Presentata la IX edizione del Sannio FilmFest.
Nardone annuncia un finanziamento di 600.000,00
euro per il museo dei costumi cinematografici
(Benevento, 29 giugno 2005) – Presentata a
Benevento, presso la Biblioteca Provinciale, la
nona edizione del Sannio FilmFest
(www.sanniofilmfest.it), a tutt’oggi l’unico
festival in Europa dedicato al cinema in
costume, che si svolgerà nel suggestivol borgo
medioevale di Sant’Agata dei Goti (in provincia
di Benevento), dal 1° al 9 luglio. Anche quest’anno
il Sannio FilmFest conferma la propria identità,
l’attenzione rivolta esclusivamente alle
categorie dei costumisti e degli scenografi,
premiati con i Capitelli d’oro e, tra proiezioni
stage retrospettive e mostre, accentua il suo
ruolo di polo culturale d’incontro e confronto
tra autori, registi, scenografi e costumisti,
studenti e amanti di cinema.
”Devo confessare che sono da sempre innamorato
di Giulia Mafai – ha dichiarato il presidente
della Provincia di Benevento, Carmine Nardone,
riferendosi al presidente del festival-. Grazie
a lei il Sannio FilmFest si presenta come una
sorta di cenacolo di grande qualità, in assoluta
sintonia con un luogo meravigliosorendendo
omaggio a ciò che, nel cinema italiano, non è di
solito molto valorizzato, e cioè i costumi. Per
questo sono felice di annunciare che, come
Provincia, abbiamo ottenuto in queste ore un
finanziamento di circa 600.000,00 euro per
realizzare a S. Agata de’ Goti un polo museale
sulla storia dei costumi nel cinema. Si tratta
di un omaggio alla Mafai, che da anni coltivava
questo sogno”.
Il sindaco di S. Agata de’Goti, Alfonso Cervo,
ha anticipato che “il polo museale comprenderà
anche degli spazi riservata al Laboratorio di
Alta Formazione sul Costume e la Scenografia
cinematografica e teatrale”. La notizia del
finanziamento ha colto di sorpresa il presidente
del festival, Giulia Mafai, che ha ringraziato
Nardone, dandogli atto a di “aver tenuto fede
all’impegno assunto lo scorso anno”. La Mafai ha
poi sottolineato l’impegno di Paolo Petti a
favore della realizzazione del polo museale ed
ha auspicato l’apertura di una prima sezione il
prossimo anno, in occasione del decennale del
Sannio FilmFest.
L’assessore provinciale alla Cultura, Giorgio
Nista, a sua volta, ha suggerito un “maggiore
coinvolgimento del territorio provinciale nel
Sannio FilmFest” ed ha assicurato “che si farà
promotore di “un’iniziativa affinché il festival
del cinema in costume di S. Agata de’ Goti venga
inserito tra gli appuntamenti di rilevanza
nazionale della Regione Campania”.
Il direttore dell’Ept, Giuseppe Gatti, ha
sottolineato infine l’impegno del suo ente per
la promozione del Sannio FilmFest ed ha
ricordato le numerose collaborazioni in atto,
“tra cui quella relativa alla sezione
cinematografica del Premio Strega, che quest’anno
è stata particolarmente apprezzata dal
pubblico”.
Il direttore artistico del Sannio FilmFest,
Remigio Truocchio, ha ribadito l’assoluta
unicità di un festival che fa del fattore
estetico la sua arma migliore: “Proprio per
valorizzare le figure dei costumisti e degli
scenografi (basti pensare al ruolo capitale
svolto da importanti autori italiani quali
Danilo Donati e Dante Ferretti, lavoro oggi
finalmente riconosciuto e premiato con l’Oscar),
il Sannio FilmFest ospiterà come sempre la
sezione a concorso, i cui candidati, per questa
edizione, sono, per la sezione italiana, “Il
resto di niente” di Antonietta De Lillo (costumi
di Daniela Ciancio, scenografie di Beatrice
Scarpato), “La vita che vorrei” di Giuseppe
Piccioni (costumi di Maria Rita Barbera,
scenografie di Marco Dentici), “L’amore
ritrovato” di Carlo Mazzacurati (costumi di
Gianna Gissi, scenografie di Giancarlo Basili),
“E ridendo l’uccise” di Florestano Vancini
(costumi di Lia Francesca Morandini, scenografie
di Giantito Burchiellaro), “Lavorare con
lentezza” di!
Guido Chiesa (costumi di Lina Taviani,
scenografie di Sonia Peng), “Il magico natale di
Rupert” di Flavio Moretti (costumi di Patrizia
Ciaraino, scenografie di Giuseppe Garau) e, per
la sezione internazionale, “Vanity Fair” di Mira
Nair (costumi di Beatrix Aruna Pasztor,
scenografie di Maria Djurkovic), “Il mercante di
Venezia” di Michael Radford (costumi di Sammy
Sheldon, scenografie di Bruno Rubeo), “La
caduta” di Oliver Hirschbiegel (costumi di
Claudia Bobsin, scenografie di Bernd Lepel),
“Neverland” di Marc Foster (costumi di Alexandra
Byrne, scenografie di Gemma Jackson), “Stage
Beauty” di Richard Eyre (costumi di Tim Hatley,
scenografie di Jim Clay), “Il fantasma
dell’opera” di Joel Schumacher (costumi di
Alexandra Byrne, scenografie di Anthony Pratt)”.
I premi consisteranno nei prestigiosi Capitelli
d’oro che, dopo il verdetto della Giuria
composta da giornalisti del direttivo del
Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici
Italiani (Sngci), verranno consegnati nella
serata finale del 9 luglio; a parte, saranno
previsti anche altre premi speciali, come il
Gladiatore Sannita o il curioso Premio Mustilli
(dal nome della prestigiosa azienda vinicola del
luogo, benefattrice munifica del festival)
consistente in una “scorta” di 365 bottiglie di
pregiatissimo vino doc.
Per gli eventi speciali sono invece previsti due
omaggi alla Spagna: uno attraverso la
presentazione, in anteprima nazionale, di tre
opere cinematografiche; l’altro al più grande
scenografo iberico, Gil Parrondo, attraverso una
retrospettiva di tre film di José Luis Garci,
autore peraltro del tutto inedito in Italia.
A fianco della selezione rappresentativa di
pellicole cinematografiche concernenti il campo
del costume e della scenografia storica, sarà
presente anche una preziosa esposizione di più
di cinquanta costumi autentici provenienti dalla
celebre sartoria Farani di Luigi Piccolo (dagli
abiti di Jacques Fonteray e Carlo Rambaldi per
il film culto “Barbarella” a quelli recentissimi
di Alessandra Torella per “Tosca e le altre due”
passando per gli abiti creati da Ezio Altieri
per il film “Non ci resta che piangere” di
Troisi/Benigni), La mostra, denominata
simpaticamente “Buon Costume. La sartoria Farani
ieri, oggi, domani” verrà allestita all’interno
della chiesa di San Francesco e sarà affiancata
dall’allestimento temporaneo di alcune opere
dell’artista Mimmo Paladino realizzate per
l’opera lirica “Tancredi”, melodramma eroico in
due atti di Gioacchino Rossini andato in scena
al Teatro San Carlo di Napoli nel febbraio del
2002 per la regia di Roberto Andò. L’artista
Mimmo Paladin!
o in persona, evento attesissimo vista la sua
ritrosia a mostrarsi in pubblico, inaugurerà la
mostra venerdì 1 luglio, in coincidenza con la
serata d’apertura della nona edizione del
festival.
Remigio Truocchio ha infine annunciato che
saranno organizzati frizzanti incontri-aperitivo
tra scenografi, costumisti e i loro registi (fra
tutti, gli incontri con Ferzan Ozpetek e Andrea
Crisanti e fra Paolo Sorrentino e Ortensia De
Francesco) e che verrà proposta, come evento
collaterale, una tavola rotonda fra rievocatori
storici e prodottori di film e fiction in
costume dal titolo “Rievocatori per il cinema”
finalizzata a evidenziare l’esperienza dei
re-enactors come valido supporto per i film a
carattere storico. Per l’occasione, saranno
presenti i gruppi storici Armata del Duca (XVIII
sec.), Cisalpina III Praetoria (Antica Roma), I
Fanteria di linea (Napoleonico), Cavalieri del
Tau (XIII sec.), Sentinelle del Lagazuoi (I
Guerra Mondiale) che mostreranno al pubblico i
vari aspetti della ricostruzione storica,
dall’abbigliamento alle armi, dalla vita civile
a quella militare.
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