6 ottobre 2005
Errico sul dibattito per i diversamente abili
Liliana Naimoli

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA
05 Ottobre 2005




L’ANIDA ONLUS ha organizzato, in giornata odierna, un dibattito incentrato sui diversamente abili con particolare riferimento al loro inserimento nel mondo del lavoro. A tal proposito si porta a conoscenza degli organi di stampa quanto dichiarato dal Dr. Fernando Errico, Consigliere della Regione Campania.


“L’inserimento dei diversamente abili nel mondo del lavoro - dichiara l’On. Errico - tocca la sensibilità civile, oltre che politica, di quelli che occupano incarichi di responsabilità. Ritengo perciò doveroso partecipare alla discussione organizzata dall’Anida Onlus ponendo alcune, significative riflessioni.
Il vero problema è l’approccio al complesso mondo delle diversità.
Prima di abbattere ogni tipo di barriera fisica bisogna abbattere una consolidata prassi storica che affronta, anche in termini operativi, la tematica inquadrandola come un problema da risolvere e non come una risorsa da valorizzare e da ottimizzare, anche sotto l’aspetto della produttività.
Il grado di civiltà di un paese si misura sui livelli di integrazione dei cittadini, sul filo di una uguaglianza storicizzata in ogni passaggio della vita collettiva ed individuale. L’efficacia delle leggi a supporto di questa uguaglianza passa attraverso la maturazione di una sensibilità civile, che investe i comportamenti e le tipologie dei singoli e dei gruppi.
Questo passaggio è fondamentale, perché si concretizzi nella prassi quotidiana e storica il dettato costituzionale che all’art. 3 impone alle Istituzioni della Repubblica di “ rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.
Nonostante ciò si è dovuto attendere il 1992, con la legge 104, per registrare il primo intervento legislativo di carattere ordinario, relativo all’intero orizzonte esistenziale della persona disabile con una disciplina che tutt’ora costituisce il riferimento fondamentale per l’integrazione in qualsiasi settore.
La legge n° 68/89 - continua il Consigliere Regionale dei Popolari-UDEUR - promuove l’inserimento e l’integrazione lavorativa dei diversamente abili nel mondo del lavoro, attraverso Servizi di Sostegno e di Collocamento mirato.
Il campo applicativo della legge è molto vasto e coinvolge Istituzioni, Enti ed Imprese a vario livello. Le Regioni hanno un ruolo rilevante nel contesto di queste responsabilità.
Un nervo scoperto è la riqualificazione professionale: le regioni hanno la capacità giuridica di autorizzare, con oneri a proprio carico, lo svolgimento di corsi di riqualificazione presso le aziende che effettuano l’assunzione o di stipulare convenzioni con ASSOCIAZIONI in possesso di adeguate competenze tecniche, con istituti di formazione, in possesso dei requisiti previsti dalla legge 845/78 o anche con soggetti individuati dall’art.18 della legge 104/92
Altro momento di grande rilievo è la programmazione degli interventi volti a favorire l’avviamento al lavoro; alla programmazione deve seguire una verifica attenta sulla tenuta delle liste, sul rilascio delle autorizzazioni sulla stipula delle convenzioni.
Il decreto 5003 del 1996 investe una materia complessa e delicata; molto è stato fatto, ma siamo abbastanza lontani dagli standard dei paesi europei, che hanno modificato ed adeguato le strutture esistenti in tempi brevi ed hanno progettato per tempo nuove soluzioni.
Ampio e complicato è il quadro delle barriere architettoniche: occorre molto impegno per adeguare l’esistente. Gli ostacoli fisici sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque, non solo di quelli che per qualsiasi causa hanno una capacità motoria ridotta.
E’ importante pianificare con correttezza e vigilare attentamente sulle frequenti deroghe che vengono concesse alle amministrazioni.
Ma è soprattutto importante progettare con intelligente lungimiranza le nuove strutture nel campo dell’edilizia pubblica e privata e dei servizi speciali di pubblica utilità.
In definitiva - conclude Errico - si impone una pianificazione complessa ed integrata, capace di assicurare ad ogni cittadino il pieno godimento di ogni diritto in una trasversalità di campi di azione che comprende ogni manifestazione del vivere sociale, dal mondo del lavoro a quello del tempo libero”.

Lì, 05/10/2005
               

                                                    Dr. Fernando Errico

                                                                                                    Consigliere della Regione Campania

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