GENIALE: UN
DINOSAURO PER CATTURARE TURISTI!
Un
rarissimo fossile di dinosauro vissuto 113
milioni di anni fa potrebbe rilanciare
fortemente l’economia di un piccolo paesino
beneventano
Il
primo cittadino di Pietraroia è convinto che il
famoso dinosauro tornato a casa possa attirare
valanghe di turisti
CON IL NOSTRO “CIRO” CONQUISTEREMO TURISTI DA
TUTTO IL MONDO
Nella piccola comunità sannita, patria del
famoso Scipionyx Samniticus, inaugurato nel
Parco Geopaleontologico, il Paleo Lab, un
suggestivo museo multimediale dei fossili:
struttura scientifica unica in Italia- curata
dal professor Paco Lanciano, il fisico che da
oltre un decennio realizza esperimenti in studio
a Superquark, nella trasmissione di Piero Angela
Pietraroia (Benevento)-
Esattamente venticinque anni
fa il suo ritrovamento nel già noto giacimento
fossilifero del minuscolo comune sannita. Fu un
ragazzino a notare quella figura un poco strana
appiccicata alla pietra, per poi consegnarla ad
un geologo veronese. Nessuno all’epoca pensò che
quella pietra conteneva i resti di un cucciolo
di dinosauro vissuto 113 milioni di anni fa. Lo
chiamarono Ciro. Una scoperta straordinaria
destinata ad annullare certezze scientifiche
fino a quel momento inattaccabili.
Una eccezionale scoperta che alla luce degli
ultimi eventi sembra destinata a cambiare le
sorti di questo angolo di paradiso, sito a quasi
mille metri di altezza, che oltre cento milioni
di anni fa era una laguna.
IL PALEO LAB
NELLA JURASSICA PIETRAROIA
Lo
Scipionyx Samniticus, dopo un lunghissimo tour
in laboratori nazionali ed internazionali, è
tornato a casa, nel piccolo centro montano.
Tornato nel suo ambiente in occasione
dell’inaugurazione del Paleo Lab- che è un
viaggio(sulle orme di Ciro)- costellato di
esperienze interattive: un vero e proprio
viaggio fino ai tempi più remoti, per conoscere
i segreti principali di quel mondo scomparso.
Il
tour, infatti, ha inizio con l’ascensore
geologico, una sorta di “teletrasporto”, grazie
al quale il visitatore ripercorre a ritroso in
pochi secondi le epoche geologiche, fino ad
arrivare al Cretacico Inferiore, periodo in cui
visse lo Scipionyx, nella Jurassica Pietraroia,
un giacimento unico al mondo, sia per abbondanza
di reperti, sia per il tipo di fossilizzazione:
pesci, lacertillani, coccodrilli, salamandre e
un serpente sconosciuto agli esperti mondiali.Gli
exhibit, le scenografie, i filmati e un grande
acquario interattivo dell’area permettono di
conoscere l’ambiente e gli organismi che lo
popolavano: per i visitatori una imersione
nell’attività di ricerca e di riconoscimento dei
fossili della zona- ricostruendo la Storia della
vita, leggendola attraverso l’evoluzione dei
gruppi tassonomici rappresentativi delle
principali ere geologiche della storia della
Terra. Un lungo viaggio tra laboratori
didattici, campo scavi, sala proiezione per la
visione di filmati stereoscopici 3D.
OGGI
PAESE MONTANO, 113 MILIONI ANNI FA COME LE
BAHAMAS
Centotredici milioni di anni fa, il piccolo
centro sannita, situato oggi a 850 metri di
altezza, invece che sui monti, si trovava nel
bel mezzo di una laguna, nell’ambito di un
ecosistema addirittura tropicale: una sorta di
Bahamas sannite.
La
moderna struttura, costruita proprio nel Parco
Geopaleontologico ricco di fossili- voluta
fortemente dal presidente della provincia di
Benevento Carmine Nardone, convinto con il
sindaco del posto, che “Ciro” possa essere un
volano per l’intera economia del comprensorio.
La provincia di Benevento e la Regione Campania
hanno finanziato l’importante struttura. Un
milione di euro per creare la chance, una
grande occasione turistica- per attirare
migliaia di visitatori(anche ricercatori).
Occasione di riscatto per il Sannio Beneventano,
per far scoprire e conoscere anche i tesori
gastronomici della zona.
Per garantire la sicurezza di Ciro e dei reperti
esposti si userà un satellite: tecnologia del
terzo millennio per tenere lontano eventuali
malintenzionati.
IL PRIMO
CITTADINO: “CIRO PUO’ TRAINARE LA NOSTRA
ECONOMIA”
Nell’edificio costruito al centro del paese,
sito di fronte all’unico bar, non c’è solo la
sede del comune, istituito nel 1985- trovi di
tutto, l’ufficio postale e l’ambulatorio medico.
Una sorta di centro direzionale, pensato o forse
no.
Lui ha quarant’anni, di cui trenta vissuti a
Milano, poliziotto di professione, già
presidente della locale Pro Loco, poi amato e
acclamato sindaco da un anno di Pietraroia-
eletto a furor di popolo dai
seicentocinquantesette abitanti del posto,
conosciuti uno ad uno. E’ Lorenzo De Furia, una
moglie, tre figli- sedotto da questo angolo di
paradiso, trasferitosi nel minuscolo centro
sannita.
“
Dico sempre a mia moglie, che mi chiede di
andare alle Bahamas- ti ho già portato alle
Bahamas, con un poco di ritardo, solo 113
milioni di anni dopo”- scherza ironicamente De
Furia, sindaco-modello, sindaco tuttofare(ma
quale segretaria! E’ lui stesso a fare le
fotocopie chieste dai cronisti)- con tanta
voglia di fare, tante buone idee per rilanciare
l’immagine di un borgo che dire meraviglioso è
usare un sottile eufemismo. Un sindaco “sano”-
un sindaco marziano. Tutti così e il profondo
sud non vestirebbe nessuna maglia nera. Il
primo cittadino dell’ex laguna tropicale, ha
belle e interessanti prospettive per la “sua”
Pietraroia. “ Il Paleolab- sottolinea De Furia-
non è un punto di arrivo, ma di partenza- che
può rappresentare occasione di sviluppo per noi
e per l’intero comprensorio. Il Parco, il
Paleolab, possono trainare la nostra economia,
fatta di prodotti tipici locali, come il
prosciutto e formaggio, approdati recentemente e
con successo alla fiera di Torino. L’intera
comunità deve con noi rimboccarsi le maniche-
per trasformare il tutto in business: il tutto
nel rispetto di uno sviluppo sostenibile. “Le
carni finora prodotte in modesta qualità-
particolarmente delicate e saporite,
caratteristiche sono figlie dei pascoli della
nostra zona”.
Unico rammarico per il sindaco l’assenza di una
edicola, che spera di avere quanto prima.
LA SCHEDA DI CIRO
Scipionyx Samniticus, il nome scientifico di
Ciro, cucciolo di dinosauro- da Scipio,
Scipione Breislak, geologo scopritore nel 1798
dell’area fossilifera di Pietraroia; onyx,
artiglio, per le tipiche zampe con cui il
dinosauroafferrava le sue prede; Samniticus,
Sannita, per ricordare la regione in cui avvenne
il rinvenimento. Ciro alto quasi 2 centimetri,
da adulto probabilmente avrebbe raggiunto
l’altezza di due metri ed un peso di 20
chilogrammi.
Nato 113 milioni di anni fa in pieno Cretacico
Inferiore e vissuto solo poche settimane, forse
perché travolto da un corso d’acqua che lo
seppellì nel fondo della palude durante un
nubifragio.
Ciro è un reperto di straordinaria importanza,
infatti, si tratta dell’unico dinosauro di cui
si sono conservati, ben visibili i resti degli
organi interni.
Il GEOLOGO MARIO
CALFANO: ATTENTI AGLI SCIACALLI
La
scoperta di Ciro ha modificato il quadro
paleogeografico italiano, del Mesozoico e del
Cretacico Inferiore. Cos’è il Cretacico
Inferiore? Lo abbiamo chiesto al geologo Mario
Califano. “ E’ l’ultimo periodo dell’Era
Mesozoica- rileva Califano- risalente a 65-135
milioni di anni fa, i calcari ad ittioliti di
Pietraroia hanno un’età riferibile tra i 95 e
116 milioni di anni.
Come si sono conservati gli organi interni di
Ciro? E’ un caso eccezionale, dovuto a diversi
fattori quali: l’integrità dell’animale, al
sedimento molto fine che l’ha coperto e ancora
ad un ambiente non disturbato da correnti. Una
laguna, alle spalle la terra emersa e collegata
a mare aperto, da una fascia costiera non
stabile”. Non sono mancati a Pietraroia atti di
sciacallaggio nell’importante sito di Pietraia.
“ Purtroppo è la verità. Tanti sono i curiosi,
turisti della domenica, armati di martello ed
altro- che pur di prelevare qualche frammento
fossile, hanno provocato seri danni alla nostra
storia paleogeografia. Mi auguro che lo scarso
interesse delle istituzioni registrato finora
sia solo un ricordo. Il Paleolab è una
bellissima realtà, che spiega l’evoluzione
geologica del territorio- che tende
contestualmente a salvaguardarlo”.
Giuseppe Sangiovanni
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