5 ottobre 2005
Richiesta di politica urbanistica più attenta
Gianluca Aceto

 

 

Partito della Rifondazione Comunista
circolo “Vera Lombardi” - Telese Terme (BN)

 


Quasi quattro anni ci separano dalla sera del 7 febbraio 2002, quando all'improvviso un lotto di terra edificabile sprofondò su se stesso. L’acqua, rappresentata dall’antica sorgente Voccola, si riprese il suo spazio e inghiottì il materiale da risulta con cui avevano colmato quell’area. Solo per un caso fortuito non ci furono vittime.

La voragine di via Udine è stata dimenticata troppo presto dall’allora sindaco D'Occhio - e la cosa non ci sorprende affatto. Purtroppo anche l’attuale giunta Capasso, in cui (non a caso) D’Occhio ricopre la carica di assessore ai lavori pubblici, si è dimostrata disattenta.

L'area della Voccola, nelle settimane successive allo sprofondamento, fu riempita e transennata. È rimasta abbandonata a se stessa fino alla scorsa estate, quando perlomeno è stata ripulita dalle sterpaglie. Avevano promesso di farla diventare un’area verde attrezzata, lo ricordiamo bene…

Lo scampato pericolo non ha insegnato nulla, visto che in questi anni l'assalto al territorio non ha conosciuto soste: fiumi, torrenti, laghi non riescono a fermare questi cultori del cemento in ogni dove e ad ogni costo.

Si badi bene: qui non è in discussione la legittima e comprensibile aspirazione ad edificare. Il punto è che, nel farlo, sono state messe sotto i piedi tutte le garanzie collettive, socialmente rilevanti. Si sono costruiti e si stanno costruendo enormi insediamenti, per migliaia e migliaia di metri cubi, senza adeguate infrastrutture. E ciò accade anche a pochi metri dalla voragine, nel disprezzo totale dell'ambiente, della natura e delle sue leggi. Basta fare un giro in via Vomero, o guardare cosa succede accanto al camposanto, per capire di cosa stiamo parlando

Dopo quella tragedia sfiorata, Rifondazione Comunista chiese una attenta valutazione e uno studio approfondito, non solo sull'area della sorgente Voccola, ma su tutto il territorio comunale, per verificare se il sottosuolo di Telese nasconde pericoli per l'assetto urbano e la stabilità degli edifici.

Chiediamo oggi al sindaco Capasso:

è vero o non è vero che esiste uno studio, commissionato non da Rifondazione Comunista ma dal comune di Telese, che invita ad approfondire le conoscenze su tutta la zona compresa tra i torrenti Grassano e Tre Colori?
È vero o non è vero che anche altre parti del territorio dovrebbero essere meglio monitorate?

Chiedevamo e chiediamo una politica urbanistica più attenta e più rispettosa del territorio e dei cittadini.
Chiediamo di rendere pubbliche le risultanze dello studio sul rischio idrogeologico nel nostro comune. Sarebbe un buon inizio.

Telese Terme, 9 settembre 2005

Il direttivo del circolo

 


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it