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antico mosaico
ebraico
rinvenuto nella
Stirscia di Gaza |
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Il 15 agosto inizierà lo
smantellamento degli
insediamenti israeliani
nella striscia di Gaza.
8.000 persone dovranno
sloggiare.
In cambio, che cosa
si otterrà?
Per ora, sappiamo che
circa 10.000 Palestinesi
hanno già cominciato a
festeggiare, celebrando
il fatto come una
vittoria della
resistenza contro
l'occupazione. Su alcuni
striscioni si può
leggere a chiare lettere
come essi considerano il
ritiro: |
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«Il popolo palestinese ha
liberato la sua terra»
«Il popolo palestinese
costruisce il suo stato»
«Oggi a Gaza, domani a
Gerusalemme».
(fonte: Israelnetz Nachrichten,
4 agosto 2005 - New York Sun, 9
agosto 2005) |
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Per accontentare l'Autorità
Palestinese, le case saranno
abbattute, le serre
smantellate, i campi
abbandonati.
Che fine faranno quelle
piante? Che fine faranno
quelle persone?
E dove andranno a lavorare
quegli Israeliani e
quei Palestinesi che adesso
lavorano lì fianco a fianco?
E' un prezzo altissimo.
In cambio, che cosa si
otterrà?
E nel caso non si ottenesse
nulla, qual è la penale
imposta alla controparte? |
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"Se coloro che criticano Israele
hanno ragione, il ritiro da Gaza
non farà altro che migliorare
gli atteggiamenti dei
palestinesi nei confronti dello
Stato ebraico (...) Ma io
preconizzo un esito ben
differente. Visto che circa
l'80% dei palestinesi continua a
non voler riconoscere la reale
esistenza di Israele, i segnali
di debolezza mostrati dallo
Stato ebraico, come l'imminente
ritiro da Gaza, provocheranno
piuttosto un intensificarsi
dell'irredentismo palestinese.
Acquisendo il loro nuovo dono
senza mostrare un briciolo di
gratitudine, i palestinesi
concentreranno la loro
attenzione su quei territori che
gli israeliani non hanno
evacuato.
Domenica, Jamal Abu Samhadaneh,
leader dei Comitati per la
Resistenza Popolare di Gaza, ha
annunciato quanto segue:
"Trasferiremo le nostre cellule
in Cisgiordania" ed ha ammonito
che "Il ritiro non sarà completo
senza la Cisgiordania e
Gerusalemme". Ahmed Qurei
dell'Autorità palestinese
asserisce altresì: "La nostra
marcia si fermerà solo a
Gerusalemme".
(fonte: New York Sun, 9 agosto
2005 - dall'archivio di Daniel
Pipes) |
Verranno trasferiti
anche i morti,
altrimenti le tombe
sarebbero profanate
all'istante. Non è una
buona premessa, questa.
In cambio, che cosa
si otterrà?
La pace?
La PACE è un bene
d'inestimabile valore,
per il quale nessun
prezzo sarebbe alto. |
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Vorrei tanto credere che
si otterrà la pace.
Vorrei crederci fin nel
profondo dell'anima; ma
non ci riesco.
Nella nostra vita
apparentemente non
cambierà nulla, mentre
degli Ebrei saranno
deportati, perché i
Palestinesi non vogliono
Ebrei nel loro futuro
Stato.
In cambio, che cosa
si otterrà?
A Gush Katif verrà
ancora raccolta la
frutta, come dice il suo
nome, o diventerà "Sahb
al Qunbula", Tiro di
Bomba? |
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"Gli Emirati Arabi Uniti
costruiranno una città per i
palestinesi sul luogo delle
colonie israeliane che saranno
demolite nella striscia di Gaza
dopo il ritiro. Lo ha riferito
ieri la stampa di Dubai, secondo
cui la città sarà un dono
dell'Emiro Khalifa bin Zayed al
popolo palestinese «per
alleviare le sue sofferenze e
moltiplicare le possibilità di
alloggio all'interno della
striscia. Sarà il primo progetto
a essere realizzato nelle aree
liberate di Gaza». Il nuovo
centro urbano si chiamerà
Khalifa bin Zayed City, in onore
dello sceicco, e costerà almeno
cento milioni di dollari. Non si
conosce ancora l'ubicazione
della città, che, una volta
ultimata, dovrebbe ospitare
dalle 30 alle 40mila persone."
(Il Giornale, 26 luglio 2005) |
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reperto archeologico
rinvenuto nella
Striscia di Gaza,
raffigurante una
Menorah, candelabro
simbolo del popolo
ebraico |
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Di Gush Katif rimarranno le
foto, i filmati, le rovine e
i ricordi: una cosa che
succede spesso agli Ebrei.
In cambio, che cosa si
otterrà?
Di certo si otterrà che
degli Ebrei saranno
deportati, perché i capi
Palestinesi non vogliono
Ebrei nel loro futuro Stato.
Già nel 1948, dopo la
proclamazione dello Stato
d'Israele, 930.000 Ebrei
furono scacciati da tutti i
paesi arabi. Viene in mente
Hitler: anche lui non voleva
Ebrei nel suo Stato.
Ma chi sono questi
Palestinesi cui riserviamo
sempre un trattamento di
favore nonostante abbiano
infestato il pianeta coi
peggiori terroristi, tra i
quali anche il capo di Al
Qaeda in Iraq, Al Zarqawi?
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Fulvio Del Deo
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