Antonio Giaquinto |
Giovanni Forgione |
Devo, e sottolineo devo, intervenire nuovamente
perchè non è corretto travisare la realtà e il
ruolo e la funzione di un addetto stampa. La
domanda è per il sig. Forgione visto che ha
avuto la carineria di scrivere:
..."Se le convinzioni di Antonio Giaquinto non
producono un risultato soddisfacente per il
cittadino utente, o si adegua alle nuove
esigenze o lascia il posto a chi potrebbe
servire meglio la cittadinanza"...
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Devo, purtroppo caro Antonio, di nuovo
evidenziarti la realtà, visto che non ti
rendi conto da solo. Pochi comuni hanno
l'addetto stampa. Telese Terme è più
fortunato rispetto ad altri comuni del
Beneventano che non possono permettersi
un simile piacere.
Dato che a Telese c'è, l'addetto stampa
deve fare anche gli interessi dei
cittadini-contribuenti con una corretta
informazione che non deve essere basata
esclusivamente sull'elogio di sindaco ed
assessori. |
Scusi, ma per quanto dirò, rispedisco al
mittente tale invito. Domanda facile facile: "Ma
lei sig. Forgione crede davvero che sia
l'addetto stampa di un Ente o di una società a
DECIDERE L'OGGETTO DI UN COMUNICATO STAMPA E
SOPRATTUTTO QUANDO INVIARLO?".... La risposta è
semplice e sinceramente non pensavo di doverla
formulare. Credevo che i miei interlocutori la
intuissero, ma così non è e allora per rispetto
dei lettori e per difendere la mia
professionalità sono costretto a chiarire un
concetto del tutto evidente.
|
L'addetto stampa del Comune è una
interfaccia, è il tramite tra il
municipio e la cittadinanza. Interfaccia
con compiti "creativi" e non solo
esecutivi. Se il lavoro fosse stato solo
quello di verbalizzare gli
autocompiacimenti o di scrivere sotto
dettatura non c'era bisogno di un
giornalista; sarebbe bastato un
impiegato. Non nasconderti dietro un
dito caro Antonio; Giuseppe ed io che ti
conosciamo bene, sappiamo della tua
creatività e del tuo ruolo che è tutt'altro
che esecutivo. Non è l'addetto stampa
da solo a decidere come e quando
produrre un comunicato ma, di certo, può
essere promotore di un comunicato, se
l'assessore "sonnecchia". |
Del resto seguendo il ragionamento di Forgione
poniamo che l'addetto stampa di WIND divulga un
comunicato stampa in cui si rende nota una
tariffa particolarmente vantaggiosa. Bene,
secondo Forgione, se l'addetto stampa di Wind,
nel redigere il comunicato stampa si rende conto
che la promozione di Vodafone è più vantaggiosa,
scriverà che sì, Wind fa un'offerta vantaggiosa
ma Vodafone è più conveniente.....
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L'addetto stampa di Wind o Vodafone non
si sognerebbe mai di inviare un
comunicato stampa di una promozione
senza indicare tempi e validità
dell'offerta. Il tuo è un esempio che
comunque non calza. Tu non devi vendere
nessun prodotto e non devi promuovere
(né magnificare) nessuna persona;
dovresti solo informare i cittadini
delle iniziative comunali, magari con
tempi e modi studiati per rendere un
servizio effettivamente utile.
La propaganda a favore del proprio
politico, la fanno gli addetti stampa di
un solo politico che sceglie di pagare
personalmente il proprio portaborse,
giornalista, pensatore.
Tu sei pagato con le tasse dei cittadini
e sono quelli che dovresti servire.
L'equazione cittadini= ViviTelese è
matematica; o hai il coraggio di negare
anche questa evidenza?
|
Caro Forgione qui si fa confusione dei ruoli, il
compito dell'addetto stampa è dare la notizia,
il compito del giornalista è di verificare la
veridicità e l'attendibilità della stessa.
Quindi è l'Ente pubblico o la società a decidere
quando intervenire e cosa dire....sono stato
chiaro??? Pertanto l'invito a intervenire sui
parcheggi e le strisce blu come è evidente non
va indirizzato a me!!! Se poi ritenete che il
sottoscritto non sia in grado di ricoprire
questo ruolo, beh sapete, almeno abbiate il buon
gusto di porre delle argomentazioni valide.
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L'addetto stampa di un ente pubblico
dovrebbe anche stuzzicare l'assessore,
sul perchè, sul quando, e secondo quali
regole andranno in vigore le "strisce
blu". E' questa la tua funzione; Sei tu
l'anello di congiungimento attraverso il
quale interagiscono amministrazione e
cittadino. Sono stato chiaro?
Quando i cittadini chiedono notizie
(vuoi negare anche che la cittadinanza è
in sobbuglio per le strisce blu?), non
può dire "non chiedetelo a me,
chiedetelo agli amministratori". E'
compito tuo chiedere agli amministratori
di riferire al cittadino a mezzo
comunicato stampa. |
Ps.
ma davvero credete che non inviare i comunicati
stampa a ViviTelese che, ribadisco non mi
risulta essere testata giornalistica, mi
possa far venire meno all'etica
professionale?...beh sollevate il quesito
all'Ordine dei Giornalisti e ne riparleremo... |
Caro Antonio, non ti fa onore fare
orecchio da mercante. Ancora insisti
sulla "testata giornalistica". Ti invito
ad uscire da questa gabbia sterile ed
improduttiva. E' deprimente dirti
in che consiste il tuo mestiere, ma sei
tu che mi obblighi a farlo. Già due anni
fa, (ma tu fai finta di niente) ti
abbiamo evidenziato che i comunicati
stampa del comune non vanno solo ai
giornali ma anche e soprattutto ai
cittadini. L'ordine dei giornalisti che
tu citi e da cui dipendi, dice
l'esatto contrario di quello che
dici tu. A quale ordine ti riferisci? Ne
esiste più di uno?
|
cqm.
continuo a non capire le ragioni di questo
accanimento, alla luce delle considerazioni
esposte, contro la mia persona. |
L'accanimento, come tu lo chiami, è un
semplice modo per far valere i miei
diritti di cittadino, di essere
informato. La società della
comunicazione non può basarsi su silenzi
o su propaganda al servizio dei
consiglieri di maggioranza. Quello che
desidero è informazione utile,
informazione corretta.
Se, ti ripeto, il servizio diventerà
soddisfacente, non ci sarà alcun
accanimento, puoi esserne certo.
|
Repetita juvant, caro Antonio
Da
come ti esprimi sembra che tu non conosca i
principi fondamentali del tuo mestiere. Eccoli,
emanati dall'ordine dei giornalisti ai quali fai
riferimento.
da Giornalisti
anno 1 N°2 - Novembre - Dicembre 2002
E l’Ordine licenzia “La
Carta dei doveri”.
Il gruppo speciale uffici stampa
dell'Ordine nazionale ha elaborato una
"Carta dei doveri del giornalista
degli uffici stampa", documento che
definisce il quadro di riferimento etico
e deontologico dell'operatore
dell'informazione pubblica.
Secondo il documento, due sono infatti i
principi
fondamentali che il
giornalista delle amministrazioni
pubbliche deve salvaguardare:
1) il
diritto delle istituzioni pubbliche ad
informare
2) il
diritto dei cittadini di essere
informati.
Il giornalista è tenuto ad osservare non
solo le norme stabilite per il pubblico
dipendente ma anche quelle deontologiche
fissate dalla legge istitutiva
dell'Ordine dei giornalisti e quelle
enunciate nei vai documenti dell'Ordine
stesso che regolano dal punto di vista
etico la professione.
L'ufficio stampa va considerato come
il luogo nel quale si concretizza lo
scambio informativo tra istituzione e
cittadino, scambio che opera in due
direzioni: da un lato il giornalista
"racconta" l'ente e il suo modo di
funzionare, dall'altro è portatore
all'interno dell'ente delle esigenze dei
cittadini.
In questo quadro, il giornalista deve
operare per far conoscere le norme, per
la piena trasparenza dell'attività
amministrativa, per il miglioramento dei
servizi e la rimozione degli ostacoli
che si frappongono alla loro effettiva
fruibilità.
Il giornalista "pubblico" , oltre a
prestare particolare attenzione ai
problemi della "privacy", deve operare
nella consapevolezza che la
responsabilità verso i cittadini non può
in alcun caso essere subordinata a
ragioni e interessi particolari o di
parte e deve difendere come obbligo
d'ufficio la propria autonomia e la
propria credibilità professionale.
Di qui la necessità di mantenere
l'informazione distinta dalle attività
di comunicazione o di promozione. |
Commento di Giuseppe Grimaldi del 16 novembre
2002
Il
contenuto di questo articolo penso chiarisca una
volta per tutte dove cominciano i doveri e dove
finiscono le autonome prese di posizione.
Chiedere informazione e trasparenza E' UN
DIRITTO DEL CITTADINO.
ViviTelese è formato da un gruppo di cittadini
che vuole essere informato. Ricordo ai
visitatori di ViviTelese che invano abbiamo
richiesto i comunicati ufficiali del comune di
Telese Terme per divulgarli alla cittadinanza.
Dalla nascita si ViviTelese, nel Luglio 2001,
non abbiamo ricevuto nemmeno uno dei comunicati,
nonostante la nostra cortese richiesta e
nonostante il fatto che i nostri 100 visitatori
quotidiani avrebbero contribuito alla
divulgazione dei comunicati stessi.
Il
"cavallo di battaglia" dell'amico Antonio
Giaquinto (capo ufficio stampa del comune di
Telese Terme) è stato quello di non "potere" e
non "dovere" mandare i comunicati a chi, come
ViviTelese, non è "testata giornalistica". Ecco
le sue parole del 28 ottobre 2002, che
ribadiscono il concetto:
Avevo spiegato, fin dal primo comunicato
stampa emesso con la mia firma, di
inoltrare gli stessi solo ai colleghi
che lavorano presso testate giornaliste
registrate. E' una scelta personale che
potete non condividere...
Antonio Giaquinto |
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Non c'è bisogno di essere una testata
giornalistica per ricevere i comunicati stampa
di un'amministrazione pubblica. IL CITTADINO HA
IL DIRITTO DI ESSERE INFORMATO. Lo dice l'Ordine
dei Giornalisti al quale appartiene l'amico
Antonio.
Mi
dispiace molto ricorrere a questo tipo di
protesta nei confronti di Antonio Giaquinto che
continuo a ritenere un caro AMICO, ma la
trasparenza è un elemento che ritengo
fondamentale in qualsiasi tipo di rapporto.
Apprezzerei molto un cambiamento di rotta.
Questo sarebbe un chiaro segnale di maggior
rispetto non solo per i visitatori di
ViviTelese, ma soprattutto per tutti i
concittadini. |