Martedì 30 agosto 2005

7a festa nazionale UDEUR Popolari

 

 

Ore 10.00 CORSO DI FORMAZIONE – Centro Congressi Grand Hotel Telese

Saluto e presentazione del corso:

  • On. Antonio SATTA – Vice Segretario Politico

Tema: RADICI E IDENTITA’. I Cattolici in Politica oggi.

  • Introduce e modera: Dott.ssa Cristina CUMINETTI – Responsabile Formazione e Comunicazione

  • Prof. Massimo CROSTI – Docente Filosofia Politica Ateneo Salesiano
  • Prof. Filippo PESCHIERA – Docente Università Statale di Milano

 

Ore 17.00 Dibattito: QUALE POLITICA PER L’ITALIA DEL FUTURO?

  • On. Francesco RUTELLI – Presidente Margherita D.L.
  • On. Marco FOLLINI – Segretario Politico U.D.C.
  • Sen. Mauro FABRIS – Coordinatore Segreteria Politica Popolari Udeur
  • Con l’intervento di: Dott. Francesco PIONATI – Vice Direttore TG1
  • Dott. Federico GEREMICCA – Editorialista de “La Stampa”

Foto del dibattito

 


 

Ore 18.30 Dibattito: UNIVERSITA’ – RICERCA ED INNOVAZIONE NEL CONTESTO NAZIONALE ED EUROPEO

Introduce: Prof.ssa Daniela SILVESTRI – Responsabile Nazionale Popolari UDEUR Dipartimento Scuola Università e Ricerca

Intervengono:

  • On. Lucio STANCA – Ministro Innovazione e tecnologie
  • Prof. Piero TOSI – Presidente Conferenza Rettori Università Italiane
  • Prof. Luciano MODICA – Capogruppo Cultura D.S. Senato - Già Presidente CRUI
  • Prof. Lucio BIANCO – Professore Ingegneria dell’Impresa all’Università Roma 2
  • Prof. Gennaro FERRARA – Rettore Università Partenope di Napoli
  • Prof. Aniello CIMITILE – Rettore Università Studi del Sannio di Benevento
  • Prof. Luciano CAGLIOTI – Pro-Rettore Univ. La Sapienza di Roma per Ricerca e Sviluppo
  • Modera: Dott. Nuccio FAVA – Direttore Politico de “Il Campanile nuovo”

 

Ore 19.00 Dibattito: c/o Teatro delle Terme “UNA GIUSTIZIA PER IL CITTADINO”

Intervengono:

  • On. Enzo SINISCALCHI – Presidente Giunta Autorizzazioni Camera Deputati
  • On. Giuliano PISAPIA – Componente Commissione Giustizia Camera Deputati
  • Avv. Emilio Nicola BUCCICO – Componente CSM
  • Dott. Ciro RIVIEZZO – Presidente A.N.M.
  • Avv. Carlo FUCCI – Vice Presidente Associazione Nazionale Magistrati
  • Prof. Nico D’ASCOLA – Docente Diritto Penale Università Mediterranea Reggio Calabria
  • Avv. Gianfranco IACOBELLI – Responsabile Giustizia Popolari-Udeur
  • Coordina: On. Armando VENETO –Responsabile Problemi dello Stato Popolari Udeur

Foto del dibattito


Ore 20.30 Sala convegni Grand Hotel Telese - Presentazione libro: “CON-VINCERE

Piccola storia della comunicazione politica nell’era della piazza virtuale” di Donato BENDICENTI

Presente l’autore


 

Rassegna stampa 


 

Mastella: "Il grande centro è una suggestione forte, prenderebbe il 10%"

link: http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/mastellagrandecentro.html

Martedí 30.08.2005 13:55
 

Un grande centro? "La suggestione è forte e se si facesse supererebbe il 10%".

A sostenerlo è il leader dell'Udeur, Clemente Mastella, che però, conversando con i giornalisti a margine della festa del partito a Telese Terme, tiene a precisare che per adesso l'ipotesi non è praticabile. E cita un celebre sonetto di Dante per rispondere a chi gli chiede se nell'Udeur ci sia la tentazione di lasciare l'Unione qualora l'Udc scegliesse di andare da sola alle elezioni del 2006: "Se tu Lapo ed io - risponde Mastella citando Dante - fossimo presi da incantamento per il centro... una grande ulteriore suggestione che avrebbe grande credibilità. Ma ne avrebbe meno rispetto ai nostri gruppi dirigenti perché ognuno sogna di diventare deputato o senatore e vorrebbe conservare il laticlavio a vita. Però una cosa di questo genere - osserva - sarebbe una rivoluzione, renderebbe tellurica la politica italiana". Mastella, citando 'se tu Lapo ed io...', dice di riferirsi a Pier Ferdinando Casini e a se stesso, ma chi è Lapo? "Manca Lapo..., che non è Lapo Elkann". Potrebbe essere Rutelli? La Margherita? Il leader dell'Udeur non esita a rispondere: "La Margherita non c'entra perché ha troppe anime al suo interno".

"La suggestione del grande centro è forte sul piano esterno - spiega Mastella - perché l'autorevolezza di Casini è forte sull'opinione pubblica. Certo, se il centro lo fa soltanto Casini e l'Udc corre da sola, è debole. Ma se ci aggiungessimo anche noi sarebbe la rivoluzione". Per Mastella, quindi, l'ipotesi del grande centro oggi non è praticabile, anche se questo significherebbe "governabilita'". "Bisogna stare molto attenti - ammonisce -
l'idea, chiamiamola di centro, di una governabilita' diversa, c'e' più per insufficienza di queste coalizioni che per una scelta di tipo diverso". Per l'esponente centrista, il problema di oggi è risolvere "un bipolarismo malato".

Ma c'è di più. Mastella vuole siglare un patto tra moderati sulla politica estera e i valori. CIl leader dell'Udeur lo chiama "il patto di Telese", quello che proporrà oggi agli ospiti d'onore della Festa del partito, Marco Follini, leader dell'Udc, e Francesco Rutelli, presidente della Margherita. I giornalisti chiedono a Mastella se il suo sogno sia quello di formare un grande centro con Follini e Rutelli, ma il segretario dell'Udeur risponde così: "Il sogno di ognuno è fare una grande formazione, ma non credo - ribadisce - che la questione oggi sia questa. Secondo me adesso non c'e' questa ipotesi di mettere insieme Follini, Rutelli e me. L'unica ipotesi compatibile e che proporremo oggi a Rutelli e Follini è quella di fare un patto, un accordo bipartisan per evitare questo bipolarismo malato e che riguarda la politica estera e il tema dei valori, come è avvenuto con il referendum sulla procreazione assistita. Questo - conclude - deve valere già prima delle elezioni".
 


 
 
Rutelli: a Follini non chiedo di cambiare campo ma...
Martedí 30.08.2005 18:44

"Ieri Berlusconi ha parlato di questo grande sacrificio di doversi presentare alle prossime elezioni politiche. Adesso, negli ultimi mesi di legislatura ci può essere un cambiamento: non chiedo che Follini cambi campo, ma chiedo che si faccia chiarezza su temi che interessano i cittadini". Lo ha detto Francesco Rutelli nel corso di un dibattito alla festa dell'Udeur a Telese Terme rivolgendosi al leader dell'Udc, anche lui presente, sostenendo che il "malessere dell'Udc è comprensibile" e chiedendogli quindi di fare chiarezza da qui alle elezioni del 2006.

Il presidente della Margherita, Francesco Rutelli, poi, ha contestato la proposta di Marco Follini di cambiare la legge elettorale. Il leader dell'Udc, infatti, ha approfittato della platea della festa nazionale dell'Udeur per lanciare l'appello agli altri leader centristi per tornare al sistema proporzionale.

A stretto giro la risposta di Rutelli: "Di questo tema si parla troppo, ma in Parlamento non c'è una proposta di legge depositata su cui ci sia una convergenza da questo punto di vista. Per quanto riguarda il metodo, poi - ha sottolineato Rutelli - non credo sia opportuno cambiare la legge elettorale a colpi di maggioranza e, soprattutto, negli ultimi sei mesi della legislatura, per di più ben sapendo che una maggioranza non c'è. Credo che queste cose vadano fatte a metà legislatura e non alla fine. Mi sembra che su questa idea stiamo facendo dell'accademia".


 

fonte: www.libero.it

fonte: http://canali.libero.it/affaritaliani/follinileadershipampiepossibilit%C3%A0.html

Follini: le alternative a Berlusconi? ''Mi pare ci sia un campo ampio di possibilità"
Martedí 30.08.2005 18:21

 
"Se Marco Follini fosse disponibile a spiegare con chiarezza in che cosa consisterebbe questo grande, grande cambiamento da parte di chi ha governato il Paese per quasi cinque anni, forse questo confronto sarebbe meno logorante e paradossale". Lo dice Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia, che aggiunge: "Se non si passerà in fretta a chiarire il significato di questo cambio di passo da parte della maggioranza, parlando finalmente di contenuti e di proposte concrete, il rischio è che non si operi affatto per la vittoria della CdL bensì per il suo progressivo indebolimento".
''Il tema della leadership non è un tabù né un sacrificio. E' un clima che esiste. Se guardo dall'altra parte vedo che di temi ne esistono due: quello della leadership e quelli del profilo della coalizione''.
Così il segretario dell'Udc Marco Follini ha risposto ai giornalisti arrivando nel parco delle Terme di Telese. Ci sono alternative a Berlusconi? Ha chiesto un cronista. ''Mi pare ci sia un campo ampio di possibilità''. 

Follini, incalzato dai giornalisti sui possibili successori a Berlusconi, si è limitato a dire: "Non voglio personalizzare l'argomento, ciò che conta è aprire una prospettiva di cambiamento. Un tema che ho posto per tempo, che ho posto pubblicamente e che credo - ha concluso - di aver posto con garbo e con convinzione".

Tornando sull'argomento del Centro che ha tenuto banco durante tuttal'estate, il leader dell'udc ha precisato che "quella del centro non è una tentazione ma una vocazione, un'idea del Paese che da parte nostra coltiviamo con tenacia ed anche con una certa coerenza''.


 

Link: http://canali.libero.it/affaritaliani/follinileadershipampiepossibilit%C3%A0.html?pg=2

 

Follini: le alternative a Berlusconi? ''Mi pare ci sia un campo ampio di possibilità"
Martedí 30.08.2005 18:21
 

Intanto, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi considera remota l'ipotesi che l'Udc possa correre da sola nel 2006: ''L'ipotesi che il partito possa andare alle prossime elezioni politiche fuori dalla Cdl non sta assolutamente in piedi''. Per Giovanardi occorre ripartire dal progetto di partito dei moderati immaginato da Berlusconi e Casini. ''Nel mese di giugno - spiega l'esponente Udc - Silvio Berlusconi e Pierferdinando Casini avevano immaginato pubblicamente, oltre che di verificare se era possibile un eventuale cambio della legge elettorale, di ragionare attorno alla costituzione di un partito dei moderati, di cui poi a fine luglio è stata eletta la costituente".

Un partito che si desse delle regole interne democratiche e una selezione della classe dirigente dal basso che investisse anche la leadership dal punto di vista democratico. Mi sembra che tanti aspetti di questo progetto vadano ripresi ed approfonditi. Questo può essere un punto di incontro positivo per arrivare a presentarsi agli elettori compatti e coesi, ma anche con elementi di novità per le prossime elezioni politiche. Si deve tornare a lavorare intorno a questo progetto, tenendo conto che c'è un Partito Popolare Europeo del quale fanno parte a Strasburgo sia Forza Italia che l'Udc, siedono nello stesso gruppo parlamentare, hanno gli stessi ideali di riferimento''.

''L'ipotesi che l'Udc possa andare da sola alle prossime elezioni politiche non sta assolutamente in piedi - prosegue Giovanardi - i suggerimenti di qualche autorevole giornalista che ci invita a fare harakiri, cioe' ad autoeliminarci dalla scena politica, non mi hanno mai convinto, fin da quando Martinazzoli suicido' la Dc in questa maniera, poi ci hanno riprovato Andreotti e D'Antoni con il risultato noto''. ''L'alternativa - conclude Giovanardi - non è quella della resa, ma è quella di un confronto serio, franco e costruttivo nel Centrodestra per arrivare a concordare le ragioni del cambiamento e per dimostrare agli elettori che il centro destra vuole concorrere alle prossime elezioni per vincere''.

 

 

 

 

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