Napoli, 23 febbraio 2005 –
Una mancanza di prevenzione dei disturbi della
vista nei primi anni di vita, che spesso si
traduce in difficoltà nell’apprendimento
scolastico.
Prende il via da questo
dato
la campagna
Vediamoci Chiaro promossa dall’Agenzia
Internazionale per la Prevenzione della Cecità
(IAPB- Sezione Italiana /
www.iapb.it): un progetto di educazione alla
salute in 50 scuole elementari e materne della
Campania, per favorire una cultura di
prevenzione dei disturbi della vista nelle
famiglie.
Testimonial Bud Spencer - il quale
confessa, negli spot della campagna, di soffrire
anche lui di problemi alla vista – la campagna è
stata presentata questa mattina al Centro
Direzionale nell’ex Aula Consiglio Regione
Campania (isola F 13).
“L’assessorato ha sempre avuto un ottimo
rapporto con i rappresentanti sociali – ha
dichiarato l’Assessore Regionale alla Formazione
Adriana Buffardi – e fa di questa
sensibilità e di questo impegno le ragioni
positive della sua esistenza. Si parla molto di
pari opportunità. Migliorare la qualità della
vita dei diversamente abili non vuol dire solo
offrir loro servizi essenziali, ma metterli in
condizione di godere di tutti gli aspetti della
vita, nel segno delle differenze. Per questo
stiamo approntando un progetto per
l’allestimento di un museo tattile che sarà
pronto per il Maggio dei Monumenti” .
“La
scelta di essere testimonial di questa campagna
– ha sottolineato Bud Spencer – deriva da
un impegno per fare della scuola un luogo di
educazione anche per preservare la salute dei
più piccoli. Ci sono due categorie fondamentali
nella società. I bambini e i vecchi. I primi
rappresentano il futuro. I secondi, con la loro
esperienza, sono un patrimonio della società da
cui attingere ma anche da salvaguardare. La
politica deve guardare a queste risorse”.
A
margine della manifestazione interventi anche
del presidente della Sezione Italiana
Agenzia Internazionale per la prevenzione della
cecità Giuseppe Castronovo e del
dottor Filippo Cruciani dell’Istituto
di Oftalmologia dell’Università “La Sapienza” di
Roma.
Un’iniziativa che si pone l’obiettivo di
educare le famiglie a preservare il bene
prezioso della vista.
Da una
ricerca condotta attraverso nelle scuole materne
ed elementari del Lazio, è infatti emerso che la
visita oculistica alla nascita è effettuata nel
32,3% dei casi; prima dei 3 anni nel 6,9%; nel
30% dei casi i bambini non sono mai stati
visitati dall’oculista.
Dalla
ricerca emerge anche che l'errore più frequente
da parte dei genitori è quello di ritardare la
visita stessa, che dovrebbe essere eseguita
entro il terzo anno di vita.
La
IAPB ha da tempo attivato un numero verde - 800
06 85 06 - al quale risponde un oculista dal
lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e per
gli utenti internet il forum “l’oculista
risponde”.