Centinaia di messaggi internet per chiedere
notizie, mandare preghiere, esprimere affetto
Karol Wojtyla, i 'papaboys' raccolgono e-mail da
tutto il mondo
I
ragazzi del Papa, che lo hanno seguito nelle
giornate mondiali della gioventu' e in numerose
altre iniziative, dal loro sito www.papaboys.it
hanno chiesto a tutti i giovani sparsi nei
cinque continenti "una preghiera per il Santo
Padre"
Molti hanno trascorso la notte in preghiera, con
il rosario in mano. In piazza San Pietro o
riuniti nelle case. Altri stanno davanti a un
computer per raccogliere via Internet i messaggi
dei tanti amici che scrivono da tutto il mondo
per chiedere notizie, mandare le loro preghiere,
esprimere il loro affetto.
Sono i "papaboys", i ragazzi del Papa, che lo
hanno seguito fedelmente nelle giornate mondiali
della gioventu' e in numerose altre iniziative.
Da Roma, dal loro sito www.papaboys.it, come
informa l'agenzia vaticana Fides, hanno chiesto
a tutti i giovani sparsi nei cinque continenti
"una preghiera per il Santo Padre, una preghiera
con il rosario in mano, in unione spirituale con
Papa Karol, nell'intimita' che solo Gesu' Cristo
sa consegnare ai cuori del mondo".
I
papaboys scrivono: "vi chiediamo, cari amici, di
unirvi in una preghiera incessante per il nostro
amato Papa: perche' sia Cristo ad accompagnarlo
passo dopo passo, istante per istante, fino a
spalancare a lui, le porte che il Papa stesso ha
voluto spalancare a ciascuno di noi". Intanto,
giungono da diversi paesi europei e soprattutto
dall'America messaggi di giovani che hanno
partecipato alle giornate mondiali della
gioventù: "vogliamo portare un abbraccio ideale
al Papa", dicono alcuni studenti di New York.
Numerosi giovani dal Messico, dall'Argentina e
altri paesi del Sudamerica stanno inviando
messaggi di solidarieta' e pregano di potere
vedere il Papa alla giornata mondiale della
gioventu' di Colonia. "Gli siamo vicini e gli
vogliamo bene, e' il nostro Papa"', affermano.
"Dio resti sempre con lui".
Nella foto, i papaboys alla Gmg di Toronto del
2002
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