10 luglio 2005
Tutti i Capitelli d'Oro del SannioFilmFest
Billy Nuzzolillo

 

 

Sannio FilmFest, assegnati i Capitelli d'Oro al film "Il resto di niente", al regista Giuseppe Piccioni, agli attori Stefano Accorsi e Sandra Ceccarelli, allo scenografo Marco Dentici ed al costumista Daniela Ciancio. Premio speciale a Daniela Ciancio

(Benevento, 9 luglio 2005) - Resi noti questo pomeriggio i nomi dei vincitori dei Capitelli d'Oro della nona edizione del Sannio FilmFest, l'unico festival europeo del cinema in costume che si svolge a S. Agata de' Goti. I vincitori sono stati scelti da una giuria composta da giornalisti del direttivo del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci).

"Il Capitello d'Oro per il miglior film - spiega il direttore artistico del Sannio FilmFest, Remigio Truocchio - è andato a "Il resto di niente" di Antonietta De Lillo, prodotto da Mariella Li Sacchi e Amedeo Letizia per Factory srl film. Secondo la motivazione, si tratta di un film prezioso non solo nella confezione, in cui la regista Antonietta De Lillo abbina alla qualità della realizzazione una piena conferma delle sue capacità artistiche, confermando un talento ormai affermato, pur nelle grandi difficoltà in cui "Il resto di niente" è riuscito ad arrivare in sala".

Il Capitello d'Oro per la miglior regia è invece andato a Giuseppe Piccioni per "La vita che vorrei". Secondo i giurati, Piccioni ha saputo "raccontare sul filo narrativo di un copione parallelo, le emozioni, le contraddizioni, i segreti di una coppia di attori nella difficilissima lettura di un'ambientazione che, anche nel costume e nella scenografia, si sdoppia continuamente tra realtà e finzione".

Il Capitello d'Oro per il miglior attore è stato assegnato a Stefano Accorsi per "L'amore ritrovato" di Carlo Mazzacurati. Secondo la motivazione, si tratta di "un'interpretazione asciutta e assolutamente contemporanea in assoluta fedeltà alla pagina letteraria, ma con lo slancio di attualità di una lettura da grande protagonista".

A Sandra Ceccarelli per "La vita che vorrei" di Giuseppe Piccioni è invece andato il Capitello d'Oro per la miglior attrice. "In un ruolo particolarmente difficile - si legge nella motivazione - ha saputo confermare una maturità e una sensibilità che la regia di Piccioni e il suo talento personale esaltano nell'interpretazione dell'attrice, così come nelle contraddizioni e nel tormento interiore della donna che mette in scena".

Il Capitello d'Oro per il miglior scenografo è stato assegnato a Marco Dentici per "La vita che vorrei" di Giuseppe Piccioni "per aver risolto con grande maestria il contrasto tra vita e finzione, tra realtà e invenzione in un racconto che abbina al più ricco e tradizionale set d'epoca, la fotografia di un mondo in cui non ci sono riflettori, ma solo le luci fredde di un quotidiano fatto di piccole e grandi difficoltà, non solo sentimentali".

A Daniela Ciancio è stato invece assegnato il Capitello d'Oro per il miglior costumista per "Il resto di niente" di Antonietta De Lillo. "Una bella scoperta nel parterre dei grandi costumisti - spiega la motivazione -, con un film rivelazione che ne conferma subito la cura e la sensibilità. Come abbinare la teatralità di una tradizione da manuale al ritratto di un mondo che assume, anche attraverso il costume, una forza di straordinaria contemporaneità".

Il Premio speciale internazionale è stato, infine, assegnato a Bruno Rubeo per "Il mercante di Venezia".Un riconoscimento all'eccellenza del grande artigianato internazionale. La conferma, per dirla con una battuta, che Cinecittà è sempre di più, e soprattutto meglio, di Hollywood.

Resa nota dal presidente Carmine Nardone anche la motivazione relativa all'assegnazione, da parte della Provincia, del "Gladiatore Sannita" a Stefania Sandrelli: "Interprete sensibile ed appassionata, tra le più amate dal pubblico e da indiscussi maestri, di film divenuti pietre miliari della cinematografia internazionale, partner di attori straordinari, Stefania Sandrelli, con lucida coerenza, ha sempre interpretato ruoli che hanno contribuito all´emancipazione femminile. Le figure da lei ritratte, ora fragili, ora frivole, ora dolenti, ora forti, hanno comunque tutte narrato dell´aspirazione inesauribile dell´universo femminile alla parità dei diritti. Stefania Sandrelli, con la sua grazia, la sua intelligenza, la sua determinazione, è una delle protagoniste della lotta politica, nell´accezione più nobile ed alta del termine, per l´uguaglianza dell´altra metà del cielo, meritandosi così un posto stabile nel cuore di tutti".

Il Premio Mustilli è stato infine assegnato alla regista Lina Wertmuller, che succede a Pupi Avati (2000), Ettore Scola (2001), Silvio Orlando (2002), Giancarlo Giannini (2003) e Mario Monicelli (2004). Il premio Mustilli nasce nel 2000: al premiato vengono offerte 365 bottiglie della produzione dell'azienda Mustilli a testimoniare la stessa fatica, lo stessa passione ed identificazione che la famiglia Mustilli - da generazioni - infonde al proprio vino. La giuria del premio era composta dai precedenti vincitori e presieduta da Mario Monicelli.

La consegna dei premi ai vincitori (presenti a S. Agata de' Goti) nel corso della "Notte dei Capitelli", sabato 9 luglio nella suggestiva cornice di piazza Duomo. Il Gala, che sarà condotto da Christiane Filangieri e dal direttore del Sannio FilmFest, Remigio Truocchio, avrà tra gli ospiti anche il regista Ettore Scola.

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