Dai primi anni ottanta ai giorni nostri sono
passati 25 anni e dare uno sguardo al comparto
agricolo del territorio telesino, lo si vede in
condizioni di avanzata precarietà per quanto
riguarda la conduzione.
La
componente più importante della terna dei
fattori dell’economia di settore, il “lavoro”,
era già cagionevole 25 anni scorsi, per l’età
avanzata degli operatori e per la scarsità di
rincalzi giovani, desiderosi di continuare la
professione dei propri padri.
Ora, solo grazie a tecnologie più avanzate e
alla presenza di imprenditori subentrati a
quelli locali, qualcosa regge meglio, tanto da
consentirci di menar vanto ancora di
frutticoltura, viticoltura, di agricoltura
telesina, insomma. Sono partito dai primi anni
ottanta a ragion veduta. Un Piano Regolatore
Generale di quegli anni, se approvato, avrebbe
sconvolto l’assetto socio-economico-territoriale
della Piana telesina con ciclopici raccordi
stradali, strutture sportive e per il tempo
libero e quant’altro.
La
minoranza Consiliare dell’epoca, opportunamente
coordinata dalla ex Democrazia Cristiana (era
segretario l’attuale Assessore ai Lavori
Pubblici) attaccò quel PRG con una caterva
di Osservazione redatte nella sezione del
partito (oltre 50) tra le quali fece spicco
quella redatta per conto della Coldiretti
Telesina; 5 fogli di carta bollata sui quali si
sciorinarono tutte le ragioni per le quali quei
terreni non dovevano essere toccati per ragioni
diverse dalla loro vocazione naturale:
l’agricoltura.
Le
Amministrazioni Comunali dell’ultimo ventennio
hanno privilegiato l’edilizia, quella che fa
ricchi solo gli speculatori, e chi se ne cale se
le osservazioni al PRG (poi bocciato)
predicassero altre cose per lo sviluppo di una
economia più attinente ad una cittadina termale.
Il
tempo passa e passano anche i Sindaci, ma non
tutti. Le eccezioni non mancano. Vi è chi si è
saputo riciclare in un settore, l’unico nel
quale ha lavorato da Sindaco: I Lavori Pubblici.
Se ci facciamo due passi per il paese ci
rendiamo conto subito che anche i fazzoletti di
terreno sono stati occupati. Se andiamo oltre la
ferrovia verso il fiume ci rendiamo conto che
qualche possibilità esiste solo se si edifica su
palafitte in quanto gli abitanti delle ultime
villette, quando piove, non sono assolutamente
tranquilli costretti come sono a chiamare anche
i pompieri, a volte; e allora? Ecco che lo
sguardo si volge verso la Piana.
Ebbene si! La Piana, grazie ad una colossale
variante al PRG, rischia di essere sommersa di
cemento armato. I miei amici di “Insieme per
Telese”, circa l’insediamento su 30.000 mq. di
un grande centro pastorale ad opera della
Diocesi Di Cerreto Telese S.Agata dei Goti,
hanno dichiarato che “si tratta di una proposta
apprezzabile e condivisibile ma che si iscrive
in un processo molto più complesso e rischioso”:
chi vuole il resoconto completo si legga
CHIAREZZA, CORAGGIO, RESPONSABILITA’: LA NOSTRA
PROPOSTA POLITICA
Sono cattolico, molto spesso praticante,
consentitemi di dire, però, che questo centro
pastorale rappresenterebbe, e non certamente per
colpa della Diocesi, l’alibi per il
saccheggio dell’intero territorio. Come
sarebbe bello, invece, avere una chiesa al
centro del paese!
Chi si è interessato di politica tre quattro
lustri scorsi ricorderà che si è parlato spesso
di polo scolastico. Sempre di edilizia si
tratta, ma niente a che fare con la speculazione
e gli affarismi. Ebbene che si immagini per un
momento: tre ettari di terreno per il polo
scolastico e una chiesa bellissima e accogliente
al posto della fatiscente scuola elementare,
proprio al centro del paese!
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