9 giugno 2005
Antonio Giaquinto fa orecchio da mercante
Giovanni Forgione

 

 

Antonio Giaquinto Giovanni Forgione
Devo, e sottolineo devo, intervenire nuovamente perchè non è corretto travisare la realtà e il ruolo e la funzione di un addetto stampa. La domanda è per il sig. Forgione visto che ha avuto la carineria di scrivere:

..."Se le convinzioni di Antonio Giaquinto non producono un risultato soddisfacente per il cittadino utente, o si adegua alle nuove esigenze o lascia il posto a chi potrebbe servire meglio la cittadinanza"...

 

Devo, purtroppo caro Antonio, di nuovo evidenziarti la realtà, visto che non ti rendi conto da solo. Pochi comuni hanno l'addetto stampa. Telese Terme è più fortunato rispetto ad altri comuni del Beneventano che non possono permettersi un simile piacere.

Dato che a Telese c'è, l'addetto stampa deve fare anche gli interessi dei cittadini-contribuenti con una corretta informazione che non deve essere basata esclusivamente sull'elogio di sindaco ed assessori.

Scusi, ma per quanto dirò, rispedisco al mittente tale invito. Domanda facile facile: "Ma lei sig. Forgione crede davvero che sia l'addetto stampa di un Ente o di una società a DECIDERE L'OGGETTO DI UN COMUNICATO STAMPA E SOPRATTUTTO QUANDO INVIARLO?".... La risposta è semplice e sinceramente non pensavo di doverla formulare. Credevo che i miei interlocutori la intuissero, ma così non è e allora per rispetto dei lettori e per difendere la mia professionalità sono costretto a chiarire un concetto del tutto evidente.

 

L'addetto stampa del Comune è una interfaccia, è il tramite tra il municipio e la cittadinanza. Interfaccia con compiti "creativi" e non solo esecutivi. Se il lavoro fosse stato solo quello di verbalizzare gli autocompiacimenti o di scrivere sotto dettatura non c'era bisogno di un giornalista; sarebbe bastato un impiegato. Non nasconderti dietro un dito caro Antonio; Giuseppe ed io che ti conosciamo bene, sappiamo della tua creatività e del tuo ruolo che è tutt'altro che esecutivo. Non è l'addetto stampa da solo a decidere come e quando produrre un comunicato ma, di certo, può essere promotore di un comunicato, se l'assessore "sonnecchia".

 

Del resto seguendo il ragionamento di Forgione poniamo che l'addetto stampa di WIND divulga un comunicato stampa in cui si rende nota una tariffa particolarmente vantaggiosa. Bene, secondo Forgione, se l'addetto stampa di Wind, nel redigere il comunicato stampa si rende conto che la promozione di Vodafone è più vantaggiosa, scriverà che sì, Wind fa un'offerta vantaggiosa ma Vodafone è più conveniente.....

 

L'addetto stampa di Wind o Vodafone non si sognerebbe mai di inviare un comunicato stampa di una promozione senza indicare tempi e validità dell'offerta. Il tuo è un esempio che comunque non calza. Tu non devi vendere nessun prodotto e non devi promuovere (né magnificare) nessuna persona; dovresti solo informare i cittadini delle iniziative comunali, magari con tempi e modi studiati per rendere un servizio effettivamente utile.

La propaganda a favore del proprio politico, la fanno gli addetti stampa di un solo politico che sceglie di pagare personalmente il proprio portaborse, giornalista, pensatore.

Tu sei pagato con le tasse dei cittadini e sono quelli che dovresti servire. L'equazione cittadini= ViviTelese è matematica; o hai il coraggio di negare anche questa evidenza?

 

Caro Forgione qui si fa confusione dei ruoli, il compito dell'addetto stampa è dare la notizia, il compito del giornalista è di verificare la veridicità e l'attendibilità della stessa. Quindi è l'Ente pubblico o la società a decidere quando intervenire e cosa dire....sono stato chiaro??? Pertanto l'invito a intervenire sui parcheggi e le strisce blu come è evidente non va indirizzato a me!!! Se poi ritenete che il sottoscritto non sia in grado di ricoprire questo ruolo, beh sapete, almeno abbiate il buon gusto di porre delle argomentazioni valide.

 

 

L'addetto stampa di un ente pubblico dovrebbe anche stuzzicare l'assessore, sul perchè, sul quando, e secondo quali regole andranno in vigore le "strisce blu". E' questa la tua funzione; Sei tu l'anello di congiungimento attraverso il quale interagiscono amministrazione e cittadino. Sono stato chiaro?

Quando i cittadini chiedono notizie (vuoi negare anche che la cittadinanza è in sobbuglio per le strisce blu?), non può dire "non chiedetelo a me, chiedetelo agli amministratori". E' compito tuo chiedere agli amministratori di riferire al cittadino a mezzo comunicato stampa.

Ps. ma davvero credete che non inviare i comunicati stampa a ViviTelese che, ribadisco non mi risulta essere testata giornalistica, mi possa far venire meno all'etica professionale?...beh sollevate il quesito all'Ordine dei Giornalisti e ne riparleremo... Caro Antonio, non ti fa onore fare orecchio da mercante. Ancora insisti sulla "testata giornalistica". Ti invito ad uscire da questa gabbia sterile ed improduttiva. E' deprimente dirti  in che consiste il tuo mestiere, ma sei tu che mi obblighi a farlo. Già due anni fa, (ma tu fai finta di niente) ti abbiamo evidenziato che i comunicati stampa del comune non vanno solo ai giornali ma anche e soprattutto ai cittadini. L'ordine dei giornalisti che tu citi e da cui dipendi, dice l'esatto contrario di quello che dici tu. A quale ordine ti riferisci? Ne esiste più di uno?

 

cqm. continuo a non capire le ragioni di questo accanimento, alla luce delle considerazioni esposte, contro la mia persona. L'accanimento, come tu lo chiami, è un semplice modo per far valere i miei diritti di cittadino, di essere informato. La società della comunicazione non può basarsi su silenzi o su propaganda al servizio dei consiglieri di maggioranza. Quello che desidero è informazione utile, informazione corretta.

Se, ti ripeto, il servizio diventerà soddisfacente, non ci sarà alcun accanimento, puoi esserne certo.

 

Repetita juvant, caro Antonio

Da come ti esprimi sembra che tu non conosca i principi fondamentali del tuo mestiere. Eccoli, emanati dall'ordine dei giornalisti ai quali fai riferimento.

 

da Giornalisti     

anno 1 N°2 - Novembre - Dicembre 2002

 

E l’Ordine licenzia “La Carta dei doveri”.

 

 

Il gruppo speciale uffici stampa dell'Ordine nazionale ha elaborato una "Carta dei doveri del giornalista degli uffici stampa", documento che definisce il quadro di riferimento etico e deontologico dell'operatore dell'informazione pubblica.

 

Secondo il documento, due sono infatti i principi fondamentali che il giornalista delle amministrazioni pubbliche deve salvaguardare:

 

1) il diritto delle istituzioni pubbliche ad informare

 

2) il diritto dei cittadini di essere informati.

 

 

Il giornalista è tenuto ad osservare non solo le norme stabilite per il pubblico dipendente ma anche quelle deontologiche fissate dalla legge istitutiva dell'Ordine dei giornalisti e quelle enunciate nei vai documenti dell'Ordine stesso che regolano dal punto di vista etico la professione.

 

L'ufficio stampa va considerato come il luogo nel quale si concretizza lo scambio informativo tra istituzione e cittadino, scambio che opera in due direzioni: da un lato il giornalista "racconta" l'ente e il suo modo di funzionare, dall'altro è portatore all'interno dell'ente delle esigenze dei cittadini.

 

In questo quadro, il giornalista deve operare per far conoscere le norme, per la piena trasparenza dell'attività amministrativa, per il miglioramento dei servizi e la rimozione degli ostacoli che si frappongono alla loro effettiva fruibilità.

 

Il giornalista "pubblico" , oltre a prestare particolare attenzione ai problemi della "privacy", deve operare nella consapevolezza che la responsabilità verso i cittadini non può in alcun caso essere subordinata a ragioni e interessi particolari o di parte e deve difendere come obbligo d'ufficio la propria autonomia e la propria credibilità professionale.

 

Di qui la necessità di mantenere l'informazione distinta dalle attività di comunicazione o di promozione.

 


Commento di Giuseppe Grimaldi del 16 novembre 2002

Il contenuto di questo articolo penso chiarisca una volta per tutte dove cominciano i doveri e dove finiscono le autonome prese di posizione.

Chiedere informazione e trasparenza E' UN DIRITTO DEL CITTADINO.

ViviTelese è formato da un gruppo di cittadini che vuole essere informato. Ricordo ai visitatori di ViviTelese che invano abbiamo richiesto i comunicati ufficiali del comune di Telese Terme per divulgarli alla cittadinanza. Dalla nascita si ViviTelese, nel Luglio 2001, non abbiamo ricevuto nemmeno uno dei comunicati, nonostante la nostra cortese richiesta e nonostante il fatto che i nostri 100 visitatori quotidiani avrebbero contribuito alla divulgazione dei comunicati stessi.

Il "cavallo di battaglia" dell'amico Antonio Giaquinto (capo ufficio stampa del comune di Telese Terme) è stato quello di non "potere" e non "dovere" mandare i comunicati a chi, come ViviTelese, non è "testata giornalistica". Ecco le sue parole del 28 ottobre 2002, che ribadiscono il concetto:

Avevo spiegato, fin dal primo comunicato stampa emesso con la mia firma, di inoltrare gli stessi solo ai colleghi che lavorano presso testate giornaliste registrate. E' una scelta personale che potete non condividere...

Antonio Giaquinto

 

Non c'è bisogno di essere una testata giornalistica per ricevere i comunicati stampa di un'amministrazione pubblica. IL CITTADINO HA IL DIRITTO DI ESSERE INFORMATO. Lo dice l'Ordine dei Giornalisti al quale appartiene l'amico Antonio.

Mi dispiace molto ricorrere a questo tipo di protesta nei confronti di Antonio Giaquinto che continuo a ritenere un caro AMICO, ma la trasparenza è un elemento che ritengo fondamentale in qualsiasi tipo di rapporto.

Apprezzerei molto un cambiamento di rotta. Questo sarebbe un chiaro segnale di maggior rispetto non solo per i visitatori di ViviTelese, ma soprattutto per tutti i concittadini.

 

    

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Per intervenire: invia@vivitelese.it