27 ottobre 2005
NA'AM, un grande SI'
Fulvio Del Deo

 

 

Confesso di aver aspettato con ansia la chiusura dei seggi in Iraq. Poi la sera sul tardi (ero già nel letto) ho assistito su Fayhaa TV all'apertura delle prime urne e subito mi sono sentito rassicurato: fin dai primi mucchietti di schede scrutinate era evidente che i NA'AM (si) superavano di gran lunga i LA (no). Ho svegliato mia moglie e sarei uscito a festeggiare, se non mi avesse trattenuto una certa scaramanzia: in fondo, ancora non era detta l'ultima parola.

Oggi però non ci sono più dubbi: la partecipazione al voto è stata del 63% e la Costituzione ha vinto col 78% dei consensi! Per bloccarne la ratifica, almeno tre province avrebbero dovuto esprimere il proprio voto contrario con numeri superiori ai 2/3 rispetto ai SI', ma ciò è avvenuto solo nelle due province sunnite di Salahuddin e Anbar, mentre a Ninive i NO sono stati a mala pena il 55%.

Un bellissimo e grandissimo NA'AM

... da sbattere in faccia a chi da queste parti sperava in un NO e raccoglieva perfino fondi per la "resistenza irachena", ossia per quelle bande di assassini che continuano a insanguinare il paese.

Un SI' che è solo l'inizio di un lungo cammino che si preannuncia tutt'altro che facile, ma che dona al popolo iracheno la speranza di un futuro.

Auguro pace e prosperità  a tutti gli Iracheni del mondo, di ogni etnia e di ogni religione. Cominciando dal mio caro amico Roberto, ovviamente!

Fulvio Del Deo


Ecco i punti principali della carta irachena: federalismo e Islam come "fonti principali" della legislazione, ma il testo prevede "libertà di culto"


            DUE PROVINCE CONTRO
            Già  da sabato si sapeva che contro la futura carta fondamentale (la prima ad entrare in vigore a titolo definitivo nel Paese dopo la caduta del regime di Saddam Hussein) si erano espressi, con la necessaria maggioranza qualificata, gli elettori di due province a prevalenza sunnita: quella settentrionale di Salaheddin, ove si trova la città  natale di Saddam, Tikrit; e quella occidentale di al Anbar, roccaforte della guerriglia e cuore del famigerato 'Triangolo Sunnita'.
            Nella prima i no hanno totalizzato l'81,5 per cento, nell'altra addirittura il 96,95%.
            Altrettanto sarebbe dovuto accadere in almeno una terza provincia, ma come detto a Ninive i no si sono fermati al 55%.

            Nel paese, dove gli attentati della guerriglia sono drammaticamente all'ordine del giorno (martedì 25 ottobre un'autobomba ha ucciso 9 persone nella città  di Sulaimaniya, nella regione del Kurdistan, mentre Al Qaeda ha rivendicato l'attentato di lunedì all'Hotel Palestine, costato la vita a 19 persone) il sì alla Carta può a buon diritto essere considerato un importante passo verso la normalizzazione. 

 




            I PUNTI FONDAMENTALI
            Ecco i principali punti del testo del progetto di Costituzione sul quale oltre 15,5 milioni di iracheni si sono favorevolmente pronunciati sabato 15 ottobre.
            La nuova Costituzione istituisce il federalismo, prevede che l'Islam sia "una fonte principale" - cioè non l'unica - della legislazione e riconosce la libertà  di credo e di culto.
            Il testo potrà  essere emendato, in un periodo di quattro mesi, da una commissione formata dal Parlamento eletto con il voto del 15 dicembre.

            PRINCIPI FONDAMENTALI
            "La Repubblica dell'Iraq è uno stato federale, unitario, indipendente e totalmente sovrano, il cui sistema è repubblicano, parlamentare, democratico e questa Costituzione garantisce l'unità  dell'Iraq" (art.1); - Baghdad è la sua capitale (art.11); - "L'Iraq è un Paese multietnico, multireligioso e multiconfessionale. Fa parte del mondo islamico ed è un membro fondatore e attivo della Lega Araba, di cui rispetta lo Statuto" (art.3).

            RELIGIONE
            L'Islam è la religione ufficiale dello stato, e "una fonte principale" della legislazione. Non è consentito approvare alcuna legge che sia in contrasto con 'i punti fermi delle norme dell'Islam' (thawabit ahkam al Islam). Non è consentito approvare alcuna legge che sia in contrasto con i principi della democrazia. Non è consentito approvare alcuna legge che sia in contrasto con i diritti e le libertà  fondamentali menzionate nella costituzione (art.2, 1). - La Costituzione garantisce la libertà  di culto per i seguaci di ogni religione o setta, che sono inoltre liberi di amministrare i loro beni, i loro affari religiosi, e le loro istituzioni religiose, cosa che 'è regolata per legge' (art.41).

            LINGUA
            "Le due lingue ufficiali del paese sono l'arabo e il curdo". Altre minoranze (ad esempio, i turcomanni, gli assiri, gli armeni) hanno diritto a educare i propri figli nella lingua madre. Qualunque regione o provincia ha il diritto di assumere come ulteriore lingua ufficiale qualsiasi altra lingua locale, se questo viene deciso dalla maggioranza dei suoi abitanti in un referendum generale (art.4)

            FEDERALISMO
            "Il sistema federale della Repubblica di Iraq è composto da una capitale, regioni e province decentrate, e amministrazioni locali" (art.112); - "La Costituzione, una volta attuata, riconoscerà  la regione del Kurdistan e il suo governo regionale (ovvero il Kurdistan Regional Goverment - Krg) come regione federale. Essa riconoscerà  come tali anche le nuove regioni che verranno create secondo le sue disposizioni" (art.113); - "le misure specifiche per creare le nuove regioni verranno stabilite con una legge approvata dal Parlamento entro un periodo non superiore a 6 mesi dalla data della sua prima seduta, e a maggioranza semplice dei membri presenti" (art.114); - "Una o pi๠province hanno il diritto di formare una regione attraverso un referendum" (art.115); - "i governi regionali hanno il diritto di esercitare il potere legislativo, esecutivo e giudiziario secondo le disposizioni di questa costituzione, a eccezione delle competenze esclusive dei poteri federali in essa esposti" (art.117); - per quanto riguarda le province che non si sono organizzate in regione, a esse vengono conferiti poteri amministrativi e finanziari ampi, in modo da metterle in grado di amministrare i loro affari secondo il principio del decentramento amministrativo" (art.118).

            POTERE LEGISLATIVO
            "L'Assemblea nazionale è composta da un numero di membri nella proporzione di un seggio ogni 100mila abitanti. I suoi membri rappresentano il popolo iracheno nella sua totalità . La durata della legislatura è di quattro anni. La legge elettorale si prefigge lo scopo di raggiungere una rappresentanza femminile non inferiore al 25 percento" (art.47, 54).

            EMENDAMENTI ALLA COSTITUZIONE
            Il Parlamento eletto il 15 dicembre formerà  una "commissione rappresentativa delle principali componenti della società , che avrà  per missione di presentare, in un periodo di quattro mesi, delle raccomandazioni su possibili emendamenti". - "Le raccomandazioni dovranno essere presentate una sola volta e saranno adottate una volta votate a maggioranza semplice" dal parlamento, e convalidate attraverso referendum (art.122).

            POTERE ESECUTIVO
            "Il Potere Esecutivo è composto dal Presidente della Repubblica e dal Consiglio dei Ministri" (art.63); il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e il simbolo dell'unità  nazionale, rappresenta la sovranità  del Paese, è il garante della costituzione, della protezione dell'indipendenza dell'Iraq, della sua sovranità , della sua unità  e dell'integrità  del suo territorio, secondo le disposizioni della costituzione (art.64); - "Viene eletto dal Parlamento, fra i candidati, a maggioranza di 2 terzi dei suoi membri.
            Se nessuno dei candidati raggiunge la maggioranza necessaria, avviene un ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti, e viene proclamato presidente quello che ha ottenuto la maggioranza dei voti nel secondo scrutinio" (art.67); - "Il Presidente della Repubblica, entro 15 giorni dalla sua elezione, affida l'incarico di formare il governo al candidato del gruppo parlamentare pi๠numeroso" (art.73); - "il Primo Ministro è il responsabile esecutivo diretto della politica generale dello Stato, e il comandante generale delle Forze Armate. E' responsabile del Consiglio dei Ministri, di cui presiede le riunioni, e ha il diritto di rimuovere i ministri dall'incarico, con l'approvazione del Parlamento" (art.75).

            POTERE GIUDIZIARIO
            "Il Potere Giudiziario è indipendente. Esso è rappresentato da tribunali di diverso tipo e grado, che emetteranno i loro verdetti secondo la legge" (art.84); - "il potere giudiziario federale è composto dal Consiglio Superiore della Magistratura, dalla Corte Suprema Federale, dalla Corte di Cassazione Federale, dall'Ufficio del Pubblico Ministero, dall'organo di supervisione della Magistratura e dagli altri tribunali federali, che sono organizzati secondo la legge" (art.86); - "La Corte Suprema Federale è composta da 'un numero' di giudici ed esperti di giurisprudenza islamica (fiqh) e di diritto laico. Il loro numero, il modo in cui verranno scelti e il funzionamento della corte verranno stabiliti con una legge approvata dal Parlamento a maggioranza di 2 terzi dei suoi membri" (art.89); - fra le competenze della Corte suprema federale, la supervisione sulla costituzionalità  delle leggi e dei regolamenti vigenti (art.90).

            RISORSE NATURALI
            "Petrolio e gas sono di proprietà  del popolo iracheno in tutte le regioni e le province del paese" (art.108); "il governo federale amministra il petrolio e il gas estratti dai giacimenti esistenti assieme ai governi delle regioni e delle province produttrici, a condizione che i proventi siano distribuiti in modo equo, in base alla distribuzione degli abitanti in tutte le parti del paese" (art.109).

            PARTITO BAATH
            "Sono vietate tutte le entità  o tendenze che abbraccino, istighino, giustifichino o diffondano il razzismo, il terrorismo o il takfir (dichiarazione di apostasia dei musulmani), o la pulizia etnica, e in particolare il Ba-ath di Saddam Hussein in Iraq e i suoi simboli, sotto qualunque denominazione, e non è permesso che questo sia parte del pluralismo politico in Iraq, e questo è regolato per legge" (art.7,1).

(a cura di Matteo Durante)

 

 

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