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Maccheroni alla Siciliana
Carciofi alla Giudea
Sugo alla Genovese
Salsa Maionese
Pizza Napoletana
Nella tradizione culinaria di ogni paese
ricorrono di frequente nomi legati a una
città, a una regione, o evocanti altri
popoli. La maggior parte delle volte, il
nome in questione indica realmente l'origine
della specialità; ma non mancano casi in cui
questo è messo di sproposito, come ad
esempio il "sugo alla genovese" che col
capolugo ligure non ha nulla a che vedere,
ma è chiamato così solo perché,
essendo fatto con pezzi di carne di seconda
scelta, fa venire a mente l'avarizia,
prerogativa dei genovesi secondo un
pregiudizio duro a morire.
Poi c'è la "testa di moro", squisita! Qui il
pregiudizio non c'entra un bel
niente, perché la sua forma ricalca alla
perfezione quella della capigliatura afro
Anni '70 e il suo sapore delizioso lo
rende un nome tutt'altro che offensivo. Lo
stesso dicasi per una specialità
natalizia danese chiamata "BISCOTTINO
GIUDEO" (Jødekagernes)
che in realtà non è affatto di
origine ebraica, ma si chiama così fin dalla
notte dei tempi, e nessuno fino a ieri si
mai era sognato di protestare. Anzi, gli
ebrei ne erano piuttosto lusingati vedendo
il loro nome associato alla dolcezza.
Disappunto è stato invece dimostrato da
alcuni membri della comunità di immigrati
musulmani, i quali, sull'onda del razzismo
fondamentalista che avvelena le coscienze
dell'Islam negli ultimi decenni, si sono
detti offesi da tale nome.
In un'itervista rilasciata al quotidiano
B.T., Ole Poulsen, capo del dipartimento
pubblico per l'alimentazione, sostiene
che il rifiuto dei musulmani di consumare
questo prodotto ha determinato un calo delle
vendite. Di conseguenza, se la ragione
risiede nel nome, nulla di più facile sarà
cambiarlo, gettando a mare secoli di
tradizione, in nome del mercato e del
soddisfacimento dei capricci di una
minoranza che ormai fa tristemente tendenza.
Bent Lexner, rabbino capo della Danimarca,
ha detto che non vede nessun problema nel
cambiamento di nome, tanto più che gli ebrei
non hanno mai consumato tale prodotto.
"Non c'è nulla di ebraico in esso e non
importa se avrà un altro nome; ma io
credo che sarebbe bene educare i musulmani a
rispettare la cultura della maggioranza in
Danimarca, se vorranno che la maggioranza
rispetti la loro cultura."
Purtroppo la saggezza delle parole del
rabbino non trova alcun riscontro nella
nostra realtà quotidiana.
Così vediamo l'Europa piegarsi giorno
dopo giorno al diktat di una minoranza
sempre più violenta e intollerante,
guidata da una regìa che sa di
poter dominare, avendo il coltello dalla
parte del manico, consapevole
dell'enorme potere di ricatto che le dà
il petrolio.
Guardiamo passivi nella vetrina del
nostro televisore il mondo che
cambia mostruosamente per mano degli
artefici del male. Assistiamo inerti
al terrorismo suicida, al
vandalismo, agli stupri,
all'arroganza di dittatori pazzi che
non esiteranno un istante a
ucciderci tutti col nucleare che noi
stessi, tossicodipendenti del
greggio, gli avremo fornito!
La sequenza fotografica in basso
rende bene l'idea.
Fulvio Del Deo
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