Sono fermamente convinta di questo: il
proliferare di autovelox non ha nulla a che
fare con la sicurezza, ma riguarda piuttosto
l'esigenza di rimpinguare le casse esauste
dei Comuni Italiani. I distratti, gli
ingenui, gli ignari (magari perche' non
abitano nei dintorni) ci rimettono il
portafoglio (e i punti patente)
Caso esemplare dell'inutilita'
in termini di sicurezza di quello che e'
soltanto un balzello in piu'. All'inizio
dell'estate sono stati collocati
all'ingresso e all'uscita della mia Citta'
due postazioni fisse di rilevamento della
velocita'. Risultati? Quello all'entrata e'
stato rimosso dopo pochissimo, dal momento
che la sua presenza determinava file e
ingorghi di chilometri (e conseguenti
proteste); quello all'uscita e'
stato preso a fucilate
da qualche buontempone (o da qualche
automobilista esasperato). Adesso e' stato
riparato. Gli automobilisti (se
lo sanno e se lo
ricordano) rallentano o, addirittura,
inchiodano (a rischio tamponamenti) in
prossimita' del marchingegno, per continuare
tranquillamente a violare i limiti appena
superato l'ostacolo: anche perche' non
e' possibile procedere a meno di 50
km/h su quella strada senza essere di
intralcio alla normale circolazione
... e ve lo dice una che in auto ha
paura e non ama per niente la velocita'.
Ma la fantasia non ha
limiti.
Dicono che
nel Canton Ticino gli autovelox siano
mascherati dietro simil mucche e forme di
emmenthal di cartone ai bordi delle strade. Bucolici.
Oggi, nella rubrica delle lettere di
Repubblica leggo questa chicca: "Mi
chiamo Franco, ho 42 anni e sono un
ciclista. Abito a Novedrate, in provincia di
Como. Spesso per i miei allenamenti, passo
per il comune di Biassono, in provincia di
Milano. Cosi' ho fatto sabato mattina. Verso
le 11.10 mi trovo sul rettilineo che da
Biassono porta verso Villa Reale, quando
noto un furgoncino adibito al trasporto dei
disabili, con tanto di scritta "servizio
disabili". Niente di strano se non fosse
che, al posto dei disabili, c'era un vigile
con l'attrezzatura di rilevamento della
velocita'! Io lo trovo vergognoso. Si puo'
fare? E' legale?" Perfidi.
Da parte mia giro le domande dell'attonito
ciclista a chi di dovere.
D'altra parte anche gli automobilisti non
mancano di risorse. Ho letto da qualche
parte che in Inghilterra e' stata stilata
una classifica delle scuse piu' fantasiose
escogitate per evitare le sanzioni da
autovelox: si va dagli UFO all'esigenza di
soccorrere in tempo il criceto moribondo. In
Svizzera un giovane e' arrivato a rubare
l'autovelox pur di cancellare le tracce del
misfatto: ha rischiato la denuncia per furto
ma pare che se la sia cavata e per di piu'
sia riuscito nell'intento. Delle locali
fucilate ho gia' dato conto
Ora, nessuno vuole
negare che il problema della sicurezza nelle
strade sia reale. Cio' non toglie che, per
un verso o per l'altro, anche se
qualcuno (l'erudito
comandante della Polizia Municipale di
Forli', per la precisione) la butta in
cultura, gli autovelox non siano esattamente
gli strumenti piu' efficienti per risolverlo