13 dicembre 2005
Natale, tempo di bufale via sms
Giovanni Forgione

 

 

ATTENZIONE:

circola sui cellulari il seguente messaggio di testo:
 
"AUGURISSIMI! www.carta servizi.it invia questo sms a 10 persone ti verranno accreditati 25 E. E' vero, mi hanno confermato la ricarica mandalo! Ciao"



NON INVIATE NESSUN SMS, SI TRATTA DI UNA FALSA INFORMAZIONE (BUFALA)

DISCONOSCIAMO quanto sopra descritto. Abbiamo provveduto ad informare la POLIZIA POSTALE DI MILANO ed effettuato regolare ESPOSTO presso la REGIONE CARABINIERI LOMBARDIA - STAZIONE DI MEDA (MI) che interverranno nei modi e nelle forme piu' opportuni.

NON DIFFONDETE L'SMS!

 


L'annuncio qui sopra appare digitando su internet l'indirizzo web che appare nel messaggio bufala.

Purtroppo la catena si diffonde, perché la maggioranza degli italiani, con discreta leggerezza, non pensa che è IMPOSSIBILE che soggetti diversi dal vostro operatore telefonico possano farvi dei regali. E così, tutti ad inviare a dieci amici il messaggio bufala.

Faccio l'esempio di pinco pallino (meglio chiamarlo Giovanni), che riceve da un amico il messaggio bufala. Non valuta in modo critico l'evento e, poiché siamo sotto le feste, ne approfitta per rispolverare amicizie ed invia il messaggio, ritenuto buono, a 10, 20, 30 amici.

Poi Giovanni ci pensa, riflette e, dopo aver dimezzato il credito della propria scheda, deve inviare un nuovo messaggio di scuse a tutti i 10, 20, 30 per confermare che si tratta di una bufala. Il credito della scheda è esaurito e via, con una nuova ricarica!!!

Chissà se mai è stato scoperto un ideatore di queste truffe e chissà se ha pagato? Notizie di questo tipo non ne conosco ancora. Eppure dai tabulati telefonici dei gestori, le Forze dell'Ordine potrebbero risalire all'origine della catena.

Chi ci guadagna con questo traffico miliardario di messaggi inutili? A voi la risposta cari lettori.

L'unica nota positiva, è rappresentata dall'allenamento a cui sono sottoposti gli italiani, i quali dovrebbero essere pronti a reagire criticamente a truffe più grandi, sempre in agguato.

Giovanni Forgione

 

    

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Per intervenire: invia@vivitelese.it