14 settembre 2005
Victor Magiar - E venne la notte
Fulvio Del Deo

 

 

 
 
(Giuntina, 2003)
 
Prendendo spunto dalla sua storia personale e dalle vicende della sua famiglia, Victor Magiar ci racconta, attraverso gli occhi del piccolo ebreo sefardita Hayìm, la fine di un'epoca storica che ha visto per secoli la pacifica convivenza e il reciproco arricchimento culturale di genti diverse, dal Marocco fino alla Grecia.
 
Con una narrazione che intreccia sapientemente aneddoti ed episodi di vita famigliare con dolorose pagine di storia recente (solitamente ignorate poiché scomode), il romanzo ci accompagna fra gli aromi di una Tripoli ormai scomparsa, in cui il suono dell'arabo si mescola dolcemente a quello di mille altre lingue e dialetti, facendo rivivere, nelle sue battute in giudeo-espanyol, quella lingua arcaica che affonda le radici nella Spagna antecedente l'Inquisizione, fiera di non aver subito il peso dei secoli e di essersi invece arricchita con termini truchi, greci, italiani, ecc. nel suo lungo vagare per il mondo.
 
 
Il giovane Hayìm ci racconta di suo zio che guida il camion fra città e oasi, non potendo dimenticare la sua amata Esther volata via in Israele per costruire il futuro. E ci racconta del suo amore mai rivelato per la piccola greca Ivy, sbocciato fra i banchi di scuola, in cui siede  accanto a bimbi musulmani, cattolici, ortodossi e atei. E ci racconta delle sue cavalcate su Blue Belle, quando si spinge fino alle proprietà di Abd Assan Ben Sayèd, notabile berbero col quale discorre come un adulto dei perché della vita.
E venne la notte inesorabile e tetra che, col buio del fanatismo nazionalista panarabo, spazzò via questo mondo, seminando odio improvviso che, propagatosi come un incendio appiccato da un piromane, scosse il Nord Africa e i paesi arabi costringendo alla fuga milioni di persone, di cui 930.000 ebrei, che poterono portare con sé ben poco oltre i ricordi.
 
"Dalla caduta degli imperi alle guerre moderne, le vicende di questo romanzo sono il pretesto per raccontare la scomparsa della koinè che per secoli ha fatto del Mediterraneo la culla della civiltà. Nell'era della globalizzazione e del temuto scontro di civiltà, mentre le società occidentali si aprono, insicure, a nuove diversità, questo romanzo rappresenta un'opportunità per riflettere sul nostro passato e sulle possibilità del nostro futuro; per comprendere un fenomeno che può generare odio e guerre se vissuto senza cultura."
 
Victor Magiar è nato in Libia nel 1957; dal 1967 vive in Italia. Nel 1988 è stato fra i fondatori del "Gruppo Martin Buber - Ebrei per la pace". Tra il 1993 e il 2001 è stato consigliere comunale a Roma nel gruppo DS, delegato dal sindaco per le politiche di educazione alla pace e di solidarietà e di cooperazione internazionale. Oggi dirige il Dipartimento Relazioni Internazionali dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. E' consigliere della Comunità Ebraica di Roma.

 

 

     

Segnalazioni di Fulvio Del Deo


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