Democratici di
Sinistra
Sezione “Mario
Cirillo”
Telese Terme (BN)
COMUNICATO STAMPA
DS: solidarietà
alle famiglie per il “caro mensa”
Riguardo alle
proteste dei familiari degli alunni delle scuole
elementari e materne, contro il “caro mensa”,
dei giorni scorsi, vogliamo esprimere, come
Democratici di Sinistra, la piena solidarietà a
queste famiglie, che dal 3 ottobre, data di
riapertura della mensa scolastica, si sono
trovate improvvisamente di fronte ad un forte
rincaro dei buoni pasto, in molti casi superiore
al 40%. Un’altra tassa che le famiglie di Telese
dovranno pagare, e che si andrà ad aggiungere
alle tante altre che fanno del Comune di Telese
senza dubbio il più caro della zona.
In primo luogo
occorre dire che l’aumento del costo dei buoni
pasto per le famiglie non è dipeso dalla
cooperativa che gestisce la mensa, poiché il
costo del pasto è passato dai 2,32 euro
dell'anno scorso, ai 2,34 euro di questo anno
scolastico, con un aumento di soli 2 centesimi,
un aumento modestissimo e fisiologico.
La vera ragione
dei rincari è il fatto che il Comune ha ridotto
drasticamente il contributo economico che dava
alle famiglie per il pagamento dei buoni pasto
dei bambini.
L'anno scorso il
Comune contribuiva con 72 centesimi di euro a
buono pasto per le famiglie che avevano un
reddito ISEE superiore ai 3.500 euro; al di
sotto di tale soglia, il pasto era completamente
a carico del Comune. Da questo anno il Comune
paga il pasto solo alle famiglie con reddito
ISEE inferiore a 1.500 Euro. Le famiglie che
hanno un reddito ISEE compreso tra i 1.500 euro
e i 10.634 euro, sono state divise in tre fasce
di pagamento, con una modesta compartecipazione
comunale al costo del buono. Infine, le famiglie
che hanno un reddito ISEE maggiore di 10.634
Euro, dovranno pagarsi i blocchetti da sole.
Il Sindaco Capasso
ha affermato che si tratta di una “redistribuzione
della spesa sociale”, resasi necessaria
“per non compromettere la funzionalità di altri
servizi che l'Ente è chiamato ad assicurare alla
comunità”.
Diciamo subito al
Sindaco, che non di una redistribuzione
si tratta, ma di un vero taglio alla spesa
sociale, che farà sentire i propri effetti
anche su molte famiglie di reddito medio-basso.
Una famiglia con reddito ISEE di circa 3000
euro, ad esempio una famiglia monoreddito che
guadagna circa 10.000 euro in un anno, con 2
figli e casa in affitto, oggi dovrà pagare i
buoni pasto, mentre l’anno scorso si trovava
nella fascia esente.
Inoltre vorremmo
sapere quali servizi sarebbero compromessi
dal mantenimento del sistema di
compartecipazione precedente, e se non
sarebbe il caso di tagliare le spese altrove,
piuttosto che sul pasto dei bambini,
considerando il fatto che le famiglie da tempo
vorrebbero pasti migliori, cosa che si può
garantire soltanto pagando una somma maggiore
alla ditta addetta alla preparazione. Con questa
riforma, invece, la ditta prende sempre gli
stessi soldi per ogni pasto, e le famiglie
pagano molto di più, senza vedere migliorato il
servizio.
Le dichiarazioni
del Sindaco, poi, lasciano trapelare, ancora una
volta, la grave situazione finanziaria in cui si
trova il Comune di Telese, una situazione
drammatica ereditata da oltre un decennio di
amministrazione D’Occhio, le cui conseguenze si
faranno sentire ancora per diversi anni.
Questa vicenda,
infine, al di là della grave situazione
economica del nostro Comune, ci fa riflettere,
più in generale, sulle conseguenze delle
politiche della destra italiana e del Governo
Berlusconi. Un Governo che ha abbassato le tasse
per le fasce sociali più ricche, e che ha
penalizzato la maggior parte delle famiglie
italiane, quelle con redditi medio-bassi, che
stanno pagando, oggi, le conseguenze del taglio
dei trasferimenti alle Regioni e ai Comuni.
Queste famiglie
non si sono nemmeno accorte della tanto
decantata riforma fiscale, non hanno visto
aumentare le loro buste paga o il loro reddito
disponibile. Stanno vedendo, invece, che cosa
sono i “tagli alle spese”, di cui si vanta il
Governo Berlusconi.
Si tratta, in
realtà, di tagli agli ospedali, alle scuole,
agli asili nido, ai sussidi per i poveri, agli
scuolabus e..... alle mense scolastiche.
E nella legge
finanziaria di questo anno si prevedono
ulteriori drastici tagli ai trasferimenti agli
enti locali.
Occorrerà
ricordarsene quando torneremo alle urne il
prossimo aprile.
Telese Terme, 23
ottobre 2005
Pasquale Biondi
(Segretario DS
Telese Terme)
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