30 giugno 2005
Presentata la IX edizione del Sannio FilmFest
Billy Nuzzolillo

 

 

Presentata la IX edizione del Sannio FilmFest. Nardone annuncia un finanziamento di 600.000,00 euro per il museo dei costumi cinematografici

 


 



(Benevento, 29 giugno 2005) – Presentata a Benevento, presso la Biblioteca Provinciale, la nona edizione del Sannio FilmFest (www.sanniofilmfest.it), a tutt’oggi l’unico festival in Europa dedicato al cinema in costume, che si svolgerà nel suggestivol borgo medioevale di Sant’Agata dei Goti (in provincia di Benevento), dal 1° al 9 luglio. Anche quest’anno il Sannio FilmFest conferma la propria identità, l’attenzione rivolta esclusivamente alle categorie dei costumisti e degli scenografi, premiati con i Capitelli d’oro e, tra proiezioni stage retrospettive e mostre, accentua il suo ruolo di polo culturale d’incontro e confronto tra autori, registi, scenografi e costumisti, studenti e amanti di cinema.


”Devo confessare che sono da sempre innamorato di Giulia Mafai – ha dichiarato il presidente della Provincia di Benevento, Carmine Nardone, riferendosi al presidente del festival-. Grazie a lei il Sannio FilmFest si presenta come una sorta di cenacolo di grande qualità, in assoluta sintonia con un luogo meravigliosorendendo omaggio a ciò che, nel cinema italiano, non è di solito molto valorizzato, e cioè i costumi. Per questo sono felice di annunciare che, come Provincia, abbiamo ottenuto in queste ore un finanziamento di circa 600.000,00 euro per realizzare a S. Agata de’ Goti un polo museale sulla storia dei costumi nel cinema. Si tratta di un omaggio alla Mafai, che da anni coltivava questo sogno”.


Il sindaco di S. Agata de’Goti, Alfonso Cervo, ha anticipato che “il polo museale comprenderà anche degli spazi riservata al Laboratorio di Alta Formazione sul Costume e la Scenografia cinematografica e teatrale”. La notizia del finanziamento ha colto di sorpresa il presidente del festival, Giulia Mafai, che ha ringraziato Nardone, dandogli atto a di “aver tenuto fede all’impegno assunto lo scorso anno”. La Mafai ha poi sottolineato l’impegno di Paolo Petti a favore della realizzazione del polo museale ed ha auspicato l’apertura di una prima sezione il prossimo anno, in occasione del decennale del Sannio FilmFest.


L’assessore provinciale alla Cultura, Giorgio Nista, a sua volta, ha suggerito un “maggiore coinvolgimento del territorio provinciale nel Sannio FilmFest” ed ha assicurato “che si farà promotore di “un’iniziativa affinché il festival del cinema in costume di S. Agata de’ Goti venga inserito tra gli appuntamenti di rilevanza nazionale della Regione Campania”.


Il direttore dell’Ept, Giuseppe Gatti, ha sottolineato infine l’impegno del suo ente per la promozione del Sannio FilmFest ed ha ricordato le numerose collaborazioni in atto, “tra cui quella relativa alla sezione cinematografica del Premio Strega, che quest’anno è stata particolarmente apprezzata dal pubblico”.

 


Il direttore artistico del Sannio FilmFest, Remigio Truocchio, ha ribadito l’assoluta unicità di un festival che fa del fattore estetico la sua arma migliore: “Proprio per valorizzare le figure dei costumisti e degli scenografi (basti pensare al ruolo capitale svolto da importanti autori italiani quali Danilo Donati e Dante Ferretti, lavoro oggi finalmente riconosciuto e premiato con l’Oscar), il Sannio FilmFest ospiterà come sempre la sezione a concorso, i cui candidati, per questa edizione, sono, per la sezione italiana, “Il resto di niente” di Antonietta De Lillo (costumi di Daniela Ciancio, scenografie di Beatrice Scarpato), “La vita che vorrei” di Giuseppe Piccioni (costumi di Maria Rita Barbera, scenografie di Marco Dentici), “L’amore ritrovato” di Carlo Mazzacurati (costumi di Gianna Gissi, scenografie di Giancarlo Basili), “E ridendo l’uccise” di Florestano Vancini (costumi di Lia Francesca Morandini, scenografie di Giantito Burchiellaro), “Lavorare con lentezza” di!
Guido Chiesa (costumi di Lina Taviani, scenografie di Sonia Peng), “Il magico natale di Rupert” di Flavio Moretti (costumi di Patrizia Ciaraino, scenografie di Giuseppe Garau) e, per la sezione internazionale, “Vanity Fair” di Mira Nair (costumi di Beatrix Aruna Pasztor, scenografie di Maria Djurkovic), “Il mercante di Venezia” di Michael Radford (costumi di Sammy Sheldon, scenografie di Bruno Rubeo), “La caduta” di Oliver Hirschbiegel (costumi di Claudia Bobsin, scenografie di Bernd Lepel), “Neverland” di Marc Foster (costumi di Alexandra Byrne, scenografie di Gemma Jackson), “Stage Beauty” di Richard Eyre (costumi di Tim Hatley, scenografie di Jim Clay), “Il fantasma dell’opera” di Joel Schumacher (costumi di Alexandra Byrne, scenografie di Anthony Pratt)”.


I premi consisteranno nei prestigiosi Capitelli d’oro che, dopo il verdetto della Giuria composta da giornalisti del direttivo del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci), verranno consegnati nella serata finale del 9 luglio; a parte, saranno previsti anche altre premi speciali, come il Gladiatore Sannita o il curioso Premio Mustilli (dal nome della prestigiosa azienda vinicola del luogo, benefattrice munifica del festival) consistente in una “scorta” di 365 bottiglie di pregiatissimo vino doc.


Per gli eventi speciali sono invece previsti due omaggi alla Spagna: uno attraverso la presentazione, in anteprima nazionale, di tre opere cinematografiche; l’altro al più grande scenografo iberico, Gil Parrondo, attraverso una retrospettiva di tre film di José Luis Garci, autore peraltro del tutto inedito in Italia.


A fianco della selezione rappresentativa di pellicole cinematografiche concernenti il campo del costume e della scenografia storica, sarà presente anche una preziosa esposizione di più di cinquanta costumi autentici provenienti dalla celebre sartoria Farani di Luigi Piccolo (dagli abiti di Jacques Fonteray e Carlo Rambaldi per il film culto “Barbarella” a quelli recentissimi di Alessandra Torella per “Tosca e le altre due” passando per gli abiti creati da Ezio Altieri per il film “Non ci resta che piangere” di Troisi/Benigni), La mostra, denominata simpaticamente “Buon Costume. La sartoria Farani ieri, oggi, domani” verrà allestita all’interno della chiesa di San Francesco e sarà affiancata dall’allestimento temporaneo di alcune opere dell’artista Mimmo Paladino realizzate per l’opera lirica “Tancredi”, melodramma eroico in due atti di Gioacchino Rossini andato in scena al Teatro San Carlo di Napoli nel febbraio del 2002 per la regia di Roberto Andò. L’artista Mimmo Paladin!
o in persona, evento attesissimo vista la sua ritrosia a mostrarsi in pubblico, inaugurerà la mostra venerdì 1 luglio, in coincidenza con la serata d’apertura della nona edizione del festival.


Remigio Truocchio ha infine annunciato che saranno organizzati frizzanti incontri-aperitivo tra scenografi, costumisti e i loro registi (fra tutti, gli incontri con Ferzan Ozpetek e Andrea Crisanti e fra Paolo Sorrentino e Ortensia De Francesco) e che verrà proposta, come evento collaterale, una tavola rotonda fra rievocatori storici e prodottori di film e fiction in costume dal titolo “Rievocatori per il cinema” finalizzata a evidenziare l’esperienza dei re-enactors come valido supporto per i film a carattere storico. Per l’occasione, saranno presenti i gruppi storici Armata del Duca (XVIII sec.), Cisalpina III Praetoria (Antica Roma), I Fanteria di linea (Napoleonico), Cavalieri del Tau (XIII sec.), Sentinelle del Lagazuoi (I Guerra Mondiale) che mostreranno al pubblico i vari aspetti della ricostruzione storica, dall’abbigliamento alle armi, dalla vita civile a quella militare.

 

 

 

     

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