La cerimonia si è tenuta nel
quartier generale delle Nazioni
Unite a New York ed è stata
presenziata dal Segretario Generale
Kofi Annan, dai presidenti del
Consiglio di Sicurezza, nonché
dall'Assemblea Generale.
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La carta geografica della
"Palestina" dal fiume
Giordano al mare, senza
alcuna menzione dello Stato
ebraico. |
Durante le celebrazioni, una cartina
geografica con la dicitura in Arabo
"carta della Palestina" è stata
esposta fra la bandiera dell'ONU e
quella dell'Autorità Nazionale
Palestinese. Su tale cartina mancava
del tutto Israele, membro dell'ONU
da 56 anni; non era segnata nemmeno
la linea indicata dalla stessa ONU
il 29 novembre 1947 come confine fra
lo Stato ebraico e quello arabo.
Con quella cartina appesa dietro la
sue spalle, il Segretario Generale
Annan si è rivolto al suo uditorio
nel Quartier generale dell'ONU.
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Kofi Annan siede sul podio
accanto alla carta che nega
l'esistenza di Israele (in
basso a sinistra nella
foto). |
Clicca qui per vedere il video
clip della cerimonia.
Al principio della cerimonia, i
dignitari presenti hanno chiesto al
pubblico di osservare un minuto di
silenzio.
"Invito tutti voi presenti ad
alzarvi in piedi e osservare un
minuto di silenzio in memoria di
tutti coloro che hanno sacrificato
la propria vita in nome della causa
del popolo palestinese -ha
annunciato il maestro di cerimonia-
e al ritorno della pace fra Israele
e Palestina.
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Un minuto di silenzio per
"coloro che hanno
sacrificato la vita per la
causa palestinese". |
Anne Bayefsky, che ha assistito
all'evento in qualità di reporter
dell'organizzazione "Eye on the
UN",riferisce che le espressioni
usate nella cerimonia miravano a
dare onore ai peggiori terroristi
palestinesi.
"E' stato un momento ... costruito
con arte per includere nella
commemorazione anche i terroristi
suicidi,” ha scritto.
Clicca qui per vedere il video
sul momento di silenzio.
In risposta a questo evento,
Bayefsky e la sua organizzazione
hanno chiesto nuovamente agli Stati
Uniti di rifiutare i finanziamenti
all'ONU.
(Foto e Video:
EyeOnTheUN.org)
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