EOLICO SI, EOLICO NO ovvero: dai Virni ai Pali
Eolici.
PREMESSA
Il
paesaggio Cerretese potrebbe subire nei prossimi
anni o addirittura mesi, una drastica
alterazione dovuta all’impianto eolico su Monte
Coppe. Nell’ultimo Consiglio Comunale è stata
data per fatta la sua istituzione sulla Parata,
a fronte dei grandi benefici fiscali conseguiti
dal comune e dai cittadini. Molti Comuni
(soprattutto meridionali, come
meridionali-italiane sono le spiagge da vendere,
ma settentrionali-Padane le Alpi che non si
toccano, manco per scherzo!) sembrano nella
maggior parte dei casi favorevoli a questi
impianti ed hanno già approntato varie
convenzioni per far istallare torri alte decine
di metri, con pale altrettanto enormi (guardare
a Valle di Maddaloni per avere un’idea).
Senza
parteggiare per il SI o per il NO, racconto due
fatti.
FATTO N° 1
Fortore:
Molinara dice ‘no’ all’eolico
Pubblicato il 29-04-2004 sul Sannio.
Maggioranza e opposizione compatte contro il
«disastro ambientale e la colonizzazione
selvaggia del territorio fortorino»
.
… quando il sindaco del Comune di Molinara,
Mariella Cirocco, ha dichiarato che
l’amministrazione del piccolo Comune fortorino
rinuncia definitivamente all’installazione di
altri pali eolici sul proprio territorio, nella
sala consiliare si è levato un sospiro di
sollievo.
“Le ventiquattro torri eoliche fatte installare
cinque anni fa saranno le prime e le ultime a
gravare sul nostro territorio” dichiara il
sindaco al termine della seduta consiliare. Ed
aggiunge: “Se non ci fossero quei ventiquattro
pali piantati come funghi sulle nostre
bellissime montagne – confida – ci saremmo già
dichiarati Comune deolizzato. Peccato”. E
confida: “Avendone la possibilità rottamerei
anche quelli...”. E’decisamente risoluto, il
primo cittadino, e con lei, l’intera
amministrazione comunale: i nostri cittadini
stanno prendendo coscienza che quelle avanzate
dalle società eoliche erano soltanto false
promesse. Una sensazione confermata dai
numeri in possesso dei nostri uffici comunali
che dimostrano come il gioco non valga la
candela e che gli unici a guadagnarci, in
questo grande business, sono esclusivamente le
società eoliche”… “Dunque, avevamo ragione”
conclude Luca Colasanto, vice presidente del
Comitato Nazionale del Paesaggio, al quale il
gruppo di studio del Comune si è rivolto per
ricostruire il ‘dossier’ sull’eolico: “Abbiamo
fornito circostanze e numeri che hanno convinto
l’amministrazione a decidere il no definitivo
alla realizzazione di altri parchi eolici”
FATTO N°2
Nella
“Convenzione europea del paesaggio”, di cui
l’Italia è stata promotrice, anche se ancora non
l’ha ratificata, si afferma che “gli Stati
membri del Consiglio d'Europa … constatando che
il paesaggio svolge importanti funzioni
di interesse generale, sul piano culturale,
ecologico, ambientale e sociale e costituisce
una risorsa favorevole all'attività economica e
che, se salvaguardato, gestito e pianificato in
modo adeguato, può contribuire alla creazione
di posti di lavoro; Riconoscendo che il
paesaggio è in ogni luogo un elemento importante
della qualità della vita delle popolazioni;
Osservando che le evoluzioni delle tecniche
…continuano ad accelerare le trasformazioni dei
paesaggi; desiderando soddisfare gli auspici
delle popolazioni di godere di un paesaggio di
qualità e di svolgere un ruolo attivo nella sua
trasformazione; persuasi che il paesaggio
rappresenta un elemento chiave del benessere
individuale e sociale, e che la sua
salvaguardia, la sua gestione e la sua
pianificazione comportano diritti e
responsabilità per ciascun individuo…si pongono
l'obiettivo generale di obbligare i
pubblici poteri ad attuare delle
politiche e dei provvedimenti atti a
salvaguardare, gestire e pianificare i paesaggi
d'Europa, al fine di conservarne o di
migliorarne la qualità e di far si che le
popolazioni partecipino alle decisioni pubbliche
in merito…” Addirittura
istituiscono un Premio da assegnare alle
collettività locali che hanno attuato una
politica o preso dei provvedimenti volti alla
salvaguardia, alla gestione e/o alla
pianificazione sostenibile dei loro paesaggi.
CONCLUSIONE:
·
Visto che un’ampia
porzione del territorio Cerretese, la Parata,
sicuramente un sito tra i meglio conservati,
nonostante gli attentati compiuti con i
“sondaggi ??? ” AGIP degli anni 90 (chi ci crede
alzi la mano!), con il prelievo indiscriminato
delle acque (progetto per fortuna abortito) etc.
sacrificherebbe un bene prezioso, il paesaggio,
allo sviluppo di campi eolici dai misteriosi
benefici per la comunità;
·
visto che la
Comunità Europea di cui facciamo parte obbliga
le Comunità locali a far partecipare le
popolazioni alle decisioni pubbliche in merito;
·
visto che la Parata
e Monte Coppe costituiscono un bene di tutta la
comunità, anche oltre lo stretto limite dei
confini comunali,
Chiediamo :
La indizione
di un REFERENDUM POPOLARE perché i
cittadini, tutti i cittadini,
possano partecipare attivamente ad una scelta
importante per il NOSTRO (cioè di tutti) futuro,
voto consapevole senza “…braccia di legno
comunque alzate!”.
Un giorno NESSUNO potrà dire: ”io
non lo sapevo!”.
Lorenzo Morone
NON ABBIAMO EREDITATO LA TERRA DAI NOSTRI PADRI,
LA STIAMO PRENDENDO IN PRESTITO DAI NOSTRI
FIGLI
Anonimo Indiano
|