30 settembre 2005
Errico: Question Time e POR
Liliana Naimoli

 

 

 

COMUNICATO STAMPA 29 Settembre 2005

 

Il Consigliere della Regione Campania, On. Fernando Errico, in merito alla modifica dell’art.79 bis del regolamento consiliare ritiene che l’introduzione della ‘Question Time’ sia un utilissimo strumento di comunicazione che servirà al lavoro dell’assise consiliare regionale. L’On. Errico intende intervenire anche sulla questione inerente i POR dichiarando quanto segue: “I dati aggiornati, relativi alla gestione dei fondi dell’ Unione Europea impongono una riflessione seria ma al tempo stesso rigorosa sull’attuazione del Programma Operativo Regionale.

 

L’agenda 2000-2006 è quasi in scadenza e l’utilizzo delle risorse è fermo al 28,6%; detto in cifre sono stati erogati 2,2 miliardi di euro, a fronte di 7,7 miliardi stanziati dell’Unione Europea. La Campania, fra le sette Regioni dell’Obiettivo 1, è sesta, cioè penultima, davanti alla Sicilia. In ogni caso vi è da sottolineare – aggiunge l’esponente dei Popolari-UDEUR - un progressivo aumento delle capacità di spesa dal 7,9% del 2002 al 28,6% del primo semestre 2005.

 

La stabilità politica, determinata da un consenso ampio e convinto deve, oggi più di ieri, agire da elemento propulsivo, alimentando e favorendo la fantasia creativa e la progettualità. Vanno pensati, ricercati ed applicati con urgenza criteri e metodi, non solo per recuperare il tempo perduto, ma anche e soprattutto per pianificare il prossimo ciclo di finanziamenti per gli anni 2007-2013. Nell’immediato va posta in essere una strategia per utilizzare entro il 2008, termine ultimo fissato per la spesa, i restanti fondi. Non c’è tempo per i mega-progetti: occorre molto realismo e una grande sensibilità nella selezione dei progetti.

 

Le parti sociali, i sindacati, gli imprenditori grandi, medi e piccoli, le associazioni radicate sul territorio devono integrarsi in una concertazione che metta in atto progetti chiari e fattibili, in modo da rendere immediata e plausibile l’erogazione delle risorse giuste. I patti territoriali potrebbero offrire uno schema efficace da seguire.

 

Nella prospettiva del nuovo piano 2007-2013 occorre studiare ed approntare strategie e metodi nuovi al fine di determinare una vera e propria inversione di rotta. La complessa progettualità del POR esige una collegialità nell’analisi e nella valutazione dei progetti stessi; una collegialità che derivi non da complesse macchinazioni di poteri e di interessi di parte, ma da una vera rappresentatività delle vocazioni territoriali. È la capacità di spesa il punto debole del sistema; ma questa capacità non è un valore astratto o una categoria aprioristica. Deve essere la risultante di un attento monitoraggio delle abilità progettuali dei singoli territori, delle Province, dei Comuni, delle Comunità Montane.

 

La bontà dei progetti dovrà determinare la spesa. Le parti sociali, i sindacati, le imprese, come si è detto, dovranno sedersi ad un tavolo permanente di concertazione, al fine di garantire non soltanto una presenza vigilante, ma soprattutto di concorrere all’elaborazione di proposte progettuali realistiche ed attuabili. In questa sede è d’obbligo chiedere notizie sulle strategie che si intendono porre in atto nell’immediato ( erogazione dei 5 miliardi di euro entro il 2008) e nel futuro ( pianificazione del ciclo successivo 2007-2013 ). Ma è oltretutto d’obbligo chiedere – conclude Errico - le dovute garanzie sui parametri di riferimento, che verranno utilizzati nell’analisi dei progetti e nel finanziamento degli stessi”.

 

 

Lì, 29/09/2005

 

 

               

                                                    Dr. Fernando Errico

                                                                                                    Consigliere della Regione Campania

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