L'uno dicembre 2005
su Rete 4 è andato in onda lo speciale “Corti
di Cronaca” segmento del “Maurizio Costanzo
Show”- registrato a Caiazzo dalla troupe del
biscione capitanata dal giornalista Marco Marini
. Intervistata Gina De Matteo la professoressa
caiatina che riceve messaggi(tramite medium) dal
figlio scomparso tragicamente 13 anni fa;
raccolte inoltre le testimonianze di Dino
Iadarola, amico del cuore dello scomparso e di
Stefania Pacelli, compagna liceale del giovane.
Il
Caso
Una donna della provincia di Caserta
RICEVE MESSAGGI DALL’ALDILA’ CON LA STESSA
GRAFIA DEL FIGLIO MORTO 13 ANNI FA!
Contenuto dei
messaggi sottoposto a tre revisori Canonici
della Chiesa e ai Padri Superiori Gesuiti e
Dehoniani.
La perizia
grafologica è stata effettuata da Jeanne Lecerf,
che lavora per il Vaticano e per i tribunali
francesi.
E’ risultata
la stessa grafia di Giampiero da “vivo”!
SUL “CASO
GIAMPIERO”, SI’ SONO ESPRESSI IN MODO
ILLUMINANTE: PADRE GENTILI, TEOLOGO
SCRITTORE; P.MAGNI, SUPERIORE DELLA
COMPAGNIA S.PAOLO- VICEPRESIDENTE DEL CENTRO
INTERNAZIONALE DI COMPARAZIONE E SINTESI DI
ROMA; PADRE MARTINETTI, GRANDE ESPERTO IN
MATERIA; PADRE FRANCOIS BRUNE di PARIGI;
PADRE PASSIDOMO, GESUITA; PADRE CENNAI,
BENEDETTINO.
CAIAZZO- (CASERTA)
L’incredibile testimonianza di una mamma
casertana
MIO FIGLIO MI
SCRIVE DALL’ALDILA’!
Luisa De Matteo da anni tramite una medium,
riceve messaggi dal figlio scomparso
tragicamente nel 1992
di
Giuseppe Sangiovanni
Di
morti che si fanno vedere o sentire, con i
classici tre colpi, ne sono piene le storie!
Bufale, montature, leggende, illusioni o
trucchi? Forse no. Almeno da quanto vedremo in
avanti, nella vicenda raccontata, senza
pretendere di spiegare compiutamente un fenomeno
che lascia senza fiato.
VOLATO IN CIELO A DICIOTTO ANNI
Una storia al limite della credibilità,
difficile da raccontare. La storia di un
ragazzo, di una mamma, da anni in
“corrispondenza”, con il figlio morto
tragicamente alcuni anni fa. Una storia
straordinaria, appassionante ed inquietante.
Secondo i punti di vista. Una vicenda che sfugge
alla logica comune, difficile da spiegare con la
forza della ragione. Per comprenderla meglio,
c’è bisogno di fede. Di tanta fede, unita a
prove scientifiche.
Un
fenomeno che va studiato ed analizzato, per
capire “dinamiche” fai da te. Troppo spesso,
“congenite”. Per evitare dissacrazioni e
demonizzazioni facili.
La
storia di Giampiero Campana, un bellissimo
ragazzo, di appena diciotto anni, rapito da un
destino crudele: volato nel mondo dei più, il 10
marzo del 1992- che da più di un decennio, invia
messaggi divini dall’aldilà ai familiari,
servendosi di una medium, “mamma spirituale”,
come ama definirla Giampiero nei messaggi
inviati alla signora prescelta - che mediante
scrittura automatica(una “forza” che muove e
manovra misteriosamente la mano, a suo
arbitrio), trascrive, pensieri, considerazioni,
invocazioni e raccomandazioni – con l’esatta sua
grafia.
STESSA GRAFIA DI GIAMPIERO DA VIVO
La
stessa del brillante e gioviale studente
liceale. Il tutto confermato scientificamente
dopo esami grafologici e una meticolosa perizia
grafica, di un’importante grafologa francese,
Jeanne Lecerf, che ha lavorato per i Tribunali
francesi e per il Vaticano: che ha fondato nella
capitale l’omologa della Societè de Grapfologie
Francais- coadiuvata dalla professoressa Tina
Beretta Trezzi, docente alla Sorbona di Parigi.
Studi su cui ruota la verità e l’autenticità di
questa straordinaria storia.
Teatro dell’incredibile vicenda, Caiazzo,
comune di seimila anime dell’entroterra
casertano.
All’inizio degli anni novanta, Giampiero,
brillante studente liceale- fino allora, un
giovane allegro, solare, dinamico, intelligente-
con tanta voglia di vivere, dopo aver
partecipato ad una seduta spiritica- accusa i
primi malesseri.
Esperienza che lo segnerà profondamente, che lo
farà chiudere a riccio: cupo, triste, taciturno-
con la tristezza e la malinconia a farla da
padroni. Poca voglia di uscire da casa,
abbandonato dagli amici, dalla fidanzata.
Emarginato. Chiuso a chiave nella sua cameretta.
A soffrire.
Talvolta furioso con le sorelle e l’adorata
mamma, Luisa De Matteo, docente di disegno e
storia dell’arte, del locale liceo scientifico.
Furibondo, riusciva però sempre a controllarsi.
A fermarsi ed evitare il peggio.
“Non sono Giampiero, sono Giaco”!(nome che
ricorda Jago, personaggio diabolico di
Otello)”!- la sua sorprendente risposta, dopo
gli affettuosi richiami della mamma.
Mai la mamma, le sorelle, il padre, funzionario
della Regione Campania- avrebbero immaginato, il
gesto disperato del loro caro, lanciatosi dal
terzo piano della sua abitazione, “volato in
cielo”, prima di impattare sul cemento.
Agli occhi dei medici del pronto soccorso di
Caserta, il corpo del giovane risultato intatto:
senza un graffio, una tumefazione, un’ecchimosi.
“Senza evidenti importanti lesioni esterne”-
come attestò il dott. Alfonso Marra. Era il 10
marzo 1992.
“DITE A MAMMA CHE NON DEVE DISPERARSI”
Una settimana dopo l’evento luttuoso, la medium-
dotata di carisma nuovo, spontaneo, insolito,
riceve il primo messaggio di Giampiero: mai
conosciuto in vita.
“Voi dovete telefonare a mia mamma Gina Campana
a Caiazzo e dirle che sono suo figlio Giampiero,
che sono vivo e salvo e che non deve
disperarsi”.
Intercettazioni medianiche, messaggi che
comincerà, dopo titubanze e timore di essere
presa per folle a consegnare alla signora Luisa,
alcuni mesi dopo.
Dotata di una visione bilocata retrospettiva:
come si dice in gergo. Trovatasi diverse volte
in due luoghi diversi in simultanea. “Rapita”
dal cielo per aiutare angeli in missione sulla
terra- come si legge in una dotta pubblicazione
sul caso.
Dono della bilocazione (lo stesso di Padre Pio,
che lasciava il corpo a casa e viaggiava per
apparire a km di distanza) - provato e
verificato personalmente dal gesuita Padre Guido
Sommavilla S.J, autore del libro “ DI LA’
QUALCUNO CI SCRIVE”- edizioni Dehoniane,
dedicato a Giampiero Campana, pubblicato alla
fine degli anni novanta. Un’ampia analisi e
valutazione sul Caso Giampiero, sul contenuto
dei messaggi, sottoposto a tre revisori Canonici
della Chiesa e ai Padri Gesuiti e Dehoniani.
Un’antologia che comprende una parte delle
lettere-messaggio, inviate per la maggiore alla
mamma naturale.
RARA DISPENSA DI DIO
Gesuita dapprima scettico, poi “convertito” a
questo miracolo divino eccezionale, studiato e
divulgato con una “terapeutica” pubblicazione,
che scansiona, con una sorta di Risonanza
Magnetica, segmenti e particelle dell’animo- con
un’anamnesi obiettiva e critica sul fenomeno,
sul concetto di miracolo divino.
Il
gesuita nel suo libro, scrive e sottoscrive di
altri segnali, ricevuti direttamente dalla mamma
ed anche dal papà dello scomparso: rumore di
passi, carezze, profumi.
Miracolo divino eccezionale o eccessiva
suggestione per l’atroce dolore? Rara
“dispensa” da parte di Dio stesso, la causale di
S.Tommaso, per questo tipo di “apparizioni”.
Un
fenomeno spiegato dall’esercito degli
increduli(la stessa famiglia Campana lo era
all’inizio), come fatto personale psicologico
conscio inconscio, di proiezione compensativa,
figlia della disperazione di una mamma,
sconvolta dal dolore, per l’immatura scomparsa
dell’amato figlio.
SCRITTURA MEDIANICA: CONFUSIONE, PREGIUDIZIO E
PAURA
Scetticismo, perplessità, incredulità,
ostracismo- di fronte ai segnali divini giunti,
dopo la tragica fine del giovane caiatino:
spesso generati dal non sapere, quindi rifiuto
automatico di ciò che è sconosciuto.
Scrittura medianica su cui pesa tuttora:
confusione, pregiudizio e paura.
Termine che evoca aloni sinistri e allarmanti in
molta gente, specie se è pia.
Suggestione, profonda emozione, di chi è stato
vittima di un dolore indubbiamente immenso:
ancora di salvataggio, per meglio
“metabolizzare”, quel dolore tremendo
“Diagnosi” massificate, per dare risposte ad un
dramma, che ha segnato la vita ai familiari del
giovane.
Il
suo rapporto con la Chiesa, il passaggio da non
credente a praticante? La domanda alla signora
De Matteo.
“Prima della dipartita del mio Giampiero, ero
atea, accompagnavo mia madre anziana in chiesa
fino all’ingresso e tornavo indietro,
“fulminata” ogni volta dal suo sguardo severo,
che non “metabolizzava” la mia scelta.
Poi le cose sono cambiate: ho cominciato a
frequentare sempre più assiduamente la chiesa,
tant’è che ho uno splendido gruppo di ragazzi,
con cui organizziamo tante cose. Gente
meravigliosa, come il rapporto con il Signore,
che invoco e prego spesso durante la giornata.
Preghiere che mi aiutano, mi fanno stare meglio.
La
Scheda di Padre Guido Sommavilla autore del
libro “ DI LA’ QUALCUNO CI SCRIVE”, seconda
edizione, pubblicata con licenza dei Superiori e
secondo il Decreto di Paolo VI
Gesuita a 20 anni, è laureato in
lettere(germanistica), filosofia e teologia.
Ha pubblicato articoli e libri di
letteratura, filosofia e teologia, con
Rizzoli, Rusconi, San Paolo, Jacca Book. Ha
tradotto dal tedesco importanti opere di
Hans Urs von Balthasar e di Romano Guardini.
Già redattore di Letture e Communio;
collaboratore di La civiltà cattolica.
Alcune fasi della registrazione a Caiazzo
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