fonte
www.republica.it
Link:
http://www.repubblica.it/2005/k/motori/novembre05/ritdec/ritdec.html
A
Palazzo Madama manca più volte il numero legale
Poi l'annuncio del viceministro Tassone: "Lo
ritiriamo" Patente a punti, salta il decreto
Niente novità su minicar e autovelox
Il
governo promette: "Ne salveremo alcune parti"
Ieri il sì della Camera con gli emendamenti
approvati
ROMA - Il governo ha ritirato il decreto sulla
patente a punti. Lo ha annunciato nell'aula del
Senato il vice ministro delle Infrastrutture,
Mario Tassone. Lo stesso vice ministro ha
annunciato che è intenzione del governo
"salvarne le parti più significative"
inserendole in alcuni provvedimenti in itinere:
"Individueremo più avanti quello più adatto".
Stamane nell'aula del Senato il numero legale
era mancato 4 volte costringendo così il
presidente di turno, Cesare Salvi, a rinviare la
seduta al pomeriggio. In mattinata, in apertura
della seduta, il vice ministro per le
Infrastrutture e i Trasporti, Mario Tassone,
aveva tra l'altro detto: "Se questo
provvedimento non passasse, onestamente il
governo non potrebbe che prenderne atto; però
tutti i provvedimenti già varati, comunque
migliorativi dello stato della sicurezza,
verrebbero certamente ad essere vanificati".
Tassone aveva quindi sollecitato l'approvazione
del decreto così com'è per evitarne la
decadenza.
Poi, nel pomeriggio è mancato nuovamente il
numero legale sulla pregiudiziale di
costituzionalità presentata dai Verdi. Prima di
una nuova verifica Tassone ha chiesto la
sospensione di un'ora. E alla ripresa l'annuncio
che il governo non insisteva più per la
conversione in legge.
Ora potrebbe essere riproposto in qualcuno dei
provvedimenti in itinere - probabilmente la
Finanziaria - ma senza gli emendamenti che la
Camera ha approvato ieri, come ad esempio il
foglio rosa a 17 anni e l'elevazione per l'età
minima per guidare le "minicar" a 16 anni.
Altri punti dal futuro incerto: la possibilità
di superare i limiti di velocità in città fino a
70 chilometri orari, punibile solo con una
sanzione più elevata e senza sottrarre punti
alla patente e il divieto di utilizzo
dell'autovelox sulle strade extraurbane da parte
della polizia municipale.
"Come volevasi dimostrare - ha sottolineato il
capogruppo della Margherita, Willer Bordon -
Quando la destra deve approvare leggi ad
personam, leggi vergogna o leggi che dividono
l'Italia, i senatori sono tutti schierati in
aula. Quanto invece il Parlamento affronta temi
importanti per tutti i cittadini i parlamentari
della destra si dileguano".
(17 novembre 2005)
|