7 agosto 2005
Ma quali sono i nostri valori?
Fulvio Del Deo

 

 

Fin quando il terrorismo aveva come bersaglio Israele, qui da noi ben pochi se ne preoccupavano e la maggioranza lo giustificava come "ovvia conseguenza della politica sionista". Quando, in seguito, è avvenuto l'attacco alle Torri Gemelle, l'opinione pubblica si è divisa in due fazioni: pacifisti da una parte e kattivi dall'altra.
 
Oggi che l'Europa scopre di essere un target privilegiato, vedo nasi lunghi di meraviglia interrogarsi sui perché. Perché colpire l'Europa che è sempre stata morbidissima verso i fondamentalisti, ha sempre condannato Israele e ha spesso bacchettato gli USA quando non si comportavano bene con gli estremisti islamici? E poi: perché dei ragazzi di buona famiglia come quelli degli attentati a Londra, con ottimi voti a scuola e ben integrati, all'improvviso ci pugnalano alle spalle solo in virtù delle loro origini?
(Sarà chiaro adesso anche ai più duri di comprendonio che i terroristi suicidi sono solo degli assassini e non dei poveri disperati? O si continuerà a fare i soliti distinguo?)
 
Che l'Europa abbia ribadito la sua laicità è cosa buona e giusta, ma quali sono i valori laici che essa propone? la moneta unica? il bando agli OGM? la promozione dei propri marchi DOC? Direi che è un po' pochino: i giovani hanno bisogno di qualcosa di più solido in cui credere. Ai giovani europei laici non abbiamo dato niente; a quelli musulmani abbiamo regalato una rete di moschee in cui rimanere invischiati, privilegiando quelle wahhabite, ossia quelle finanziate dagli sceicchi del petrolio e del terrore.
(Begli idioti siamo stati! Ce ne rendiamo conto adesso?)
 
Ieri Blair ha dichiarato che entrare in Gran Bretagna "non è un diritto", chi vi entra "ha dei doveri da rispettare, tra cui quello di non portare idee di odio e violenza". Ha poi precisato che "le regole del gioco sono cambiate" e chi viene qui da noi "deve accettare i nostri valori e il nostro modo di vivere". Era ora!
(Mostreremo ancora il nostro disappunto verso Israele che esegue controlli accurati alle frontiere, o cominceremo a capire che è una questione di sopravvivenza?)
 
Ma quali sono i nostri valori? Qual è il nostro modo di vivere?
 
 
Mi viene in mente una spiaggia. Domenica, un gran caldo. Musica elettronica con un paio di voci rauche e gracchianti; una cosa orribile, assordante a tutto volume. Un mare di giovani in costume da bagno e piercing o tatuaggino d'obbligo. Impossibile percepire il suono del mare, il verso dei gabbiani, il frinire delle cicale. Impossibile parlare. Ragazzi sfatti sotto gli ombrelloni, buttati su brandine come pensionati; ragazze tutte sculettìo aggrappate ai telefonini e ai messaggini, unico modo di comunicare nel vuoto di quel rumore.
Sono questi i valori che difendiamo?
Poi mi giro e vedo i miei figli noncuranti e felici che raccolgono conchiglie. Ecco cosa c'è da difendere: la capacità di sapersi difendere, per saper essere diversi e liberi.
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