23 febbraio 2005
Un autunno di ieri e idee di oggi
Aldo Maturo

 

 

fonte:quotidiano “ROMA” – giovedì 20.10.1966

Il lungo,meraviglioso viale,costeggiato di platani che nel periodo estivo,come per un cordiale benvenuto ai turisti,si ricopre di foglie formando un tunnel di verde,quasi a voler rendere più gradevole e riposante il cammino frettoloso verso le Terme del turista e del passeggero,è ormai semideserto.

         Sugli ultimi turisti che ripartono cadono le prime foglie ingiallite, nota melanconica ed inconfondibile che Telese, dopo la parentesi estiva,ritorna ad addormentarsi,vegliata nel suo sonno invernale dai secolari platani che sovrastano le case tendendo verso il cielo grigio i rami spogli e nodosi, quasi braccia umane tese a protezione della loro città.

         Come per l’inizio,con il loro rinverdire,così per la fine, col loro ingiallire,spetta ai platani il primo e l’ultimo compito: prima un sincero “benvenuto”,ora un mesto e speranzoso “arrivederci”.

         “Arrivederci – dicono al turista che riparte – arrivederci e grazie per essere venuto a Telese quest’anno. Il prossimo anno noi staremo qui ad attenderti di nuovo. Qui da tutti, o quasi,ci si è impegnati per rendere più gradevole il tuo soggiorno;se ci siamo riusciti lo sapremo l’anno prossimo,quando ti rivedremo scendere dal treno o dal pullman per dirigerti frettolosamente verso le Terme nel tentativo di ottenere le prime prenotazioni per il bagno, o quando, a bordo della tua auto,ti presenterai ai pesanti cancelli del Parco che si schiuderanno al tuo passaggio ringraziandoti, col loro lento cigolio,per essere ritornato.

         Arrivederci,dunque. La tua partenza segna per Telese un nuovo periodo: al chiudersi dei cancelli delle Terme corrisponde l’apertura dei dibattiti pubblici,del processo a ciò che si è fatto e a ciò che si poteva fare. Sarà un processo che durerà tutto l’inverno, con interminabili udienze tenute negli uffici, nei bar,nell’atrio di un portone,mentre la pioggia batterà con ritmo monotono scivolando sulla strada deserta.

         Noi vogliano credere che da questo processo non verrà fuori solo un’eventuale condanna ma anche e soprattutto un programma migliore per il prossimo anno, un programma che dimenticando tutto quello che li divide, possa essere realizzato con la collaborazione effettiva di tutti i telesini.

         Parti pure sicuro,amico turista! Ritorna pure l’anno prossimo;certamente troverai molte cose migliorate.Sì, perché i nostri cittadino capiranno certamente che gli interessi privati, i personalismi,le beghe,tutti quei rancori propri di persone poco intelligenti,vanno a tutto discapito della nostra cittadina. I responsabili avranno il coraggio di recitare il mea culpa ed eventualmente, se necessario,di far posto ad amici più disposti a lavorare. Gli altri, quelli che osservano “dalla finestra”, in un clima di rinnovata fiducia, si dichiareranno più propensi a collaborare.

         L’anno prossimo,quindi,troverai certamente i telesini più entusiasti,più amici.Si saranno scrollata di dosso tutta quella patina di odiosa apatia,di menefreghismo,e saranno più disponibili a rendersi utili per migliorare Telese.Alcuni capiranno che certi incarichi non sono onorifici e si accettano solo se si è capaci di lavorare e di impegnarsi fino in fondo se si vuole essere definiti uomini seri e responsabili”

 

    

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