7 novembre 2005
Escalation di episodi di natura estorsiva
da Il Mattino    06/11/2005

 

 

Allarme per l’escalation degli episodi di natura estorsiva nei centri della Valle Telesina. Torna il racket delle imprese

 

Attentato a una ditta di San Lorenzo Maggiore, dato alle fiamme un escavatore

 

Torna a farsi sentire il racket delle estorsioni nella valle telesina. Questa volta gli attentatori hanno preso di mira l’azienda di Rosalia Rinaldi che ha la propria sede sociale nel territorio del comune di San Lorenzo Maggiore e più precisamente alla via Santa Maria. Con la solita tecnica del liquido infiammabile, gli attentatori hanno provocato un grosso incendio che ha quasi interamente distrutto la cabina di guida dell’escavatore Fiat Evolution E 215 che è in locazione alla stessa azienda.

 

Il mezzo era parcheggiato alla contrada Laurete nella zona bassa del paese, non troppo lontano dal cimitero comunale, in un grosso piazzale in uso all’impresa che è specializzata soprattutto negli appalti per il movimento terra. Le fiamme sono state notate da alcuni passanti che hanno immediatamente dato l’allarme. Secondo una prima sommaria stima, i danni ammontano a circa trentamila euro. Su quanto accaduto sono state subito avviate le indagini del caso da parte dei carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita.

 

Chiaramente si seguono più piste, anche se le modalità dell’attentato fanno ritenere che si possa trattare di un atto d’intimidazione di natura estorsiva. I titolari dell’azienda hanno sostenuto con gli inquirenti di non sapersi spiegare l’accaduto, ed hanno aggiunto di non aver ricevuto finora richieste di tangenti o minacce. Un incendio che giunge dopo un periodo di tregua che si era registrato nella zona di San Lorenzo Maggiore.

 

In passato infatti non erano mancati attentati di natura estorsiva contro negozi,imprese ed altre attività commerciali in tutta la valle Telesina. Una pausa scaturita, probabilmente anche dall’individuazione di alcuni elementi della mala che avevano operato in varie zone della valle.

 

Ora, probabilmente, la mala ha ricomposto le proprie file e così come è avvenuto del resto in città e nel suo hinterland sono tornati nel mirino le aziende di costruzioni, e in particolare le ditte che eseguono quasi esclusivamente il movimento terra. Si tratta tra l’altro di obiettivi vulnerabilissimi, tenuto conto che gli escavatori sono collocati in piazzali o presso cantieri e quindi incendiarli nelle ore notturne non è particolarmente arduo.

 

 

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