Telese T. / L’imprenditore soddisfatto dei
lavori: «Ma non basta».
Il
lago di Telese, luogo frequentato da turisti in
passato, ha via via fatto registrare un calo di
visite. Come è andata in questa estate del 2005?
Il
lago di Telese, luogo frequentato da turisti in
passato, ha via via fatto registrare un calo di
visite. Come è andata in questa estate del 2005?
Cerchiamo di capirlo alla luce dei recenti
interventi di recupero dell'area, voluti dalla
Provincia come rimedio ai precedenti non proprio
azzeccati, ponendo alcune domande a Guido
Vigliotta, giovane imprenditore commerciale - è
titolare di un hotel nella zona - tra i più
attivi nel porre la "questione lago" e nel
sollecitare i lavori.
Gli interventi che lei, insieme agli altri
esercenti aveva chiesto, sono arrivati. E'
soddisfatto?
"Si, mi ritengo soddisfatto. Tuttavia è
necessario precisare che tali interventi, a
detta della stessa Provincia, sono stati dettati
dallo stato di necessità e di urgenza, che si
era venuto a creare da due anni a questa parte,
a seguito dei lavori per la "messa in sicurezza
di un'oasi ambientale nella zona lago",
probabilmente a causa di una scarsa sinergia tra
Provincia e amministrazione comunale di Telese.
Una situazione, quindi, ancora del tutto
provvisoria.A questo punto, però, è opportuno
iniziare un discorso più organico (e, si spera,
definitivo), con l'impegno della Provincia e del
Comune: entrambi si sono più volte pubblicamente
impegnati a valorizzare la zona: la Provincia,
nella persona dell'assessore ai lavori pubblici,
il dott. Pasquale Grimaldi; e il Comune, nella
persona dell'ex sindaco e assessore ai lavori
pubblici, il dott. D'Occhio. Nonostante qualche
incidente di percorso, la Provincia ha mostrato
un certo impegno nell'affrontare la non facile
situazione; ora mi aspetto segnali forti anche
da parte dell'amministrazione comunale".
Ha
notato una rispondenza tra la soluzione dei
problemi e l'incremento del numero di
frequentatori?
"Abbiamo già precisato: il problema non è stato
ancora risolto; tuttavia, già con gli ultimi
interventi effettuati in luglio, promossi
dall'assessore Grimaldi, e cioè la realizzazione
di un efficace impianto di illuminazione e di
una nuova sede stradale (che ha risolto i
problemi degli allagamenti e della polvere) gli
"antichi" frequentatori delle sponde lacustri
stanno gradualmente tornando. Certo siamo ancora
ben lontani dalle affluenze registrate negli
anni '80, quando il lago era una zona apprezzata
da tanti pescatori, bagnanti e turisti".
Cosa ritiene ancora utile fare?
"Nei miei recenti incontri con le autorità
locali, ho ripetutamente sottolineato che
sarebbe riduttivo affrontare la questione lago
da un punto di vista esclusivamente
"urbanistico": il lago è innanzitutto una
risorsa naturale, un complesso e fragile
ecosistema, il cui equilibrio, per motivi tutti
ancora da appurare, si è spezzato.Sarebbe
opportuno analizzare quanto prima lo stato di
salute della flora e della fauna lacustre, fare
un check-up completo delle acque, e verificare
se c'è un adeguato ricambio delle stesse.
Personalmente ho potuto rilevare, negli ultimi
anni, un preoccupante diradamento delle alghe,
mentre una volta esse arrivavano a sfiorare in
più punti la superficie. E se non ci sono alghe,
si sà, scarseggia anche l'ossigeno, e la fauna è
destinata morire. Non c'è quindi dubbio: bisogna
intervenire, tempestivamente.
Al
di là dei lavori, dell'inquinamento delle acque,
ritiene che la risorsa lago non sia al centro di
iniziative tese alla sua valorizzazione? Cosa
può fare l'amministrazione? E cosa può fare
l'imprenditoria locale?
"Il compito dell'amministrazione è innanzitutto
quello di risolvere il problema di recupero
dell'ecosistema lago, e di creare quelle
infrastrutture indispensabili per un'agevole
fruizione della zona: mancano i parcheggi e non
ci sono zone verdi pubbliche sufficientemente
ampi;. mancano le panchine e i cestini
dell'immondizia sono inadeguati ed insufficienti
(cosa che inutilmente ho fatto presente diverse
volte all'assessore deputato).Inoltre sarebbe
opportuno organizzare più spesso manifestazioni
ed eventi anche sulle sponde lacustri, onde
fornire una piacevole alternativa ai turisti che
d'estate vengono a Telese: ad esempio, sarebbe
molto più suggestivo se il mercatino
dell'antiquariato si tenesse sulla strada
circumlacuale, invece che nel centro del paese.E,
sicuramente, valorizzata come merita la zona,
anche gli imprenditori cominceranno a fare
capolino: potranno così nascere, ad esempio,
aree di sosta per i camper, aree pic nic, centri
di canottaggio..."
Che idea ha di un'associazione - o semplicemente
di un'intesa - tra i titolari di esercizi
commerciali sul lago, al fine di promuovere
iniziative tali da incentivare il flusso dei
visitatori?
"Non credo che, attualmente, sia una strada
percorribile. Ad oggi, gli esercenti della zona
sono solo tre e, da soli, possono far ben poco
per cambiare la situazione. Tuttavia è
sicuramente auspicabile un incremento nel numero
delle attività imprenditoriali (compatibilmente
con il nuovo piano particolareggiato del Comune)
e di conseguenza, si spera, la formazione di un
più nutrito ed "agguerrito" gruppo di
commercianti, uniti nel comune intento di
sfruttare al meglio le potenzialità attrattive
della risorsa lago. Per quel che mi riguarda,
anche con l'aiuto dei media, mi ripropongo di
continuare ad oltranza la mia crociata a difesa
del lago, sollecitando e stimolando senza sosta
le autorità preposte: troppe volte il problema
lago è stato rimandato o dimenticato, ed è tempo
di dare una svolta decisiva alle cose".
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