Via San Giovanni, dissesto prolungato. Il che
vuol dire disagi per gli automobilisti, ma non
solo. Anche gli esercizi commerciali ne
risentono. Soprattutto in un periodo come questo
- pre natalizio
Via San Giovanni, dissesto prolungato. Il che
vuol dire disagi per gli automobilisti, ma non
solo. Anche gli esercizi commerciali ne
risentono. Soprattutto in un periodo come questo
- pre natalizio - in cui la corsa agli acquisti
si fa più frenetica. "Voglio capire come mai -
si chiede Luigi Zito titolare di un esercizio
situato lungo la strada - un'attività
commerciale debba risentire dei danni procurati
dalla difficoltà per raggiungerla.
Non riesco a spiegarmi il permanere di questa
disattenzione dopo numerose sollecitazioni fatte
pervenire al Comune, alla Provincia...". La sua
è una protesta. Garbata... ma pur sempre di
questo si tratta: di un malcontento bell'è buono
per l'impraticabilità della via (i lavori
l'hanno ridotta ad un succedersi di buche e
avvallamenti) che si trascina, ormai, da molti
mesi. Attualmente la strada presenta, sia in
uscita che in entrata dei segnali di "lavori in
corso", ma il transito avviene... sospensioni
auto permettendo! Zito ricorda che è da giugno
che la strada è chiusa per il completamento
della rete fognaria nel tratto via San Giovanni
- via Vallo Rotondo.
I
lavori avrebbero dovuto concludersi entro il 13
settembre. E a quanto pare sembrano conclusi. In
proposito esisterebbe una dichiarazione del
Comune che lo comproverebbe. Ma per l'asfalto?
Dovrebbe essere la Provincia a provvedere.
Qualche mese fa, il sindaco Capasso,
soffermandosi sulla sinergia tra Comune e
Provincia che ha determinato l'interessamento
per la strada, ha parlato dell'esistenza di 2
progetti distinti: uno della Rocca de' Rettori
riguardante il rifacimento della sede stradale e
uno del Comune riguardante il sistema fognario.
Facendo coincidere i tempi di realizzazione
delle due opere, si è evitato che si procedesse
ognuno per proprio conto con derivanti
ripercussioni negative sulla spesa prevista dal
Comune per il ripristino del piano viabile. Il
che vuol dire che tocca alla Provincia
asfaltare... Zito spera che la disattenzione sin
qui registrata (favorita anche dall'inclemenza
del tempo) non perseveri. La strada aggiungiamo
noi, si prepara ad interpretare uno sviluppo
dell'area... Ma, in fondo, questo è già
iniziato!
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