15 settembre 2005
Cristiani a rischio nei Territori Palestinesi
Segnalazione di Fulvio Del Deo

 

 

di Mattia Bianchi/ 05/09/2005

Il Custode dei Luoghi Sacri denuncia al Corriere della Sera la situazione preoccupante dei cristiani, vessati ogni giorno dagli estremisti islamici. Violenze, stupri, omicidi e le autorità spesso non intervengono.

In 50 anni, la percentuale dei cristiani in Terra Santa è passata dal 14 al 2% e in una città simbolo come Betlemme dal 75 al 12%. Un fenomeno sociale e politico, aggravatosi negli ultimi anni a causa delle violenze contro le comunità. La denuncia arriva da padre Pierbattista Pizzaballa, responsabile della Custodia di Terra Santa, amministrazione apostolica che gestisce 42 luoghi sacri sparsi tra Israele, Siria, Giordania, Libano, Egitto e Autorità Palestinese. Il frate francescano ha affidato la sua preoccupazione a Lorenzo Cremonesi, che ha pubblicato un articolo sul Corriere della Sera di ieri. “Quasi ogni giorno – ha detto padre Pizzaballa – le nostre comunità sono vessate dagli estremisti islamici. E se non sono gente di Hamas o della Jihad islamica, avviene che ci si scontri con il muro di gomma dell’Autorità Palestinese che fa poco o nulla per punire i responsabili. Anzi, ci è capitato di venire a sapere che in alcuni casi tra loro c’erano gli stessi agenti della polizia di Mahmoud Abbas o i miliziani del Fatah, il suo partito, che sarebbero addetti alla nostra difesa. Sono talmente scoraggiato di sentire le lamentele che talvolta non guardo neppure più i dossier”.

Pagine sconvolgenti che presentano una casistica dettagliata di quanto i cristiani sono costretti a subire: provocazioni come le moschee costruite apposta vicino alle chiese con i muezzin che gridano più forte delle campane, ma anche persecuzioni vere e proprie. Tra i casi più gravi, spiccano alcune storie raccapriccianti come quella di Rawan William Mansour, una sedicenne violentata nella primavera di due anni fa da quattro miliziani, denunciati ma mai arrestati. E ancora, la storia di due sorelle di 17 e 19 anni, uccise a colpi di pistola con l’accusa di essere delle prostitute. Peccato che l’autopsia certificò la verginità delle giovani, costrette tuttavia a violenze e torture prima dell’esecuzione. Sul piano economico si sono inoltre registrati oltre 140 espropri di terre avvenuti negli ultimi tre anni per opera di gruppi islamici, collegati alla polizia.

Un attacco a 360 gradi che coinvolge i diritti sociali ed economici e la stessa incolumità di chi ha come unica colpa quella di professare la fede in Cristo. Il dossier sta per essere pubblicato da Samir Qumsieh, direttore di Al Mahdeh, una piccola televisione locale che dà voce alla comunità cristiana. Samir per diverso tempo ha mantenuto un basso profilo per evitare rischi, ma oggi ha deciso di agire allo scoperto. “Occorre denunciare, basta tacere!”, ha detto con l’amaro in bocca di chi vede in pericolo il proprio credo. “Il razzismo contro di noi sta aumentando vertiginosamente. Se continua così, tra 20 anni non ci saremo più”.

 

 

     

Segnalazioni di Fulvio Del Deo


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