COMUNICATO STAMPA
Sabato 10 settembre 2005 - S. Stefano di
Sessanio (Aq.)
Sala dei concerti - Sotto gli archi
Ore 17,30
“WIDMUNG”
OMAGGIO A LJUBIMOV JURIJ
PETROVIC
Sabato 10 settembre prosegue “Widmung”,
progetto culturale che l’Officina Musicale
realizza insieme alla Sextantio s.r.l.
Il termine “Widmung”, che in tedesco
significa “dedica” è anche il titolo di un
brano per violino solo del 1967 di Bruno
Maderna, lo stesso che L’Officina Musicale e
la Società Sextantio hanno scelto per
denominare una iniziativa particolarmente
importante e gradita: invitare nel
borgo di Santo Stefano di Sessanio (Aq),
personalità del mondo della cultura per
conoscere il ruolo che la musica riveste
nella loro vita, le loro riflessioni sugli
accostamenti e le analogie che coinvolgono
le varie forme artistiche.
Secondo evento dell’iniziative è la serata
dedicata all’artista Ljubimov Jurij Petrovic,
attore e regista russo di fama
internazionale.
Ljubimov
ha trasferito nel teatro un ideale di
umanismo e di libertà che troppo spesso si è
voluto far tacere. Come Mejerchol’d,
Ljubimov ha resistito per anni a censure e
vessazioni di ogni tipo, vere torture
psicologiche, culminate poi nel suo esilio
con l’intera famiglia. In quegli anni
l’Italia fu la prima nazione ad offrire
al Maestro ospitalità ed asilo.
Da ormai quattro anni Jurij Ljubimov
trascorre le su vacanze a Santo Stefano
e qui, in un clima ideale per la salute e
la concentrazione, sono nati i suoi ultimi,
clamorosi successi: da Il secolo
d’argento a Fermate il progresso,
al recentissimo Souf(f)le (2005).
L’incontro con Jurij Ljubimov
si concluderà con il concerto che
l’Officina Musicale, e il suo Direttore
Orazio Tuccella, dedicheranno al Maestro
con un brano di Bruno Maderna ed uno di
Wolfgang Amadeus Mozart.
La mostra fotografica,
che rimarrà aperta da domenica 10 settembre
e per ogni sabato e domenica sino al 9
ottobre dalle 17,30 alle 20,30 con ingresso
gratuito, documenta alcuni tra i momenti che
restano tra i più intensi e significativi
dell’opera multiforme di Ljubimov. Il
percorso scelto, non potendo comunque dar
conto di tutto quello che il Maestro ha
prodotto nel corso di tanti anni, segue i
momenti principali della collaborazione con
lo scenografo Borovski, con lo straordinario
attore-cantante Vysockij, con i maggiori
sperimentatori della musica contemporanea,
da Nono a Denisov, a Schnitke, senza
trascurare quegli aspetti della sua più
recente produzione che ne hanno di nuovo
consacrato la grandezza.
La mostra è a cura dell’Officina Musicale e
della Santo Stefano Sextanio s.r.l.
Piera Peri
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