12 settembre 2005
Non c’è il depuratore non pagate la bolletta
da Il Mattino  11 settembre 2005

 

 

 

ACHILLE MOTTOLA - San Martino Sannita.

«Non pagate la tariffa per la depurazione». È l'invito che Angelo Ciampi, capogruppo di opposizione al Comune e consigliere dell’Unione dei Comuni "Santi Sanniti". «Una recentissima sentenza della Cassazione - osserva Ciampi - ha fatto chiarezza sulla controversa questione relativa al pagamento della tariffa riferita al servizio di depurazione anche nel caso in cui i comuni siano sprovvisti di impianto di depurazione o che questi siano momentaneamente inattivi. Da oggi se un Comune è sprovvisto di impianto di depurazione delle acque reflue, non può richiedere agli utenti alcun servizio di trattamento fognario. A stabilirlo è stata la Cassazione con sentenza n.14314 del 7 luglio 2005 che ha confermato la decisione, in via equitativa, del Gdp di Sorrento che, condannando un comune campano alla restituzione dei canoni percepiti per la prestazione di un servizio mai svolto , aveva ritenuto assurdo che un cittadino fosse chiamato a sostenere per un periodo indeterminato, oneri economici per un depuratore inesistente, senza che la pubblica amministrazione fornisse al riguardo doverosa e puntuale motivazione».

Alla luce di questa sentenza, dunque, Ciampi ricorda a tutti che il Comune di San Martino, come gli altri, non potrebbero più chiedere «in maniera ingiustificata e vessatoria ai cittadini il pagamento in bolletta di un servizio che di fatto non viene fornito». Il consigliere di opposizione, quindi aggiunge: «Giova sottolineare che prima di questa sentenza, l'art.14 della Legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Legge Galli) prevedeva testualmente che "La quota di tariffa riferita al servizio di pubblica fognatura e di depurazione è dovuta dagli utenti anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi. I relativi proventi affluiscono in un fondo vincolato e sono destinati esclusivamente alla realizzazione e alla gestione delle opere e degli impianti centralizzati di depurazione”». «Nonostante siano passati 12 anni dall'entrata in vigore della norma e visto che il Comune di San Martino ancora non si è dotato di un adeguato impianto di depurazione - conclude -, vogliamo sapere dall'amministrazione dove siano finiti i soldi destinati al depuratore stesso. Per il momento invitiamo i cittadini a non pagare più l'aliquota della bolletta dell'acqua relativa a tale servizio fino a quando il Comune non avrà provveduto a realizzare un depuratore».

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