Alla
Triennale il design campano si scopre
protagonista
Milano, 13 aprile
2005 –
Il
Design Campano protagonista al 44°
edizione del Salone del Mobile apertosi
oggi a Milano. Nella prestigiosa
location del Palazzo dell’Arte della
Triennale, ha infatti impressionato più
che favorevolmente Mundus Vivendi,
la mostra realizzata ad hoc e
inserita nel circuito della kermesse dei
Fuori Saloni. Un riscontro che premia un
evento fortemente voluto dalla Regione
Campania e realizzato in collaborazione
con il mondo produttivo, università e
mondo della cultura. In primo piano i
materiali pregiati campani, tradotti in
idee e progetti, grazie a una
particolare capacità di fondere l’artigianalità
e specialità nella lavorazione dei
singoli prodotti.
“A
riprova- ha sottolineato Alfonso
Gambardella, preside della Facoltà di
Architettura “Luigi Vanvitelli” della
Seconda Università di Napoli– di un
sodalizio particolarmente riuscito
nell’incontro tra cultura universitaria
e cultura della produzione”
Lo
stesso Gambardella, insieme a Patrizia
Ranzo, ha curato “Visioni a-moderne:
culture del design in Campania”, un
evento nell’evento, che presenta oggetti
inediti, ideati da designer importanti
come Ettore Sottsass, Paola Navone,
Isaoe Hosoe, Andrea Branzi e realizzati
ad hoc da aziende campane.
“Siamo partiti da un dato –
ha
spiegato l’Assessore alle attività
produttive della Regione Gianfranco
Alois – Il 92% delle aziende
campane è piccolo, ma ha alle spalle una
solida storia imprenditoriale ed è in
grado di imporsi sui mercati nazionali e
internazionali. Il ruolo della Regione
deve essere allora quello di
propellente, di mettere in rete ciò che
c’è di buono in Campania, perché nei
nuovi scenari competitivi si vince
soltanto se si fa un passo indietro e
si esce da un individualismo esasperato.
Un
processo peraltro che è già in atto e
che sicuramente avrà un effetto traino
sulle altre imprese, che seguiranno
quelle che già producono per esportare
sul mercato internazionale e che sono
attualmente coinvolte nelle nostre
iniziative. Non c’è dubbio che c’è un
meccanismo culturale che deve scattare,
e che la creatività si deve coniugare
con il mondo dell’impresa ”.
“Il
nostro programma di sviluppo –
ha proseguito Alois – non può
prescindere dalla cultura dell’arte che
deve essere coniugata con il made in
italy.
E’
questa la strada infatti che può
portarci a superare dei meccanismi di
criticità che attualmente attanagliano
la nostra economia. In quest’ottica le
manifestazioni di rilievo internazionale
come il salone del Mobile non
rappresentano soltanto un’occasione di
business, ma soprattutto momenti
importanti per il design e
l’innovazione. Il nostro obiettivo è
mettere a disposizione le risorse della
Regione per creare una sinergia
operativa tra università e impresa che
stimoli la creatività presente nei
nostri territori”.
“Credo che il riconoscimento di oggi –
ha
concluso Alois – ci dimostra che la
scelta di essere presenti alla Triennale
sia una scelta indovinata, e non solo
per il prestigio che ne consegue.
Abbiamo infatti scelto di partecipare
con un ruolo importante, e su questo non
posso non ringraziare FieraMilano per la
collaborazione fornitaci. Dobbiamo
infatti puntare a riconoscimenti che
prescindano dal contesto. Abbiamo
intenzione di dare un futuro a questa
mostra: una delle prossime tappe
potrebbe essere New York, e poi
ovviamente, immaginiamo di ampliarla per
portarla a Napoli e in Campania.
Insomma, vogliamo portare le nostre
qualità in giro per il mondo”
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