Incontro-aperitivo con l’attrice Sabrina Colle (protagonista del film “E ridendo l’uccise” ) ed anteprima nazionale del film “Le quattro porte del deserto” del regista Antonello Padovano oggi al Sannio FilmFest a S. Agata de’ Goti.

L’appuntamento con il film “Le quattro porte del deserto” è per le 23.00 presso la Sala Umberto. Saranno presenti alla proiezione il regista Antonello Padovano e l’attore Michele Melenga. Sullo sfondo del progetto coloniale italiano si svolgono le vicende di Moussa e Carlo, un principe Tuareg ed un prete missionario. Le loro esistenze si incrociano tra le quattro porte immaginarie del Sahara. Si tratta di due personaggi completamente differenti tra di loro per cultura e provenienza. Li unisce, però, la comune ricerca di una verità assoluta che perseguono con mezzi diversi: uno attraverso Dio, l'altro per mezzo dell'amore sconfinato per una donna. Si confrontano tra loro Oriente e Occidente, razionalità e istinto, vita sedentaria e nomade, potere e libertà, mondo cristiano e mussulmano. In questo s'inserisce il delirante progetto di costruire una grande ferrovia Sahariana che unisca per sempre l'Africa e l'Europa.

Le problematiche che sorgono per il controllo dei territori di Libia e Algeria chiariscono l'origine di quello attuale dell'immigrazione africana verso l'Europa. Il film di Antonello Padovano prende spunto dalla vita del missionario benedettino Charles De Foucault, vissuto fra la fine dell' '800 e i primi del '900, che fra i primi esplorò le regioni aride del deserto marocchino nel tentativo di convertire le popolazioni Tuareg. Morirà da martire nel 1916 ucciso con un colpo di fucile. Nel cast del film Aure Atika, Dino Santoso e Michele Melenga.

Alle ore 21.00, nella Sala Umberto, sarà proiettato il film italiano in concorso “E ridendo l’uccise” del regista Florestano Vancini (con Manlio Dovi, Sabrina Colle e Ruben Sigillo). Il film è ambientato a Ferrara, nel primo ‘500: presso la Corte Estense, a pochi mesi dalla morte del duca Ercole I, si scatenano gelosie e rancori tra i suoi quattro figli: Alfonso, erede designato, e Ippolito contro gli “esclusi” Giulio e Ferrante. La causa scatenante è il rifiuto delle avance di Ippolito da parte della bella Angiola che gli preferisce il fratellastro Giulio. Ippolito, roso dall’invidia, fa sfigurare Giulio, il quale medita vendetta: con l’aiuto di Ferrante organizza una congiura contro Ippolito e Alfonso. Nel complotto viene coinvolto, suo malgrado, Moschino, giullare alle dipendenze di Giulio, che non può sottrarsi dall’aiutare il suo padrone. Ma il tentativo di uccidere Alfonso fallisce e i congiurati scoperti sono condannati alla decapitazione. Moschino riesce a salvarsi ! ma perde lavoro. Dopo un po’ di tempo Moschino riesce ad essere riassunto a corte. Tutto sembra andare per il meglio finche un giorno…

Il programma della serata prevede infine alle ore 21.30 nella Sala Ostieri la proiezione del film internazionale in concorso “Stage Beauty” del regista Richard Eyre (con Claire Danes, Rupert Everett e Bill Crudup). Nella Londra del XVII secolo, alle donne è vietato apparire in palcoscenico e i ruoli femminili sono interpretati da uomini. Il più ammirato è Edward 'Ned' Kynaston, cui bellezza e talento hanno permesso di conquistare una posizione di rilievo nella società. Ma quando Re Carlo II, stanco delle solite pièce e istigato dalla sua amante, abolisce il divieto, dando spazio alle attrici, Ned si ritrova disoccupato. Soppiantato nel ruolo di prima donna da Maria, sua ex assistente di camerino, Kynaston finisce a recitare in una bettola, abbandonato da quanti prima lo adoravano. Verrà tolto dalla strada proprio dalla giovane ex aiutante, diventata stella, che da sempre in segreto lo ama. Ma Ned senza il suo palco ed il suo pubblico è un uomo svuotato...

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