Federazione Provinciale di Benevento
12
– novembre - 2005
COMUNICATO STAMPA
La conferenza
stampa organizzata da “altrabenevento” sul
Programma di Recupero Urbano del Rione Libertà,
ha ancora una volta messo in evidenza il
“malgoverno” che caratterizza alcuni interventi
del programma di riqualificazione. In particolar
modo la spina commerciale e dei servizi ed il
piano di recupero di via Galanti, sicuramente le
due opere più importanti di tutto il piano, che
si stanno rivelando un vero affare per pochi e
non un’occasione di riqualificazione dell’intero
Rione Libertà.
È impensabile
definire intervento di riqualificazione un “muro
di cemento di 17000 mc”, della lunghezza di 450
metri che separa due centri di aggregazione
socio-culturale quali sono le due chiese del
Rione Libertà e che da un’ulteriore colpo
mortale al piccolo commercio che si affaccia
lungo via Napoli.
Così come è
impensabile riproporre oggi la costruzione
simili opere che in altre realtà hanno
contribuito ad alimentare il degrado urbano e la
delinquenza, favorendo, in questo modo, ad
allargare la forbice tra centro e periferia,
come ben sanno urbanisti ed architetti.
I Verdi
considerano tale opera inutile e negativa per
l’intero Rione Libertà e per evitare che un
simile scempio possa realizzarsi, i Verdi di
Benevento si sono rivolti all’assessore
regionale all’Urbanistica, On. Cundari,
consegnandoLe tutta la documentazione mostrata
durante la conferenza stampa, affinché
intervenga e faccia chiarezza sull’intera
vicenda, soprattutto in merito ai tanti abusi
che sono stati fatti in materia urbanistica ed
alla cessione dei suoli, di proprietà dello IACP,
da parte del Comune alla società Partenope. |