13 maggio 2005
Depuratore, degrado e abbandono
Gruppo consiliare "Insieme per Telese"

 

 

Lo stato di degrado e abbandono del depuratore comunale testimonia la scarsa attenzione che questa Amministrazione dedica ai reali problemi della cittadinanza.

 

A fronte di un esoso canone idrico, la Giunta Capasso non fa che rimandare il problema, priva di qualsiasi idea forte.

 

Con la beffa della centrale fotovoltaica…

 

 

Forse non tutti sanno che a Telese Terme esiste una centrale fotovoltaica, cioè un impianto di produzione di energia elettrica attraverso pannelli solari. Fu costruita agli inizi del 2001 da una ditta di Casandrino ed è costata – da quanto è stato possibile ricostruire – non meno di 1.150.000.000 delle vecchie lire. In realtà, di questa centrale non è a conoscenza nessuno: non è neppure citata nel Piano Energetico Provinciale. Essa, infatti, non è mai entrata in funzione e non ha mai prodotto un solo chilowatt di energia elettrica.

 

La cosa non deve stupire. Innanzitutto, già all’epoca (ottobre 2000) le forze che in Consiglio Comunale si opponevano al Sindaco D’Occhio votarono contro l’insediamento, giudicando già obsoleta all’epoca la tecnologia applicata. Anticiparono che il risultato sarebbe stato fallimentare. Naturalmente, quell’operazione l’hanno pagata i contribuenti.

 

In secondo luogo, e qui sta la vera perla, la fantomatica energia della centrale fotovoltaica doveva servire a far funzionare l’impianto di depurazione. La realtà supera la fantasia! A differenza della centrale fotovoltaica, infatti, le condizioni del depuratore sono più note: sta cadendo a pezzi. La nostra Telese Terme, la città che dovrebbe fare dell’acqua la sua risorsa, ha il triste primato di scaricare i liquami nel Grassano e nel Calore. L’opera di depurazione, per la quale paghiamo cifre paragonabili a quelle delle città metropolitane, consiste esclusivamente nel trattenere le parti solide, mentre da un punto di vista chimico e organico il nostro Comune assicura ai corsi d’acqua un carico spaventoso di inquinamento e di rischi igienici e sanitari.

 

La cittadinanza di Telese Terme continua ad essere vittima di gravi inefficienze. Paghiamo un servizio che non esiste, con altre perle di ulteriore gravità.

 

Dal 1996, infatti, il nostro comune paga una società privata per la conduzione e la manutenzione del depuratore. Prima era un’impresa di Cerreto Sannita, poi è subentrata la GESESA SPA, cui paghiamo anche il canone idrico.

 

Chiediamo pubblicamente di sapere quanto ci sono costate queste scelte originali dal 1996 ad oggi, vogliamo cioè sapere dal Sindaco Capasso quanti euro sia costato alle casse comunali un servizio sicuramente inefficiente.

 

Chiediamo inoltre di valutare attentamente se sussistono le condizioni per chiedere un risarcimento danni per inadempienze contrattuali.

 

I cittadini di Telese Terme hanno il diritto di ricevere risposte chiare, senza le solite reticenze e senza le solite chiacchiere a vuoto. E hanno il diritto di usufruire di servizi reali.

 

 

Telese Terme, 12 maggio 2005

 

     

 Igiene e Ambiente


Per intervenire: invia@vivitelese.it