Questione di fiori - 21-02-04 - Riccardo Affinito

 

 

Questione di fiori

 

 

Vi voglio raccontare uno aneddoto molto simpatico e famoso accaduto a Telese alla fine degli anni 50,  il cui protagonista fu Giorgio Lamberti, capostipite di una delle famiglie più numerose della nostra città.

 

Abitava  “ ‘a stazzione “ ed era titolare di una officina meccanica specializzata nella riparazione di mezzi pesanti e la sua gestione era affidata ai suoi figli: “Giuvann’’e Giorgio, Tonino ‘e Giorgio,  Biase’‘e Giorgio e  Benit’‘e Giorgio”.

 

Ma Giorgio si accupava anche di onoranze funebri ed in particolare, durante i giorni delle commemorazioni dei defunti, si metteva con un banchetto in mezzo al quadrivio e vendeva i crisantemi, i classici fiori di circostanza.

 

Si racconta che una mattina una signora “ c’’a puzza sott’’o naso “  si avvicinò al banchetto e gli chiese:

 

 - Bell’uomo, a quanto li fate i fiori?;

 

-  “Treciente lire ‘o mazzo!”, rispose Giorgio;

 

-  Mamma mia come siete materiale! Non si dice mazzo, si dice bouqet!;

 

- : “Treciente lire ‘o buchè”!, ripetè Giorgio;

 

-  Me lo date per duecento lire? Insisté la signora;

 

-  “Signò, jate a ffà nu’ poco int’’o buchè!”