Comune di Benevento
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Comunicato Stampa n. 1255 del 2 febbraio 2005
CONSIGLIO COMUNALE SULL'OSPEDALE "RUMMO": IL
PRESIDENTE CONSALES RISPONDE ALL'ASSESSORE
REGIONALE ANZALONE
In merito alle dichiarazioni apparse stamani
sui giornali ad opera dell'assessore regionale
al Bilancio, Luigi Anzalone, il presidente del
Consiglio Comunale di Benevento, Sandro Consales,
ha inviato oggi una lettera allo stesso Anzalone,
all'assessore regionale alla Sanità, Rosalba
Tufano, ed al presidente della Giunta Regionale,
Antonio Bassolino.
Ecco di seguito il testo integrale della
lettera:
"Egregio Assessore
ho avuto modo di leggere il Suo comunicato
stampa, con il quale a mio avviso, in maniera
semplicistica ed irriguardosa, ha espresso la
sua opinione sul Consiglio Comunale di
Benevento, da me presieduto, colpevole, secondo
Lei, di aver tenuto una seduta consiliare che si
sarebbe trasformata in uno dei peggiori
processi staliniani, e che, in maniera
sommaria, senza neanche consentire di abbozzare
un'autodifesa, avrebbe condannato l'operato del
Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera
Rummo, delle nostra città.
E questa sua qualificazione è avvenuta, sempre
a suo dire , leggendo appena un resoconto
giornalistico, su un consiglio comunale che,
però, è terminato a notte fonda, che ha
dedicato all'argomento, ben quattro ore e più e
che la stampa ha potuto seguire soltanto
parzialmente, per gli evidenti motivi legati
alle necessità di stampa per le rispettive
redazioni.
Poiché ritengo gravissima tale Sua
esternazione, sia perché inesatta, sia perché
proviene da un uomo delle Istituzioni quale è
lei, Le faccio presente, con preghiera di
verificare, che per il Consiglio di cui
trattasi, proprio perché si ha il senso della
democrazia, sono stati seguiti tutti i percorsi
possibili, sia per assicurare alla d.ssa Mussi
ogni possibilità di motivare eventuali addebiti
che Le venivano fatti, sia per consentire ai
Consiglieri comunali l'acquisizione di ogni
elemento che potesse essere loro utile ai fini
di una valutazione oggettiva del caso.
Il dettagliato resoconto che segue, ne è
testimonianza.
Il sottoscritto, sulla scorta di una
richiesta di ben trentuno consiglieri comunali
di cui una buona parte della minoranza, ha
convocato il Consiglio comunale, per dibattere
un argomento legato alla situazione finanziaria
dell' azienda Ospedaliera cittadina " Rummo" e
non solo.
Tale richiesta scaturiva dalla
constatazione di una serie ricorrente di fatti
che si verificavano e si verificano, nella vita
quotidiana dell'azienda, e che ripetutamente
venivano rimarcati non soltanto da parte del
personale, sia medico che paramedico, ma anche
dalle organizzazioni sindacali sia mediche che
non.
Tale situazione, per la quale si
paventava il rischio di un mancato pagamento
degli stipendi al personale, non poteva non
attirare l'attenzione di un folto gruppo di
consiglieri comunali, che non hanno fatto altro
che chiedere di dibattere l'argomento nel luogo,
ritengo più adatto: e cioè in consiglio
comunale.
A seguito dell'avvenuta convocazione,
il presidente dell'Osservatorio sulla Sanità,
istituito dal Consiglio Comunale di Benevento
per monitorare, fra l'altro, la qualità
dell'assistenza sanitaria nella nostra città, ha
provveduto ad invitare doverosamente e, se mi
consente, anche saggiamente, il Direttore
Generale dell'azienda ospedaliera, ad una
riunione pomeridiana, proprio per evitare di
distrarla dal suo lavoro, alla quale avrebbero
partecipato, oltre al sottoscritto, anche tutti
i capigruppo consiliari, dandoLe, peraltro, la
possibilità di scegliere fra alcuni giorni a
disposizione.
Pur avendo scelto il giorno ed avendo
dato assicurazioni sulla sua partecipazione, la
d.ssa Mussi, non soltanto non è più venuta alla
riunione ma, senza neanche preavvisare, ha
delegato, il Direttore Amministrativo, persona
degnissima senza dubbio, certamente a conoscenza
di molti, forse di tutti gli aspetti che
probabilmente si sarebbero dovuti affrontare in
consiglio comunale, ma pur sempre persona
diversa dal direttore generale, cui l'invito
era stato rivolto, e che, a mio avviso, pur non
volendone sottolineare il comportamento, avrebbe
potuto, quantomeno, farsi precedere da una
richiesta di rinvio della seduta se, davvero,
avesse voluto prendere parte alla riunione.
Tenga conto che si era scelto di seguire
il percorso del confronto con l'Osservatorio e
non quello dell'invito ad essere presente in
consiglio Comunale, in considerazione di una
negativa esperienza che, qualche anno prima,
proprio nel corso di un Consiglio comunale sulla
sanità, tenutosi il 25 febbraio 2002, aveva
visto come protagonista proprio la D.ssa Mussi;
esperienza che, purtroppo, per alcune sue
affermazioni, Le costarono alcune querele da
parte di persone presenti in aula.
A questo mancato incontro, ha fatto seguito
quello con le organizzazioni provinciali dei
sindacati, che si è regolarmente tenuto; così
come si è regolarmente tenuto anche quello con i
sindacati dei medici.
Le devo, inoltre far presente, ancora,
che, proprio per non limitare nessuna
possibilità di espressione e, per consentire un
dibattito approfondito, non ho posto limiti di
tempo a nessuno, negli interventi; limiti di
tempo previsti dal regolamento e proporzionati
alla consistenza dei gruppi consiliari.
Certamente Lei non era a conoscenza di quanto
le ho esposto e mi chiedo se dopo aver fatto
tanto, lei possa sempre essere dello stesso
avviso.
E c'è di più; perché nel corso del
dibattito, sono stati presentati atti
ufficiali, con i quali le organizzazioni
sindacali, comprese quelle vicine alle posizioni
politiche del Direttore Generale, hanno
rimarcato negativamente alcune scelte effettuate
dalla suddetta.
Sono state evidenziate dichiarazioni
fatte alla stampa, proprio dal citato Direttore
Generale, che evidenziava una precaria
situazione finanziaria che certamente poteva
compromettere il buon andamento dell'assistenza
sanitaria fornita dall'azienda ospedaliera.
Io immagino che Lei conosca quali sono
le motivazioni per le quali le strutture
ospedaliere sono state trasformate in Aziende,
dove la qualità del servizio fornito va
inquadrato nel contesto del contenimento della
spesa;
e mi meraviglierei molto se Lei, che da
quanto ho potuto apprendere, è da sempre
impegnato in politica ed attuale Assessore
Regionale al Bilancio, non dovesse conoscere la
norma che fa dell'equilibrio di bilancio uno dei
punti essenziali di riferimento per valutare
l'operato dei Direttori Generali; e mi
meraviglierei ancora di più, se non dovesse
essere al corrente che lo sforamento di
bilancio comporta la decadenza automatica del
contratto dei Direttori Generali delle Aziende
Sanitarie e di quelle Ospedaliere, visto che Lei
ha regolarmente votato la Delibera n° 2048 del 5
novembre 2004, con la quale la Giunta Regionale
ha ribadito che il mancato raggiungimento del
suddetto equilibrio, comporta la decadenza
automatica del relativo Direttore Generale.
E mi auguro che Lei sappia che la nostra
azienda ospedaliera ha sforato il bilancio per
una cifra che, tradotta in vecchie Lire, giusto
per dare la percezione della spesa, ammonta a
circa 120 miliardi;
E secondo Lei, caro assessore, tutto
quanto le sto dicendo è sufficiente per farsi
una idea dell'operato del Direttore Generale
della nostra azienda ospedaliera? E'
sufficiente tutto ciò, secondo Lei, perché un
consiglio comunale, dibatta l'argomento e al
termine deliberi per il bene della propria
comunità?
E se dico della propria comunità è per
farle presente anche, che noi delle zone interne
e che io sappia anche Lei lo è, se non siamo
autolesionisti e non lo siamo, difficilmente e
non senza motivo, chiederemmo di mandare a casa
la d.ssa Mussi, se non avessimo verificato che
tale scelta poteva essere la migliore ai fini di
un mantenimento elevato della qualità della
assistenza fornita dall'Azienda Ospedaliera.
Di buona qualità, caro Assessore,
abbiamo molto più bisogno di altri, perché
sappiamo bene, sulla nostra pelle, cosa
significa nei casi urgenti, dover raggiungere
un nosocomio di Napoli o di un'altra città e
quanto si rischia, per poterlo fare, in termini
di possibilità di sopravvivenza.
Probabilmente tutto ciò che ho accuratamente
dettagliato, per Lei, non sarà sufficiente a
supportare il deliberato del Consiglio Comunale.
Per cui, mi farò carico di inviarLe, non appena
sarà possibile ma, certamente a breve, una copia
del relativo verbale dell'assemblea, nonché una
copia della registrazione Televisiva di tutto il
dibattito; perché caro assessore, per quanto Le
può sembrare strano, visto che Lei parla di
processi Staliniani, il sottoscritto sostenuto
da tutto il consiglio comunale, sia maggioranza
che minoranza, ha voluto sempre che i dibattiti
consiliari fossero pubblicizzati al massimo e
potessero dare a tutti la possibilità di
verificare l'operato di ognuno di noi.
Io non so se ai tempi di Stalin tutto
ciò si verificava. Ma credo proprio di no!
E visto che Lei ha citato Stalin, caro
Assessore, Le devo far presente che quel
consiglio comunale che, come dice Lei a
maggioranza, omettendo però di evidenziare che
quella maggioranza sfiora l'85% dell'intero
consiglio comunale, ed il 95% dei consiglieri
presenti ( 31 voti a favore contro appena due
contro) rappresenta quasi l'intera città di
Benevento
E, restando nel tema, Le voglio far
presente, ancora, sempre facendo riferimento ad
alcune sue gratuite affermazioni, che il
Consiglio Comunale di Benevento, non ha nulla a
che vedere con la " livida nostalgia di una
politica, che ha contraddistinto un certo
periodo", perché non l'ha mai conosciuta quella
politica; e sa perché? Perché il Consiglio
Comunale di Benevento, cui ritengo che Lei
abbia mancato di rispetto, nella sua globalità
è molto giovane politicamente ed, è nato dopo
quella politica a cui Lei fa riferimento e che
di quella politica, probabilmente, ne porta i
segni. Come probabilmente ha soltanto sentito
parlare di Stalin o forse lo ha studiato sui
libri di storia.
L'unico più avanti negli anni, di
questo Consiglio comunale e che fa alzare la
media è il sottoscritto, che ha appena qualche
anno più di Lei, caro Assessore, ma con un
passato politico molto meno ricco e molto meno
lungo del suo che, secondo quanto riportato nel
suo curriculum, reso pubblico su internet, ha
militato per oltre venti anni nel P.C.I. e nel
P.D.S.; è stato per Segretario Provinciale di
quel partito; è stato Presidente della Provincia
di Avellino, ed impegnato in tanti altri
incarichi, ultimo dei quali quello di Assessore
Regionale.
Il sottoscritto, invece, ha appena
vissuto quella politica, forse subendola, come
ha appena vissuto il periodo Staliniano ma con
terrore, per la verità, perché la sua formazione
politica democristiana, si ispirava ad altri
valori, quelli della democrazia, della libertà e
della partecipazione e, lei che ha sempre
militato nel partito comunista prima e nel PDS
poi, dovrebbe saperLo bene, a meno che non ha
dimenticato completamente il suo passato.
Ad ogni buon conto, nel significarLe che
la comunità beneventana sarà informata in
maniera adeguata dell'accaduto, resto del parere
che chi riveste una carica istituzionale
ancorché chiamato a svolgere quel ruolo e non
eletto per svolgerlo, come al contrario noi
consiglieri comunali, dovrebbe porre maggiore
attenzione quando si esprime sui consessi
istituzionali, fosse anche il più piccolo
d'Italia, non fosse altro per il rispetto che si
deve avere per i cittadini che li hanno votati e
per non apparire frettolosi e poco credibili nel
proprio operato".
Sandro
Consales
presidente del Consiglio Comunale di Benevento
ADDETTO STAMPA:
Dr. William Nuzzolillo (www.billynuzzolillo.it)
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