Momento di grande teatro per la stagione del
comunale
RE
LEAR ILLUMINA LA CITTA’ DELLA REGGIA
Caserta
Intensa serata al teatro comunale di Caserta, in
occasione della prima di “Re Lear” ,
rappresentazione teatrale che polarizzerà l’
attenzione sino a domenica , 13 febbraio. In
scena ,il Teatro stabile del Friuli Venezia
Giulia e Mario Chiocchio produzioni Srl.,presentano
appunto, Roberto Herlitzka nella traduzione di
Agostino Lombardo dell’opera di William
Shakespeare , “Re Lear” con Daniela
Giovanetti,Luca Lazzareschi ,Alessandro
Preziosi,Giorgio Lanza, Rossana Mortasa e
Osvaldo Ruggirei. Roberto Herlitzka: un maestro
per Re Lear dotato di rara intensità drammatica
e duttilità e un’imponente, forte e determinato,
Alessandro Preziosi che ritorna a Shakespear e
l’intero cast che - fondendo la propria rigorosa
professionalità a impetuose tensioni
interpretative donano al pubblico grandi
emozioni.“ Questo spettacolo rappresenta uno dei
momenti di grande teatro, inserito in questa
Stagione del Teatro Comunale di Caserta.
Chi vive di teatro non può prescindere da un
discorso critico e di ricerca sull’opera
scespiriana, che si conferma miniera
inesauribile di significati umani metastorici,
universali che rapiscono il pubblico nel dramma
eterno, da questa scena nuda e cruda, illividita
da passioni estreme, connaturate all’essere
umano. L’opera rappresentata con una certosina
elaborazione, intrinseca di forti colori dalle
tonalità contrastanti , rese tali dai sentimenti
che si mescolano tra loro dove l’odio, la
perfidia, la maldicenza, l’inganno e la sete di
potere , offuscano l’amore, la pace , la lealtà
sfociando e generando nella follia che colpisce
i cuori nobili, scovando nel male , assurde
giustificazioni che ledono sempre più se stessi,
nell’animi. Apprezzare e lusingare ciò che
apparentemente si mostra bello, ricco di
sentimenti,passando per una variopinta reale
fatta di belle tonalità ,ma che di reale, di
vero , di amore per il prossimo nulla tiene se
non per la sete di possedere ed arrivare ben
oltre ciò che si ha, offuscando, defraudando,
allontanando e disconoscendo invece, il semplice
ma vero e indissolubile amor, assumendo così ,
cromatiche scale di tetri colori che sviscerano
nelle tenebre più oscure.
Devastante la falsità che si mostra da subito ,
solo agli occhi però di pochi i quali, tra
l’altro vengono a loro volta allontanati,perché
reputati falsi e per tanto disconosciuti e
maledetti. Una tormentata vicenda, fatta di
menzogne, falsità, strategie diaboliche che
portano i semplici, a passar per la follia
,toccando il fondo per tentar di scongiurare la
morte ,almeno non destinata in quel momento, ma
per affrontarla , al momento opportuno, per far
valer la verità. Una verità che si mostra agli
occhi di tutti, quando oramai tutto appare
danneggiato, in ritardo per riconquistar la
quiete ,ma non troppo per ripartire alla
ricostruzione di un futuro speranzoso fatto di
pace e di un lungimirante amore che altro non
può far, che generare amore. Un susseguirsi di
forti emozioni che piombano l’osservatore in
quell’epoca tanto lontana ma allo stesso tempo
così vicina alla quotidianità lasciando un solo
interrogativo : perché tutto ciò?Al termine,
anche se crudelmente tutto si spegne ,il puro,
ormai in pace, muore, circondato dalla morte del
male, avvenuta per mano del male stesso,
lasciando la speranza a chi resta, una
possibilità di vivere, che con una saggia presa
di coscienza ,genera speranza, lanciando un
messaggio lungimirante di prosperità e pace.
Il
Direttore Artistico del Teatro Casertano ,
Nunzio Areni, commenta: “Sono onorato di
ospitare al Comunale questa prestigiosa
compagnia, e soprattutto il grande Roberto
Herlitzka, interprete tra i più intensi del
panorama teatrale italiano. E il fatto che un
volto giovane e noto come Alessandro Preziosi
torni al teatro, e al Teatro scespiriano, col
quale ha iniziato la sua carriera, può soltanto
essere un dato rassicurante. L’allestimento
rappresenta un nuovo passo nella ricerca che da
anni Antonio Calenda con la Compagnia Stabile
conduce sull’opera di William Shakespeare e che
ha già toccato momenti significativi .”n un
tempo in cui, dimentichi dei valori più
profondi, sembriamo inclini a giustificare
qualsiasi cosa ,la guerra, la violenza, la
disonestà, attraverso una ridda di parole vuote
- sostiene il regista - Re Lear si rivela un
testo capace di testimoniare l’aporia che
tuttora viviamo fra parola e sentimento, fra ciò
che dichiariamo per convenienza e quanto invece
si agita nell’oscurità del nostro animo».
Nella figura poetica di Lear, infatti,
s’intuiscono luci e ombre di un uomo posto al
centro d’una vicenda di dolenti contraddizioni,
di saggezza che nasce dalla follia e dalla
sofferenza, di cecità fisiche e morali che
rendono impossibile anche ai padri leggere nel
cuore dei figli .”Calenda ha composto un
notevole cast, cui ha chiesto d’indagare a fondo
nelle scene, nelle battute, nella ricchezza di
significati del testo, e lo stesso in merito si
è realmente surclassato.
Lucia Vagliviello |