Arriva a Napoli, patrocinata
dalla Provincia, la mostra di calligrafia
irakena organizzata da
Un Ponte per…
Dal 12 al 16 dicembre a Santa Maria la Nova
Napoli,
dicembre 2005 - Una geometria dell’anima
che riporta con precisione matematica il
desiderio di pace. A tracciarlo è il segno
impari della calligrafia, la regina delle
arti per il mondo islamico. Dall’Irak arriva
a Napoli “Mille e un segno”, una mostra che
vuole evocare - attraverso le opere di tre
artisti contemporanei - un viaggio nel
fantastico mondo delle Mille e una Notte.
Ventiquattro opere su ceramica e tela di
Bibi Trabucchi, Muhammed Al Nouri
e Wissam Al Hadad, più otto
riproduzioni di opere del museo di Baghdad
esposte dal 12 al 16 dicembre nella sala
della Provincia di Santa Maria la Nova.
Organizzata dall’associazione Un Ponte
per… con il patrocinio dell’Assessorato
alla Pace della Provincia di Napoli, la
mostra non è solo un invito ad assistere a
uno spettacolo di forme e colori. Liberate
per un momento dalla devastazione e dalle
macerie della guerra, le radici della
cultura mesopotamica, culla millenaria di
civiltà, riprendono il loro splendore per
narrare il mito fondante: un punto di luce,
dopo aver errato nel cosmo, si trasforma in
alif , la prima lettera dell’alfabeto
arabo.
Pergamena,
terracotta e piani colorati gli sfondi sui
cui i tre calligrafi esprimono la loro arte.
E’ la parola
pace a dominare le opere di Bibi Trabucchi,
giornalista del Corriere della Sera fino a
non molto tempo fa, una delle poche donne al
mondo ad aver avuto il privilegio di esporre
alla Biennale internazionale di arte
calligrafica araba di Sharjah (Emirati Arabi
Uniti).
Il dramma
della guerra anche nelle opere di Wissam
Al Hadad, nativo di Baghdad ma da 5 anni
negli Emirati per motivi di lavoro. Tra i
versetti del Corano, che incide su pannelli
e sculture di terracotta di Baghdad, alcune
feritoie che ricordano i prigionieri di Abu
Grahib.
La poesia
d’amore è il filo conduttore delle opere di
Muhammed Al Nouri. Un amore senza
confini, che spazia dai versi di Neruda a
quelli dei poeti arabi.
“Oggi l’Irak
è un paese che si associa allo scontro di
civiltà – spiega Alessandra D’Angelo
di Un Ponte per…, l’associazione impegnata
da anni nel sostegno ai paesi flagellati da
conflitti - Con questa iniziativa
vogliamo dimostrare che quando una civiltà
esprime la sua cultura non può esserci
scontro, ma solo un dialogo che arricchisce”.
“Questa
mostra - dichiara l’assessore alla Pace
e alla Cooperazione della Provincia di
Napoli Isadora D’Aimmo – è un
grido silenzioso contro l’insensatezza e la
tragedia della guerra. Napoli è un crocevia
del Mediterraneo che può e deve puntare a
essere un luogo di convivenza pacifica tra
le diverse culture. Abbiamo scelto di
patrocinarla non solo per il suo elevato
contenuto estetico, ma anche per ribadire
che non c’è pace senza giustizia. La Pace
non è quella lontana e astratta delle
diplomazie internazionali, ma è un’urgenza
quotidiana, materiale e concreta. Ogni
giorno che passa è un giorno che le rubiamo
”.
Una mostra
che si inserisce in una rassegna più ampia e
con un obiettivo concreto: contribuire alla
ripristino e al riutilizzo del patrimonio
culturale e librario della Biblioteca di
Baghdad. Una rassegna che abbraccia
calligrafia, musica e poesia irakena.
Si apre
lunedì 12 dicembre alle 17 con
l’inaugurazione di “Mille e un
segno”(saranno presenti gli artisti e
l’assessore alla Pace della Provincia di
Napoli Isadora D’Aimmo). Martedì tocca al
maestro di oud Asim Al-Chalabi,
impegnato con il professor Paolo
Scarnecchia alle 12 al Palazzo
Mediterraneo dell’ Orientale in un
conferenza su "Il liuto nella tradizione
arabo-islamica" e alle 18 in un concerto
al Conservatorio di San Pietro a Majella.
Chiude la professoressa Francesca Corrao
della facoltà di Scienze Politiche
dell’Orientale: alle 15 nell’aula T2 di
Palazzo Mediterraneo la conferenza "La
poesia un ponte per la vita. Poesia irachena
moderna". Ma il viaggio di Mille e un
segno non si ferma a Napoli. Da 18 al 25
dicembre, sarà a Capri, isola dalla cultura
cosmpolita, luogo naturalmente incline ad
accogliere – per la sua collocazione
geografica e per la sua capacità di
interpretare i tempi - le espressioni
migliori di quella millenaria culla della
civiltà che è il Mediterraneo.
Ufficio
stampa
Officina di
Comunicazione
Gianni
Aniello 3357994898
Massimiliano Murolo
335799496
Omaggio all'albero genealogico di
Mohammed (tempera)
Wissam Al Hadad
UN PONTE PER. con il patrocinio della
Provincia di Napoli, Assessorato
alla Pace, Cooperazione internazionale,
Immigrazione
MILLEUNSEGNO. TRE CALLIGRAFI IN MOSTRA
programma eventi
Mostra: dal 12 al 16 dicembre, dalle 10.00
alle 19.00, presso le sale
della Provincia di Napoli, largo Santa Maria
la Nova.
12 dicembre ore 17.00 inaugurazione e
visita guidata dei maestri
calligrafi Bibi Trabucchi, Mohammed Al Nouri
e Wissam Al Hadad _ sala
della Provincia di Napoli, largo Santa Maria
la Nova
13 dicembre ore 12.00 in collaborazione con
la Facoltà di Studi
Arabo-islamici e del Mediterraneo
dell'Università degli Studi di Napoli
"L'Orientale": conferenza "Il liuto nella
tradizione arabo-islamica", a
cura di Paolo Scarnecchia e Asim Al-Chalabi_
Palazzo del Mediterraneo,
CILA - 5° piano, via Nuova Marina 59
13 dicembre ore 18.00 in collaborazione con
il conservatorio di musica San
Pietro a Majella: concerto di oud del
maestro iracheno Asim Al-Chalabi _
Conservatorio San Pietro a Majella, sala
Scarlatti.
14 dicembre ore 15.00 in collaborazione con
la facoltà di Scienze
Politiche dell'Università degli Studi di
Napoli "L'Orientale": conferenza
"La poesia un ponte per la vita. Poesia
irachena moderna", a cura di
Francesca Corrao_Palazzo del Mediterraneo,
aula T2, via Nuova Marina 59