Nuove scoperte e nuove tecnologie hanno
sempre influito sulla società umana in
maniera determinante, sconvolgendone gli
equilibri, mettendone in crisi i valori e
gli ideali.
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Così, se è vero che dalla
macchina a vapore è
scaturita la rivoluzione
industriale (con tutto ciò
che ne è derivato) è
altrettanto vero che, in un
momento successivo, laddove
la democrazia non era ancora
consolidata, l'altoparlante
e la radio hanno spianato la
strada alle dittature.
Questo, perché
l'altoparlante rendeva
concreto un sogno proibito:
dava a un uomo solo la
possibilità di dare ordini a
un'intera nazione. Un duce
in alto nell'altoparlante,
con voce poderosa, i suoi
sudditi sotto ad acclamarlo;
così in Italia, come in
Spagna, in Germania, in
Portogallo ecc.. |
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Fortunatamente, le tecnologie che
caratterizzano il periodo attuale sono di
natura opposta e permettono giusto il
contrario: internet dà voce e visibilità a
tutti indiscriminatamente, e il satellite
(dai costi non più proibitivi) contribuisce
ad abbattere le frontiere culturali fra i
popoli e rende impossibile alle dittature di
innalzare una qualsivoglia cortina di ferro.
Per chi come me crede nella libertà e nella
democrazia, è una grande conquista, è la
premessa per un mondo più pacifico, per
un'umanità composta di popoli che si
capiscono e si rispettano, per un pianeta di
poliglotti.
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C'è chi invece guarda con
crescente preoccupazione a
queste nuove tecnologie
globalizzatrici, perché ne
sta venendo schiacciato:
sono i dittatori.
Man mano stanno cadendo uno
dopo l'atro, chi con
rassegnazione, chi con la
forza. |
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Qualcuno non ne vuole
proprio sapere, si
ribella e dà colpi di
coda come un
dinosauro in agonia.
Uno di questi è il
regime nazislamico che
opprime l'Iran da 27
anni; un regime che dà
l'asfissia, che sparge
sangue e odio tutti i
giorni. Un regime reso
ancor più pericoloso
dalla ricchezza di
risorse del paese che lo
subisce. |
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Il regime degli
ayatollah, ben studiato
a tavolino, fu imposto
con violenza a un paese
che, liberatosi
dall'oppressione di una
monarchia assoluta,
cercava una propria
strada verso la
democrazia.
In una realtà
multi-etnica e
multi-confessionale
quale era l'Iran, venne
rispolverato il Corano
per profanarlo,
tirandolo in ballo a
giustificazione di una
barbarie che non è
scritta da nessuna
parte. |
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Cancellate praticamente
tutte le tracce del
passato non islamico del
paese.
Eliminata ogni forma di
dissenso.
Imposta la più rigida
repressione sessuale con
costumi da suore di
clausura. |
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Una dittatura così ha un
continuo bisogno di
demonizzare il mondo, per
non far sentire emarginati i
propri sudditi. |
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L'Albania di
Enver Hoxa era
maestra in
quest'arte: era
capace di far
vivere il suo
popolo rinchiuso
in quegli
stretti confini,
facendogli
credere che il
mondo fuori
fosse tutto una
grande
schifezza.
Intanto la sua
radio
trasmetteva in
tutte le lingue
per fare
proseliti: si
parlava di una
società perfetta
e comunista,
pacifica e
giusta,
equilibrata e
matura. Non
appena il primo
Albanese è
riuscito a
intravedere il
mondo attraverso
le immagini
edulcorate della
televisione
italiana, il
regime albanese
si è dissolto
come neve al
sole. |
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In Iran internet è filtrato,
non si ha libero accesso a
tutti i siti. Chi ha il
ricevitore satellitare, non
lo fa sapere in giro, tiene
l'antenna in casa ben
nascosta anche se
posizionata davanti a una
finestra; chi ha il giardino
la nasconde fra i cespugli.
Antenne vietate in patria,
ma numerosissimi i canali
iraniani che trasmettono per
l'estero. |
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«Nel nome di Dio
misericordioso, buona
sera», con queste parole
si apre il telegiornale;
che in realtà non è
altro che propaganda
allo stato puro.
Anche loro, come la
Radio Tirana dei tempi
andati, trasmettono in
un'infinità di lingue
per fare proseliti nei
paesi blasfemi. |
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La programmazione è varia e
ben curata dal punto di
vista tecnico e della
fotografia. La grafica delle
sigle molte volte è
bellissima e ricorda le
decorazioni delle moschee.
Ci sono programmi per
bambini, telequiz,
documentari, satira,
fiction. Tutti rigorosamente
infarciti di ideologia
nazislamica
anti-occidentale: definire
bene un nemico contro cui
scagliarsi è sempre un
ottimo metodo per creare
coesione all'interno di un
gruppo sociale. |
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Un metodo questo, che però
poteva andar bene nella
povera Albania e soltanto
all'epoca di Enver Hoxa...
ma non sembra essere più
valido oggi e di certo non
può esserlo in quel paese
colto, ricco e progredito
che un tempo fu la grande
Persia! |
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E, mentre lo sciocco
pasdaran di turno
infiamma le coscienze
degli strati più
sottomessi della
popolazione scagliandosi
contro il "demone
sionista", gli
scienziati sono al
lavoro e si servono di
formule chimiche e
matematiche, non certo
di versetti del Corano,
né tanto meno di slogan
antisemiti.
Così, mentre i media si
dedicano alle uscite a
effetto di Ahmadinejad,
da una base spaziale
russa parte un satellite
iraniano dotato delle
più moderne tecnologie
(fonte: IRINN) |
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In tutto il mondo, solo
in Italia si manifesta
in piazza, in 15000,
contro le affermazioni
demenziali del
"presidente" iraniano. |
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Affermazioni per nulla
originali, visto che da due
millenni e più, ogni giorno
c'è qualche idiota in
qualche angolo del pianeta
che, in un modo o in un
altro, ripete lo stesso
concetto:
"Israele deve essere
distrutto", "Israele deve
essere cancellato". |
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Calpestare i simboli del
nemico, i simboli del
demonio.
Che, in realtà, sono
semplicemente simboli di
libertà. |
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Gli ayatollah hanno detto che
noi Italiani siamo manovrati dai
sionisti, allora la TV Sahar ha
subito preso provvedimenti: da
oggi sull'audio B della sue
trasmissioni, è possibile
ASCOLTARE IN ITALIANO DEI
FANTASIOSI SERVIZI
GIORNALISTICI.
Fantastico, no!? |
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Alla manifestazione di Roma
hanno partecipato numerosi
musulmani, tra cui Iraniani
e Palestinesi. E' stata una
manifestazione di pace,
rispetto e civiltà. Civiltà
per difendersi dalla
barbarie.
Spero che un giorno la
ragazza qui in foto possa
tuffarsi nel mare del suo
paese grande e meraviglioso,
per nuotare felice e libera.
Con tutti i problemi che la
libertà comporta. |
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Fulvio Del Deo
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