COMUNICATO STAMPA 29 Settembre 2005
Il Consigliere della Regione Campania, On.
Fernando Errico, in merito alla modifica
dell’art.79 bis del regolamento consiliare
ritiene che l’introduzione della ‘Question
Time’ sia un utilissimo strumento di
comunicazione che servirà al lavoro
dell’assise consiliare regionale. L’On.
Errico intende intervenire anche sulla
questione inerente i POR dichiarando quanto
segue: “I dati aggiornati, relativi alla
gestione dei fondi dell’ Unione Europea
impongono una riflessione seria ma al tempo
stesso rigorosa sull’attuazione del
Programma Operativo Regionale.
L’agenda 2000-2006 è quasi in scadenza e
l’utilizzo delle risorse è fermo al 28,6%;
detto in cifre sono stati erogati 2,2
miliardi di euro, a fronte di 7,7 miliardi
stanziati dell’Unione Europea. La Campania,
fra le sette Regioni dell’Obiettivo 1, è
sesta, cioè penultima, davanti alla Sicilia.
In ogni caso vi è da sottolineare – aggiunge
l’esponente dei Popolari-UDEUR - un
progressivo aumento delle capacità di spesa
dal 7,9% del 2002 al 28,6% del primo
semestre 2005.
La stabilità politica, determinata da un
consenso ampio e convinto deve, oggi più di
ieri, agire da elemento propulsivo,
alimentando e favorendo la fantasia creativa
e la progettualità. Vanno pensati, ricercati
ed applicati con urgenza criteri e metodi,
non solo per recuperare il tempo perduto, ma
anche e soprattutto per pianificare il
prossimo ciclo di finanziamenti per gli anni
2007-2013. Nell’immediato va posta in essere
una strategia per utilizzare entro il 2008,
termine ultimo fissato per la spesa, i
restanti fondi. Non c’è tempo per i
mega-progetti: occorre molto realismo e una
grande sensibilità nella selezione dei
progetti.
Le parti sociali, i sindacati, gli
imprenditori grandi, medi e piccoli, le
associazioni radicate sul territorio devono
integrarsi in una concertazione che metta in
atto progetti chiari e fattibili, in modo da
rendere immediata e plausibile l’erogazione
delle risorse giuste. I patti territoriali
potrebbero offrire uno schema efficace da
seguire.
Nella prospettiva del nuovo piano 2007-2013
occorre studiare ed approntare strategie e
metodi nuovi al fine di determinare una vera
e propria inversione di rotta. La complessa
progettualità del POR esige una collegialità
nell’analisi e nella valutazione dei
progetti stessi; una collegialità che derivi
non da complesse macchinazioni di poteri e
di interessi di parte, ma da una vera
rappresentatività delle vocazioni
territoriali. È la capacità di spesa il
punto debole del sistema; ma questa capacità
non è un valore astratto o una categoria
aprioristica. Deve essere la risultante di
un attento monitoraggio delle abilità
progettuali dei singoli territori, delle
Province, dei Comuni, delle Comunità
Montane.
La bontà dei progetti dovrà determinare la
spesa. Le parti sociali, i sindacati, le
imprese, come si è detto, dovranno sedersi
ad un tavolo permanente di concertazione, al
fine di garantire non soltanto una presenza
vigilante, ma soprattutto di concorrere
all’elaborazione di proposte progettuali
realistiche ed attuabili. In questa sede è
d’obbligo chiedere notizie sulle strategie
che si intendono porre in atto
nell’immediato ( erogazione dei 5 miliardi
di euro entro il 2008) e nel futuro (
pianificazione del ciclo successivo
2007-2013 ). Ma è oltretutto d’obbligo
chiedere – conclude Errico - le dovute
garanzie sui parametri di riferimento, che
verranno utilizzati nell’analisi dei
progetti e nel finanziamento degli stessi”.
Lì, 29/09/2005
Dr. Fernando
Errico
Consigliere
della Regione Campania