6 giugno 2005
Gli assessori intascano 40mila euro
da Il Sannio Quotidiano del 5 giugno 2005

 

 

Solo Capasso rinuncia all’indennità

Il primo cittadino lascia quasi 4mila euro all’Ente Comune. Gli assessori ne intascano 40mila

di Antonio Vecchiarelli

Rinuncia (se totale o parziale non si è mai capito del tutto) all'indennità di carica: una promessa ancora da realizzare.

E se il buongiorno si vede dal mattino è facile dedurre che il proposito sia servito solo per raggranellare qualche voto nella campagna elettorale del 2004. Ma le differenze nella giunta di Telese Terme, esistono. Anche se piccole, appena percettibili per taluni. Nell'esecutivo che gestisce una fase non certo florida per i conti dell'ente, qualche esempio di sensibilità verso "l'allarme rosso" (o quasi) esiste:

è il sindaco Gennaro Capasso. E' l'unico che nel periodo 14 giugno 2004 - 30 aprile 2005 ha rinunciato ad una parte delle competenze professionali maturate per un importo pari a 3.382,79 euro.

Scorriamo la lista delle indennità (lorde) corrisposte sempre nello stesso periodo per gli altri "incaricati":

Giovanni Caporaso, vice sindaco, 6.273.30 euro;

Goffredo Covelli, assessore, 5.645,70 euro;

Giuseppe D'Occhio, assessore, 11.291,40 euro;

Vincenzo Fuschini, assessore, 9.033,12 euro;

Alessandro Grimaldi, assessore, 11.291,40 euro;

Patrizia Tanzillo, assessore, 5.645,70 euro;

Michele Martucci, presidente del Consiglio, 1.254,60 euro.

Somme tutt'altro che irrisorie, ma non c'è nulla di anormale. La legge 3 agosto 1999 n. 265, recante "disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali", all'articolo 23 stabilisce i criteri per determinare l'indennità di funzione.

Il decreto del Ministero dell'Interno 20 marzo 2000 fissa i nuovi limiti delle indennità. Tutto regolare, quindi. Ma può fare notizia l'inosservanza di un intento? Sì, esattamente come lo può fare chi vi rinuncia.

A Telese Terme abbiamo l'uno e l'altro esempio. Ma una scelta isolata e peraltro parziale non può invertire la rotta: qui la rappresentanza in amministrazione non è certo una missione. E lo spirito di servizio resta uno slogan che ha fatto raccattare voti nel 2004.

Nel 2009 - o prima, visto che l'armonia interna guizza e solo per rasserenare le preoccupazioni di una comunità - forse non sarà più così.

 

    

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