3 luglio 2005
Eolico si eolico no: dai virni ai pali eolici
Lorenzo Morone

 

 

EOLICO SI, EOLICO NO ovvero: dai Virni ai Pali Eolici.

 

PREMESSA

Il paesaggio Cerretese potrebbe subire nei prossimi anni o addirittura mesi, una drastica alterazione dovuta all’impianto eolico su Monte Coppe. Nell’ultimo Consiglio Comunale è stata data per fatta la sua istituzione sulla Parata, a fronte dei grandi benefici fiscali conseguiti dal comune e dai cittadini. Molti Comuni (soprattutto meridionali, come meridionali-italiane sono le spiagge da vendere, ma settentrionali-Padane le Alpi che non si toccano, manco per scherzo!) sembrano nella maggior parte dei casi favorevoli a questi impianti ed hanno già approntato varie convenzioni per far istallare torri alte decine di metri, con pale altrettanto enormi (guardare a Valle di Maddaloni per avere un’idea).

 

 
Senza parteggiare per il SI o per il NO, racconto due fatti.
FATTO N° 1
Fortore: Molinara dice ‘no’ all’eolico
Pubblicato il 29-04-2004 sul Sannio.
Maggioranza e opposizione compatte contro il «disastro ambientale e la colonizzazione selvaggia del territorio fortorino» .
 … quando il sindaco del Comune di Molinara, Mariella Cirocco, ha dichiarato che l’amministrazione del piccolo Comune fortorino rinuncia definitivamente all’installazione di altri pali eolici sul proprio territorio, nella sala consiliare si è levato un sospiro di sollievo.
“Le ventiquattro torri eoliche fatte installare cinque anni fa saranno le prime e le ultime a gravare sul nostro territorio” dichiara il sindaco al termine della seduta consiliare. Ed aggiunge: “Se non ci fossero quei ventiquattro pali piantati come funghi sulle nostre bellissime montagne – confida – ci saremmo già dichiarati Comune deolizzato. Peccato”. E confida: “Avendone la possibilità rottamerei anche quelli...”. E’decisamente risoluto, il primo cittadino, e con lei, l’intera amministrazione comunale: i nostri cittadini stanno prendendo coscienza che quelle avanzate dalle società eoliche erano soltanto false promesse. Una sensazione confermata dai numeri in possesso dei nostri uffici comunali che dimostrano come il gioco non valga la candela e che gli unici a guadagnarci, in questo grande business, sono esclusivamente le società eoliche”… “Dunque, avevamo ragione” conclude Luca Colasanto, vice presidente del Comitato Nazionale del Paesaggio, al quale il gruppo di studio del Comune si è rivolto per ricostruire il ‘dossier’ sull’eolico: “Abbiamo fornito circostanze e numeri che hanno convinto l’amministrazione a decidere il no definitivo alla realizzazione di altri parchi eolici”
FATTO N°2
Nella “Convenzione europea del paesaggio”, di cui l’Italia è stata promotrice, anche se ancora non l’ha ratificata, si afferma che “gli Stati membri del Consiglio d'Europa … constatando che il paesaggio svolge importanti funzioni di interesse generale, sul piano culturale, ecologico, ambientale e sociale e costituisce una risorsa favorevole all'attività economica e che, se salvaguardato, gestito e pianificato in modo adeguato, può contribuire alla creazione di posti di lavoro; Riconoscendo che il paesaggio è in ogni luogo un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni; Osservando che le evoluzioni delle tecniche …continuano ad accelerare le trasformazioni dei paesaggi; desiderando soddisfare gli auspici delle popolazioni di godere di un paesaggio di qualità e di svolgere un ruolo attivo nella sua trasformazione; persuasi che il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e che la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo…si pongono l'obiettivo generale  di obbligare i pubblici poteri ad attuare delle politiche e dei provvedimenti atti a salvaguardare, gestire e pianificare i paesaggi d'Europa, al fine di conservarne o di migliorarne la qualità e di far si che le popolazioni partecipino alle decisioni pubbliche in merito…”  Addirittura istituiscono un Premio da  assegnare alle collettività locali che  hanno attuato una politica o preso dei provvedimenti volti alla salvaguardia, alla gestione e/o alla pianificazione sostenibile dei loro paesaggi.
CONCLUSIONE:
·        Visto che un’ampia porzione del territorio Cerretese, la Parata, sicuramente un sito tra i meglio conservati, nonostante gli attentati compiuti con i “sondaggi ??? ” AGIP degli anni 90 (chi ci crede alzi la mano!), con il prelievo indiscriminato delle acque (progetto per fortuna abortito) etc. sacrificherebbe un bene prezioso, il paesaggio, allo sviluppo di campi eolici dai misteriosi benefici per la comunità;
·        visto che la Comunità Europea di cui facciamo parte obbliga le Comunità locali a far partecipare le popolazioni alle decisioni pubbliche in merito;
·        visto che la Parata e Monte Coppe costituiscono un bene di tutta la comunità, anche oltre lo stretto limite dei confini comunali,
Chiediamo :
La indizione di un REFERENDUM POPOLARE perché i cittadini, tutti i cittadini, possano partecipare attivamente ad una scelta importante per il NOSTRO (cioè di tutti) futuro, voto consapevole senza “…braccia di legno comunque alzate!”.
Un giorno NESSUNO potrà dire: ”io non lo sapevo!”.
 Lorenzo Morone

NON ABBIAMO EREDITATO LA TERRA DAI NOSTRI PADRI, LA STIAMO PRENDENDO IN PRESTITO DAI NOSTRI FIGLI         

Anonimo Indiano

 

 

    

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