Cascioli crea la solita madornale
confusione tra il Cristo storico e quello
gerarchico-affettivo del nuovo testamento. Dire
Cristo significa dire D_o. E` la stessa persona,
come lo e` Y_h_w_H degli ebrei e la Divinita`
dei mussulmani. In queste tre tradizioni
teistiche il "mito" e` molto piu` importante
della storiticita`. The medium IS the message,
disse McLuhan.
Nel suo libro scritto anni fa`
The Great Code, the bible and literature, lo
studioso Canadese Northrop Frye ebbe a dire che
Cristo e` morto sepolto in un linguaggio
metaforico e allegorico-simbolico che nessuno
comprende piu`. Cio` significa che un Cristo
creato per determinati scopi pedagogici e
etico-morali e` diventato incomprensibile perche
` le parabole storiche-mitiche non sono piu`
intelliggibili a 90% della popolazione laica di
oggi.
Per noi del Kaballah, la figura
piu` o meno storica di Cristo serve per
dialogare con una notevole "fetta" della
popolazione del mondo odierno. Punto e basta. E`
una lingua franca che ci aiuta ad avvicinarci a
tutti quelli che hanno occhi per vedere e
orecchi per sentire. Uno potrebbe anche dire che
il "trasloco" (exodus) degli Ebrei dall'Egitto
non ha nessuna fondazione nella storia. Oppure
il fatto che l'imperatore Augusto non si sia
accorto di niente ne` quando il Divino rabbino
e` nato, ne` quando e` strato messo in croce. So
what, who cares? E con cio`?
Il cristo-mito e` il piu`
importante simbolo unificante di questi ultimi
duemila anni. Ci vuole un po` di cautela per
smantellare duemila anni di storia. Smantellare
a che pro` ? Forse Cascioli ha qualcosa di
meglio da offrire?
Diogene del Canada
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