Servizi igienici inutilizzabili per i continui
stop dell’erogazione idrica
Studenti degli istituti superiori in piazza
per manifestare
VOGLIAMO UNA SCUOLA DECENTE
Stufi di convivere in edifici con gravi problemi
di vivibilità: strutture indecenti e
fatiscenti-prive delle più elementari norme di
sicurezza e salvaguardia per la salute.
Caiazzo(Caserta)-
Oltre trecento studenti che frequentano gli
istituti superiori caiatini-Liceo Scientifico
Nicola Covelli e Tecnico per Geometri,
raggruppati nell’ISISS, hanno manifestato per le
strade cittadine- creando qualche difficoltà al
traffico cittadino-che senza la presenza delle
forze dell’ordine, era destinato ad essere
paralizzato dai giovani dimostranti. Studenti
esasperati, costretti a fare lezione in edifici
disastrati, che cadono a pezzi, in barba alla
minima norma sulla sicurezza e salvaguardia
della salute: in aule con impianti di
riscaldamento perennemente in tilt, servizi
igienici da terzo mondo, con continui stop
dell’erogazione idrica- che paradossalmente
arriva dall’alto e sulle teste degli studenti-
costretti molto spesso a “navigare” tra i
banchi, per le abbondanti infiltrazioni di acqua
piovana provenienti da solai di copertura degli
edifici non impermealizzati- che continuano a
danneggiare seriamente gli stessi-
compromettendo la salute di studenti e degli
addetti ai lavori. Tanto è che vi sono gravi
pericoli di caduta di calcinacci, di corti
circuiti(avendo le infiltrazioni interessato
anche l’impianto elettrico delle aule e
corridoi: muffe e umidità che attentano
pesantemente la salute di studenti, professori e
operatori scolastici.
“Basta con questa situazione
vergognosa- urla al
megafono uno dei rappresentanti degli
studenti- siamo esseri umani, non bestie- è
da terzo mondo aprire l’ombrello in aula per
ripararsi dall’acqua proveniente dal soffitto:
siamo costretti a studiare in condizioni
allucinanti- in ambienti indecenti, aule
malsane, fredde, con finestre che liberano
spifferi da ogni lato, con pochi e
inutilizzabili servizi igienici”. Studenti
tra l’altro costretti a fare educazione fisica
per strada- per la mancanza di una vera
palestra.
Edifici(uno costruito oltre mezzo secolo fa-
oltre cento l’altro)- che in caso di scosse
telluriche(San Giuliano di Puglia non ha
insegnato nulla)- crollerebbero pregiudicando la
minima possibilità di salvezza agli occupanti –
che al momento non troverebbero alcuna uscita di
sicurezza.
Ambienti che ospitano centinaia e centinaia di
studenti- che potrebbero ospitarne meno di
cento. Nel mirino di alcuni genitori
l’acquisizione del certificato di idoneità
statica, prevenzione incendi, l’agibilità
igienico-sanitaria, il collaudo elettrico,
quello termico- che secondo i richiedenti
potrebbero essere stati taroccati o del tutto
inesistenti.
Ma
la giaculatoria delle inefficienze potrebbe
durare a lungo: barriere architettoniche, rampe
di scale ripidissime, gradini non uniformi e
antiscivolo, porte di emergenza inesistenti,
nessuna segnaletica che indichi la via di uscita
in caso di emergenza.
Una delegazione di studenti-dopo
aver manifestato per le vie cittadine- si è
recata dal sindaco, Stefano Giaquinto-per
rappresentare i problemi strutturali dei due
edifici. “Mi adopererò per trovare delle
soluzioni-farò leva sul presidente della
Provincia- ha ribadito il sindaco Giaquinto-
sebbene non rientri
nelle mie competenze-impossibilitato ad
intervenire direttamente-essendo la competenza
comunale limitata alle scuole dell’obbligo e non
a quelle superiori”.
Il
comprensibile malcontento- si è così trasformato
in compiacimento(per le rassicuranti parole del
primo cittadino)- per la delegazione che ha
lasciato visibilmente soddisfatta la casa
comunale: studenti intenzionati a scendere
nuovamente in piazza, se non si troveranno
adeguate soluzioni.
Giuseppe Sangiovanni
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