Caro Signor Spensieri.
non ha motivo di chiedere venia, ci
vuol ben altro per offendermi!
Come promesso, Le rispondo con una
storiella.
C'era una volta un signore che non aveva
difficoltà a guardare lontano, ma doveva
inforcare gli occhiali per leggere e
scrivere, perché aveva 7 gradi di
presbiopia. Abitava su uno scoglio e
lavorava nel faro. Aveva un gran numero
di figli e nessuna moglie.
Proprio il giorno in cui quel signore
doveva scrivere una lettera importante
da spedire per fax, gli occhiali di 7
gradi si ruppero irrimediabilmente. Il
signore non imprecò perché era un
signore, ma si chiese: "E adesso come
cavolo faccio a scrivere quella lettera
importante?"
I figli erano tutti piccoli, ma pieni di
buona volontà. Così il signore dettò la
lettera e i bambini molto concentrati
cercarono di fare del loro meglio. Solo
uno di loro, però, riuscì ad arrivare
fino alla fine senza scoraggiarsi. La
lettera fu spedita. Non si sa quanti
errori di ortografia contenesse: ciò che
conta è che la lettera fu spedita,
perché chi sa leggere (e vuol
capire) riesce a capire.
Morale della favola: quando il Signore
vuole scrivere una letterina (mandare un
messaggio, una mail, un sms, una
bibbia ecc.) lo fa servendosi di esseri
umani in carne e ossa. Questi esseri
umani in carne e ossa, però,
devono possedere dei requisiti minimi,
affinché non sia solo fiato sprecato.
Gli Ebrei, a quel tempo,
erano gli unici in possesso di quei
requisiti minimi. Non
priviamoli di questo merito dicendo che
è sempre e solo Dio, che fa tutto lui
ecc.. Sappiamo bene che non è così,
tant'è vero che esiste il libero
arbitrio.
(E, sia ben chiaro, non priviamo del
loro merito nemmeno i 4 evangelisti
ecc.)
Shabbat Shalom
Fulvio Del Deo