18 giugno 2005
Ho visto votare quasi solo giovani
Fulvio Del Deo

 

 

 

Una suora viene legata a un crocifisso e viene lasciata lì per giorni senza cibo e senz'acqua, finché muore. Secondo l'abate, suo aguzzino, era "posseduta dal demonio".

 

Non è la trama di un film dell'orrore, né un episodio avvenuto 500 anni fa: è successo realmente in questi giorni; ho appreso la notizia dal TG 3 di giovedì 16 alle ore 23.

Sconcertante? Agghiacciante? Che aggettivo vogliamo usare?

Che cosa ci sorprende maggiormente, la crudeltà o l'arretratezza culturale?

 

Su Radio Maria alcuni mesi fa, ci fu una trasmissione in cui si cercavano di sminuire le colpe dell'Inquisizione.

Persecuzioni? Processi? Auto da fé? Roghi? Roba da nulla, secondo l'emittente cattolica, in confronto a ben altre atrocità commesse dal genere umano. Come dargli torto? Ma ciò non cancella alcuna responsabilità e non autorizza colpi di spugna sul torbido passato.

 

Passato: una parola su cui sarebbe bene riflettere più spesso, poiché è di lì che nasce il nostro presente.

 

E il presente ci regala una vittoria che calpesta la democrazia. L'ultimo dei referendum.

 

Vi siete chiesti come mai si è fatta propaganda per l'astensione invece che per il NO?

 

Hanno giocato su una cosa che chiamerei "effetto gregge". Molte persone sono insicure, si lasciano guidare dagli amici, dal gruppo, dal marito, dalla moglie ecc. e non hanno il coraggio di sostenere le proprie idee fino in fondo. Quante persone nel segreto della cabina votano diversamente da come lasciano credere? L'elettore dev'essere lasciato libero di mentire ai propri cari.

 

SE VAI A VOTARE, NESSUNO POTRA' MAI SAPERE SE HAI VOTATO -SI'- OPPURE -NO-.

SE NON VAI A VOTARE, LA TUA SCELTA SARA' SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.

 

L'invito al non-voto in qualunque referendum è un'arma subdola per cancellare il sacrosanto diritto democratico alla segretezza di voto. Vi sembra azzardato dire che è un atto criminoso?

 

Alle prossime elezioni politiche, invito ad astenersi dal voto tutti coloro che intendono votare per quei politici che hanno invitato all'astensione in quest'ultimo o in altri referendum.

 

E, per dimostrare che non ce l'ho solo con qualcuno in particolare, vi propongo questo trafiletto:
 
"Un trucco, una furbata, un sabotaggio... Piero Fassino ha definito in molti modi la scelta di non votare ai referendum sulla procreazione assistita. Ma non gli è venuto in mente quello che aveva utilizzato solo due anni fa (e che qui riproduciamo) per indurre militanti ed elettori della Quercia a disertare la consultazione – poi vanificata dal non raggiungimento del quorum – sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori."

 

 
(Io aggiungerei: anche il referendum per l'abrogazione della legge 40 in un primo momento ha visto contraria la sinistra, e
i radicali si sono trovati soli. Finché, evidentemente, le donne della sinistra non hanno minacciato di... castrare i maschietti. Così sono nati i 4 quesiti.)

 

Al seggio ho visto votare quasi solo giovani; individui in età riproduttiva. Ma l'Italia è un paese di vecchi, lo dicono le statistiche.

Inutile dire che a 46 anni mi considero molto giovane, da riuscire ancora a chiedermi: che cosa verrà danneggiato maggiormente dalla legge 40, oltre (come sostengono diversi scienziati) la ricerca italiana?

Davvero credete che le donne si faranno impiantare tre ovuli senza far controllare nulla ecc., come prescrive la legge? Davvero credete che per ottenere la fecondazione eterologa e tutto il resto bisognerà andare all'estero? Ma stiamo scherzando! E che cosa ci mettono, la finanza o i carabinieri, a controllare gli uteri delle Italiane? Siamo seri!

Si farà tutto come prima, magari costerà un po' di più. Ma anche questo non è detto.

 

Ricordo nel 1976, quando accompagnai la mia prima fidanzatina a una visita ginecologica. C'era un dottore che si faceva pagare pochissimo e solo da chi aveva i soldi; in più, dava indicazioni sulla contraccezione, soprattutto a quelli che erano ancora minorenni come noi, o alle coppie adulte che avevano già dei figli. Ci disse, augurandoci di non averne mai bisogno, che lui eseguiva anche aborti per aspirazione. Anche quelli gratis per chi non aveva soldi. All'epoca l'aborto era tabù. E ricordiamo che fino a pochi anni prima (fino al 1972, per l'esattezza) in Italia era vietata perfino la diffusione di informazioni sulla contraccezione. Un'Italia soggetta alla prepotenza vaticana.

 

Fortunatamente siamo Italiani e sappiamo quando disubbidire.

 

Negli anni più oscuri del malaffare, a Napoli fu impiantata una foresta di semafori: a ogni angolo, a ogni attraversamento pedonale, ovunque ti facevano l'occhiolino le tre luci colorate. Un'amica romana che era in macchina con me osservò che non mi stavo fermando al rosso: «Ah, ma allora è vero che voi Napoletani...» Così le spiegai che c'erano semafori utili ad automobilisti e pedoni, e semafori utili a una certa ditta di imbroglioni. Fortunatamente siamo Italiani e sappiamo quando disubbidire.

 

Le regole, per essere rispettate, devono essere rispettabili, non ridicole; altrimenti danneggiano la società, sminuendo il valore delle regole in assoluto. Cosa deve pensare un ragazzino che monta per la prima volta su un motorino e si trova davanti un limite demenziale di 10 Km/h? Dopo aver provato invano un paio di volte a rispettarlo, si rassegna. Dopodiché, ai suoi occhi tutti i segnali stradali perdono valore.

 

     

Segnalazioni di Fulvio Del Deo


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