PIANETA ANZIANI
Si
era allontanata da casa, ritrovata dopo trenta
ore morente poco distante dalla sua abitazione.
Uccisa dall’afa: troppe ore al sole e senza
acqua
L’ATROCE FINE DI UNA DONNA ANZIANA
La zona del
ritrovamento era stata “setacciata” senza
risultati dalle forze dell’ordine: a scorgerla
tra i rovi, una persona del posto.
Polemiche sul
mancato utilizzo delle unità cinofile che
avrebbero potuto salvarle la vita
Caiazzo (Caserta)-
Fine terribile per Maria Iacuessa, una donna di
76 anni allontanatasi da casa, e morta dopo
indicibili sofferenze dopo il ritrovamento
avvenuto a trenta ore dall’allontanamento.
I
familiari accortisi della sua scomparsa, subito
avevano allarmato le forze dell’ordine- ma
l’intervento dei carabinieri, della polizia
provinciale e comunale, della Guardia Forestale,
nonché volontari della Protezione Civile, non
aveva dato i risultati sperati. Era intervenuto
persino l’elicottero dei carabinieri che aveva
scrutato dall’alto il territorio. Oltre
ventiquattro ore di incessanti ricerche. A
trovare la donna fra i rovi di una zona più
volte battuta invano dalle forze dell’ordine, in
località Montagnella, una minuscola collinetta,
non sono state le unità cinofile della
Benemerita, ma un volontario del posto,
Rosetta De Rosa, che ricopre anche il ruolo di
assessore all’agricoltura del comune caiatino.
L’anziana donna, cercata per mari e monti, si
trovava, invece, a poche centinaia di metri da
casa. A scorgere il corpo martoriato, impigliato
fra i rovi in un crepaccio che l’anziana aveva
cercato di superare -avendo l’accortezza di
togliersi anche le pantofole per non scivolare-
è stato proprio il tenace assessore in gonnella,
che immediatamente ha allertato il servizio di
emergenza sanitaria. Ancor prima che giungesse
l’ambulanza, i soccorritori avevano già issato
il corpo della donna grazie ad un lenzuolo, e
reciso i rami e rovi che la imprigionavano,
impedendo alla sventurata qualunque movimento.
Costretta all’immobilità per oltre un giorno e
mezzo alle intemperie, semi disidratata e con
profonde ferite in particolare agli arti
inferiori, la sventurata non aveva più forze per
gridare e forse neanche avrà capito di essere
stata ritrovata. La donna immediatamente
trasportata in ospedale in condizioni gravissime
è spirata qualche ora dopo, nonostante i
disperati tentativi fatti dai medici del
nosocomio casertano.
In
troppe parti il corpo lacerato era esposto al
rischio cancrena e probabilmente irreversibili
erano i danni causati dalla mancata assunzione
di liquidi e farmaci essenziali e dalla
prolungata esposizione ai raggi solari. Sono
purtroppo destinate a continuare invece, le
polemiche per quanto riguarda il ritardato
ritrovamento, a partire dal mancato utilizzo
delle unità cinofile, che avrebbero potuto
salvare la vita alla povera donna(che non porta
il nome della contessa Agusta), che era vicino
casa- e che a causa dei gravi problemi di
salute, non avrebbe potuto allontanarsi
consistentemente.
Giuseppe
Sangiovanni
L'assessore Rosetta de Rosa, la volontaria del
posto che ha trovato agonizzante l'anziana
donna.
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