preoccupazione è relativa all’ultimazione delle pratiche c/o Ministeri Nepalesi per ottenere passaporto dei piccoli ed autorizzazione dell’Ambasciata di Calcutta e CAI (Commissione Adozioni Internazionali) di Roma per il rientro in Italia.

 

Nella foto bimbi del Nepal

 

L’Associazione Onlus A.D.DI.F.A.N. (Associazione Difesa Diritti Famiglie Adottive e Non), ha chiesto un interessamento concreto ed urgente del Ministero degli Esteri, in modo di poter concordare:

 

1- Rientro urgente delle famiglie già con i piccoli abbinati ed addottati ed attualmente costrette a rimanere nei rispettivi Hotel di soggiorno, al di là delle pratiche formali da concludere con i Ministeri Nepalesi. Esse potranno essere verificate e sistemate dopo il loro rientro in Italia. Garante della trasparenza e correttezza a norma di legge per le Adozioni sarà senz’altro E.A. italiano(Ente Autorizzato) che ha avviato la pratica adottiva e la stessa CAI (Commissione per le Adozioni Internazionali)

 

2- Attivare canali di comunicazione, telefonici ed e mail, privilegiati e garantiti dal nostro Ministero degli Esteri, al fine di raggiungere al più presto parenti, amici e aderenti alle Associazioni per le adozioni, per scambiare con loro informazioni sulla situazione attuale, estera ed italiana.

 

3- Garantire voli aerei sicuri ed appositamente concordati con le autorità nepalesi locali, per garantire il rientro veloce e sicuro delle famiglie italiane in attesa di rimpatrio.

 

4- Pianificare il prossimo contingente ma immediato “domani” per garantire a tutte le famiglie adottive in attesa di partenza per il Nepal per la conclusione della pratica adottiva, al fine di garantire, sempre nella sicurezza e garanzia la conclusione al più presto delle loro pratiche già avviate. Solo così sarà possibile consentire ai piccoli nepalesi il “diritto ad avere una famiglia” e alle famiglie già abbinate “il diritto a concludere rapidamente il proprio iter adottivo.

 

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